El despertador fotonico - Escudo del Qualido - Val Qualido

Caterina Bassi, Martino Quintavalla
1 / 10
El despertador fotonico: Escudo del Qualido, Val di Mello
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Caterina Bassi, Martino Quintavalla, ottobre 2019
Autore scheda
Caterina Bassi, Martino Quintavalla
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
210 m
Quota
2300m
Difficoltà
7b
Difficoltà obbligatoria
6c obbl. RS3

Percorso



Aperta nel 2019, El despertador fotonico è l’ultima nata all’estremità destra dell’Escudo del Qualido. Via bella e varia su roccia ottima con bei movimenti di placca e un difficile diedro finale. Aperta dal basso utilizzando le protezioni veloci dove possibile e altrimenti attrezzata con fix inox da 10 mm e anelli di calata alle soste.

Accesso

Dal parcheggio della Val di Mello (raggiungibile a piedi, in macchina con l’ acquisto del permesso presso il parcheggio di San Martino, o mediante bus navetta sempre da San Martino), proseguire lungo la mulattiera oltrepassando il lago recentemente creato dalla frana della val Qualido, fino alla Ca’ dei Scuma. Da qui prendere il sentiero per la Val Qualido che si stacca sulla sinistra e seguirlo sempre in salita superando alcuni bivi fino a passare sotto i tetti del "Precipizio degli Asteroidi". Da qui in poi la traccia è una sola, segnata a bolli bianco/rossi. Si passa sotto la Muraglia della Est del Qualido, si arriva quasi sulla cima della "Mongolfiera" e da qui si punta dritti all’ evidente placconata dell’ Escudo del Qualido. La via attacca tutto a destra.

Itinerario

L1: 6a+ 45 m – 1 ch.
Salire dritti su una lama, ristabilirsi con un passo in placca su una evidente vena bianca. Proseguire leggermente a sinistra per lame fessurate e raggiungere un tettino. Ristabilirsi sull’evidente vena bianca e seguire la fessura seguente sino alla sosta.

L2: 6c+ 40 m – 3 fix

Seguire l’evidente vena bianca verso destra sino alla sosta.

L3: 6c+ 40 m – 5 fix

Salire dritti in placca. Arrivati all’ultimo spit raggiungere con un passo ostico il tettino che si trova al di sopra. Seguire la fessura di fondo del piccolo tetto verso sinistra e ristabilirsi al di sopra di esso utilizzando dei funghi. Raggiunto il secondo tettino, seguirlo verso sinistra e ristabilirsi sopra di esso, sino alla sosta.

L4: 6a+ 45 m – 3 fix

Proseguire per una fessurina sopra la sosta. Raggiunta una cengia erbosa spostarsi leggermente verso destra. Salire dritti sulla placca soprastante, aggirare una lama a sinistra e proseguire fino a raggiungere la successiva sosta sulla grande cengia alla base dell’evidente diedro di L5.

L5: 7b 20 m – 1 fix + 1 ch.

Salire lungo il diedro al termine del quale si sosta su un terrazzino sulla destra.

L6: 6c 20 m – 3 fix
Utilizzare il terrazzino per spostarsi decisamente verso destra. Seguire i tre spit visibili sulla placca nera sovrastante. Dopo l’ultimo spit spostarsi a sinistra ed utilizzare alcune fessure per raggiungere un piccolo terrazzino. Spostarsi a sinistra per raggiungere la sosta.

Discesa

In doppia lungo la via saltando S1 e S5

Materiale

Una serie di friend fino al 4 BD e qualche micro. Raddoppiare le misure dallo 0.5 all’1 ed eventualmente triplicare 0.4, 0.5 e 0.75 per L5.






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Primi salitori
Caterina Bassi, Martino Quintavalla, ottobre 2019
Autore scheda
Caterina Bassi, Martino Quintavalla
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
210 m
Quota
2300m
Difficoltà
7b
Difficoltà obbligatoria
6c obbl. RS3

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