Arrampicate sportive e moderne in Valtellina Valchiavenna Engandina
RECENSIONE a cura di Vinicio Stefanello
Chiavenna, Val Bodengo, Valle Spluga, Val Bregaglia, Engandina e val Poschiavo, Bassa e Alta Valtellina, Val Masino, Val Malenco sono questi i territori scandagliati dagli autori di questo 5° volume, in italiano e tedesco, edito da versante Sud. Un lavoro organico in cui, com'é negli intenti della collana, si é cercato di raggruppare il patrimonio verticale di questo vasto territorio per lo più lombardo e solo in parte svizzero. In tutto si tratta di ben sessanta siti di arrampicata con diverse tipologie di roccia tra cui, anche se prevalgono quelle costituite da granito e gneis non mancano quelle di formazione calcarea ed altre come il porfido. Accanto a nomi molto conosciuti e storici per l'arrampicata (alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di 'sassismo' e 'nuovi mattini'), se ne trovano altri del tutto sconosciuti, segno dell'esistenza di un progetto di divulgazione e conoscenza che non può che far piacere. le piantine e gli schizzi degli accessi e quelli delle falesie e delle vie di più tiri (di Piero Corti) - importantissimi per questo tipo di guide - sono all'altezza della situazione, come lo sono, del resto, sia le essenziali ma complete descrizioni dei siti e delle vie 'lunghe' (anche i monotiri sono accompagnati da brevi cenni) sia la simbologia immediata ed efficace. E' da rimarcare la notevole presenza di itinerari di più lunghezze e lo spingersi degli autori nella scelta delle vie fino al limite degli ititnerari 'moderni' in montagna che loro stessi indicano come un possibile futuro obbiettivo.