Dalla Valle dell'Orco alla Sardegna, tre vie nuove
Matteo Giglio e Anna Torretta nel mese di ottobre hanno aperto tre nuove vie: Tradimento (120 m, 7b+ max, 6c+ obbl.) e Never land (120m) sulla Parete Parete dell’Acqua Chiara in Valle dell'Orco e Issalada 'e purpos' sulla parete dell'Oronnoro in Sardegna.
Per le guide alpine, lautunno è notoriamente la stagione dedicata allarrampicata: dopo le fatiche e le preoccupazioni del lavoro estivo, arriva finalmente il momento di riscoprire il piacere del gesto e di muoversi sulla roccia in tutta tranquillità
È proprio quello che hanno fatto Matteo Giglio e Anna Torretta nel mese di ottobre, abbandonando temporaneamente il Monte Bianco e dedicandosi allapertura di nuovi itinerari in Valle dellOrco e in Sardegna. Così, in Valle dellOrco (Piemonte), sulla Parete dellAcqua Chiara, Anna e Matteo hanno aperto, dal basso e con il trapano, Tradimento (120 m, 7b+ max, 6c+ obbl.) e Never land (120 m, di cui 3 dei 4 tiri non sono ancora liberati), entrambe sul gran Pilastro di sinistra. In Sardegna, invece, i due hanno aperto sempre nello stesso stile (dal basso e con il trapano) Issalada e purpos insalata di polpo (350 m, 7b+ max, 6c obbl.) sulla parete di Orronnoro, tra Cala Luna e Cala Golorizé. Ma seguiamo tutti i dettagli di questo viaggio come ce lhanno descritto Anna Torretta e Matteo Giglio. DALLA VALLE DELLORCO ALLA SARDEGNA di Matteo Giglio e Anna Torretta La Parete dellAcqua Chiara in Valle dellOrco è rimasta dimenticata per moltissimi anni. Sulla struttura esistevano solo due linee, Fragola Party (150 m, 6b max, 5c obbl. - L. Casetta, D. Marnetto, M. Oviglia 19 maggio 1983) e unaltra via salita da R. Sartore & co. poco più a destra e con qualche tratto in comune con la precedente. La parete si trova sopra la borgata Gera - poco prima di arrivare a Noasca e si presenta come una lunga fascia granitica caratterizzata nella parte centrale da un caratteristico scudo e nella parte sinistra da un pilastro rossastro delimitato a sinistra da un enorme diedro. E proprio su questo pilastro che abbiamo aperto, rigorosamente dal basso con il trapano, le nostre due vie. Il primo giorno di ottobre è nata Tradimento (120 m, 7b+ max, 6c+ obbl.), una bella linea molto evidente che percorre una serie di diedri perfetti intervallati da due spettacolari traversi Nel secondo tiro, dopo un diedro impegnativo, si segue verso destra una cengia molto simile alla thanks God ledge sullHalf Dome! È meglio passare in piedi o a quattro zampe? Ai ripetitori il piacere di scoprirlo Solo cinque giorni dopo abbiamo attaccato lo spigolo a sinistra di Tradimento che appare tanto estetico quanto impegnativo. Le aspettative sono state confermate, infatti Never land (120 m, n.l.) oppone tre tiri su quattro molto difficili che non sono stati ancora liberati e che promettono difficoltà quanto meno di 7c Sicuramente un bel progetto per la primavera! Sulla stessa parete, poi, sono in corso dapertura altre belle vie: seguiranno aggiornamenti in merito. Considerato il maltempo che imperversava sullarco alpino, abbiamo poi (ben) pensato di spostarci verso il caldo della Sardegna, senza però rinunciare a mettere in borsa, insieme al costume da bagno, trapano e spit. Dopo aver ripetuto alcune belle vie di Lorenzo Nadali & co. tra Baunei e Cala Gonone, ci siamo lanciati nellapertura, dal basso, di Issalada e purpos insalata di polpo (350 m, 7b+ max, 6c obbl.) sulla grande parete di Orronnoro, dove finora esisteva solo una via di Nadali aperta nel 2002: Evinrude (230 m, 6c+ max, 6b+ obbl.). Orronnoro si trova più meno a metà strada tra Cala Luna e Cala Golorizé ed è raggiungibile in gommone da Cala Gonone (chiedere info al porto presso il box n.5 di Gaetano Mura): presenta una larga parete con unaltezza compresa tra 200 m e 350 m. Issalada e purpos affronta la zona centrale dello scudo grigio, partendo proprio dal punto più basso. Ad eccezione di un tiro nettamente più impegnativo, la via è piuttosto omogenea ed impone unarrampicata molto varia con una piacevole alternanza di diedri, muri verticali, fessure e placche a gocce. Abbiamo impiegato tre giorni dal 17 al 19 ottobre per portare a termine la nostra via, che è rimasta interamente attrezzata con 62 fix inox Raumer più le soste. di Matteo Giglio e Anna Torretta |
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