Giardini di cristallo
Sei valli dell’Ossola, al confine tra Italia e Svizzera, per l’arrampicata sulle cascate di ghiaccio: Valle Anzasca - Macugnaga Valle Antrona, Gole di Gondo, Zwischbergental (Val Vaira), Laggintal e alla Val Formazza.
RECENSIONE a cura di Vinicio Stefanello
Quella dell'arrampicata sulle cascate di ghiaccio delle Valli dell'Ossola è una storia che inizia tra la fine degli anni '70 e primi anni '80 quando, anche in Italia, si cominciava a sperimentare la 'rivoluzione' della piolet-traction. Questa prima guida, alla scoperta di quel territorio di confine tra Italia e Svizzera, traccia il percorso ventennale di quest'evoluzione che si è sviluppato dalla valle Anzasca - Macugnaga alla valle Antrona, dalle Gole di Gondo alla Zwischbergental (Val Vaira), fino al Laggintal e alla Val Formazza. Un territorio per il quale, come ci dicono gli autori, accanto a cascate in ''terreno d'avventura' con avvicinamenti spesso lunghi e un impegno di carattere alpinistico sono state proposte anche salite con accesi più semplici come quelle dei flussi glaciali della Val Formazza e della zona di Macugnaga. In tutto 113 cascate, di ogni difficoltà. Di ognuna delle sei zone trattate è fornita la descrizione, la cartina e l'accesso generale. Mentre per ogni singola salita sono indicate: difficoltà (complessiva e tecnica), lunghezza, esposizione e quota. Le informazioni, inoltre, sono completate dalle descrizioni dell'accesso, della discesa e da utilissime 'note itinerario' contenenti ulteriori indicazioni che, di caso in caso, mettono in rilievo i particolari più importanti della via, come la bellezza, l'attrezzatura in loco, particolari della discesa e altre informazioni essenziali per i ripetitori. Altro aspetto importante, certamente di grande aiuto: tutte le salite sono corredate con una foto della cascata che in alcuni casi comprende più colate. Infine la cartografia a corredo è sufficientemente chiara. E' un lavoro sicuramente importante e completo quello svolto da Maurizio Pellizzon, Giorgio Dell'Oro e Stefano De Luca, tanto più se si considera anche la relativa scarsità di guide dedicate a questa disciplina. L'opera, in italiano e tedesco, è di buon livello grafico - come ormai ci ha abituato la Collana Luoghi Verticali delle Edizioni Versante Sud - ed è ricca di foto, anche se per questa sezione forse si è privilegiato più il carattere di documentazione (proprio di una guida) che non la bellezza.