Karpos e il Leone Alato di Marco Martello
Sette anni dopo il disastro Vaia, gli abeti rossi abbattuti rinascono nel Leone Alato di Marco “Martalar” L’opera restaurata svelata all'MVC Store di Seren del Grappa Per realizzarlo sono serviti 1500 pezzi di legno e almeno dodici mesi, dalla progettazione alla raccolta dei materiali, passando per la realizzazione della struttura interna che lo sostiene.
Ora il Leone Alato, l’ultima opera restaurata dallo scultore cimbro Marco Martello “Martalar” domina con la sua presenza l’MVC Store a Seren del Grappa. Lo sguardo, austero, è rivolto alle foreste che lo hanno plasmato, emblema di un territorio che ha saputo rimettere insieme i pezzi per tornare alla sua storica grandezza.
A sette anni esatti da quel “lunedì nero” (29 ottobrer 2018) che ha visto abbattersi l’apice della tempesta Vaia sulle foreste venete, l’opera è stata presentata nello spazio temporaneo in cui verrà ospitata fino alla fine del 2026 compreso. Al centro dell’inaugurazione, moderata da Ilario Tancon, le “storie di radici spezzate” che Martello racconta mettendo in opera scarti boschivi, sfridi e radici spezzate. Con i resti di abeti rossi, l’artista ha infatti creato negli ultimi anni una serie di “mosaici in legno” ispirati agli animali della foresta, che ha richiamato nelle località di montagna - più o meno conosciute - migliaia di persone. Il processo creativo parte da un cambio di percezione, spiega: “Nei giorni successivi al ciclone, mi capitava spesso di passeggiare per i boschi con Musta, il mio amico a quattro zampe. La sua curiosità verso quei pezzi ormai secchi mi ha convinto a sostituire un desiderio di rinascita al senso iniziale di alienazione che provavo di fronte ai cumuli di macerie”.
Il leone alato rappresenta il patto di fratellanza tra le foreste venete e la città di Venezia, che per diversi secoli ha costruito il proprio dominio commerciale sui derivati dal legno delle province di Belluno e Vicenza. L’opera non si limita però a rievocare un passato glorioso, ma celebra un’intera regione, unita nel desiderio di riscatto.
Attraverso l’installazione, Martalar propone un ritorno alla natura primordiale: “il fatto di sporcarmi le mani con la terra quando raccolgo il legno è forse l’aspetto che più mi piace. E’ il risultato di una svolta che ho vissuto a livello personale ancor prima che artistico. Lancio un appello agli appassionati che vengono a visitare le mie sculture: immergetevi negli elementi della natura. Curiosate tra i boschi, sporcatevi le mani con la terra, camminate sui sentieri con rispetto”.
L’esposizione del leone alato si inserisce nel nuovo sodalizio siglato tra l’artista e Karpos. Giuseppe Lira, Brand Manager del marchio di abbigliamento outdoor di casa MVC group: “Con le sue opere, Marco Martello contribuisce allo sviluppo di una cultura della montagna responsabile. Poter ammirare da vicino il suo leone alato è un’occasione per riflettere sulla bellezza e sugli insegnamenti che la natura sa trasmettere. Primo fra tutto, il non farsi abbattere dalle avversità."
La partnership si inserisce all’interno del programma “Help The Mountains”, attraverso il quale Karpos supporta a progetti di mantenimento e sviluppo delle terre alte e delle loro comunità.
Info: www.karpos-outdoor.com
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