Amplesso Complesso - Precipizio degli Asteroidi, Val di Mello

Eraldo Meraldi, Guida Alpina
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Amplesso Complesso: Precipizio degli Asteroidi, Val di Mello © Eraldo Meraldi
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Enrico Olivo, Paolo Masa, Jacopo Merizzi, Piera Panatti 1981
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
210m
Difficoltà
VII+, R3/II
Periodo
Da aprile a ottobre inoltrato

Percorso



Via splendida e incredibile, il capolavoro del Tico. Una delle più belle vie della val di Mello e non solo. La natura è stata generosa su questo tratto di parete creando il superbo ‘Sentiero di pietra’ facendolo nascere dall’acqua piovana, che scendendo dai grandi tetti sovrastanti ha eroso in modo incredibile la striscia scura di biotite che solca quasi interamente la parete.
Accesso generale
E’ raggiungibile da Milano percorrendo la SS36 in direzione Sondrio-Tirano. Giunti al paesello di Ardenno (dopo Morbegno), si segue la deviazione per Val Masino. Da qui, una tipica strada di montagna a cure e tornanti porta in 15 minuti al paesello di San Martino, base di partenza per la Val di Mello. Accesso
In val Masino, da San Martino si entra in val di Mello fino al posteggio poco prima della locanda del 'Gatto Rosso' e appena passato il ponticello si inizia a salire (ometti) lungo il sentiero a destra del torrente che scende dalla val Livincina. Arrivati nei pressi di un breve salto roccioso con una piccola cascata, si scende nel greto del torrente e si risale un canalino verso sinistra che porta nella zona boscosa sovrastante. Quindi verso destra per poi continuare gradualmente verso sinistra fino ad una paretina verticale dove è presente una corda fissa di una quindicina di metri. La si risale e si prosegue su un tratto ripido nel bosco fino ad una ripida placca esposta dove è presente un’altra corda fissa. La si risale arrivando così poco dopo di nuovo nell’alveo del torrente. Lo si supera facilmente e si riprendono delle corde fisse atte a superare un diedro a gradoni e superato un tratto esposto, si raggiunge il limite sinistro della grande cengia mediana alberata alla base della parete del 'Precipizio'. Si continua ora sulla traccia evidente che porta in brave alla grotta (1, 1.30 h). Itinerario
L1. VI, IV - 35 m Salire a destra della grotta per una larga fessurazione e spostarsi gradualmente a sinistra e continuare sulla fessura diagonale e superare una zona con vegetazione; spostarsi di poco a destra e per risalti e lungo un diedrino si giunge ad una zona alberata dove si sosta.
- Qui vedi l’inizio del 'sentiero di pietra' e rimani incantato.

L2. VI- - 40 m Spostarsi verso sinistra lungo una breve rampa diagonale e andare a salire la dritta fessura che porta ad un arbusto, superarlo a sinistra e quindi traversare a destra entrando nelle radici del 'sentiero di pietra', con movimenti delicati iniziarlo a salirlo nella consapevolezza di essere in un luogo speciale. Man mano le difficoltà scendono arrivando alla base di un diedrino con fessura dove mettendo due buoni friend si sosta.
- La parete si adagia e la striscia di biotite serpeggia apparentemente indomita.

L3. IV, V, IV - 40 m Seguire interamente la striscia scura colma di appigli di ogni forma o genere, incontrando addirittura delle clessidre inusuali. Sosta su grande clessidra prima di traversare a destra.
-  I due muri repulsivi sono sopra di te e sono lì che aspettano il tuo venire.

L4. IV, VI, VII+ - 30 o 45 m Verso destra su grandi appigli e appoggi fino ad una fessura che si sale agevolmente, quindi traversare a sinistra ad un’ampia cavità dove è presente un fortuito spuntone da contornare con una bella fettuccia di protezione. Su diritti per qualche metro superando un breve tratto ripido dove appena dopo è possibile, in un piccolo buco, piazzare un friend. Leggermente a sinistra arrivando al fatal muretto; qui una buona presa a sinistra permette di alzarsi andando così a prendere una apparente rugosità che permette il ristabilimento e la prosecuzione verso un tratto più semplice. Breve placca appigliata e si arriva a delle fessure rovesce dove si sosta su friend.
- Il più è fatto, ma guardando il traverso qualche dubbio ti viene ancora.

L5. VI-, VI+ - 35 o 20 m Spostarsi a sinistra e salire un muretto che porta ad un tratto erboso ascendente verso destra. Al suo termine è presente una sosta a chiodi e dopo essersi protetti iniziare delicatamente a traversare a sinistra fino ad un piccolo tettino dove è presente un chiodo di protezione. Scendere gradualmente verso sinistra (ignorando la parte alta del diedrino diventato erboso) e portarsi al limite della placca e tramite un buon appoggio uscire dalla base del diedrino e portarsi sulla placca a sinistra che essendo più rugosa permette facilmente di portarsi sulla piccola cengia erbosa dove si sosta su friend. Presente un cordone.
- Il traverso continua.

L6. IV, V, V+ - 30 m Traversare a sinistra andando a prendere delle fessure, scendere facilmente in diagonale sempre verso sinistra e aggirare un vago spigolo portandosi sull’ampia placca finale. Qui cercando buoni appoggi ci si porta verso un piccolo diedrino che superato permette di traversare facilmente a sinistra alla sosta (fix e anello di calata, ultimo tiro della via 'Sole che ride'.
- Devi solo scendere e non pensare più alle complessità di Amplesso complesso, oppure potresti continuare e rimetterti nelle complicanze della via sovrastante 'Le corna non fan peso'. Ma questa è un’altra storia. Discesa
Lungo le soste della via 'Sole che ride' che con quattro calate porta alla cengia mediana del 'Precipizio', poi ci si sposta poco sotto nel boschetto e si prendono le calate di 'Piedi di piombo'. Dal boschetto scendere per traccia verso sinistra per un’ottantina di metri fino ad un albero con ancoraggio da dove ci si cala con una doppia di 30 metri. Da qui seguendo il sentiero che scende verso destra poco dopo ci si ricongiunge con il sentiero che sale dal fondovalle, quindi in breve si rientra. Materiale
2 corde da 60 m, friend micro e fino al 4 BD per il primo tiro, poi fino al 3 BD. Note
1 chiodo in via





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Primi salitori
Enrico Olivo, Paolo Masa, Jacopo Merizzi, Piera Panatti 1981
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Lunghezza dislivello
210m
Difficoltà
VII+, R3/II
Periodo
Da aprile a ottobre inoltrato

Percorso



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