Sentiero dei Fortini - Monte Scale - Monte Scale

Eraldo Meraldi, Guida Alpina
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Sentiero dei Fortini - Monte Scale: Panorama sulla Valle del Braulio
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Dislivello salita
530m
Quota
1300m
Difficoltà
E – escursionismo
Orario
2/3 ore
Periodo
maggio - novembre

Percorso



Sulle pendici del Monte Scale, specialmente nella zona posta sopra il paese di Premadio in Valdidentro, esiste una rete intricata di sentieri che permette per buona parte dell’anno di effettuare delle escursioni piacevoli e molto interessanti anche sotto il profilo storico-culturale. Il sentiero qui descritto percorre dei luoghi che già fin dal medioevo venivano frequentati; dal Crap de Castelet al Crap de la Capela, i Fortini e Boscopiano.
La parte più interessante è dopo la deviazione dal sentiero di Ferrarola, poco dopo gli evidenti resti di una costruzione; da non escludere che risalga al periodo delle Ferriere di Premadio, legate alla lavorazione di minerali di ferro.
Quando arrivate su una bellissima terrazza panoramica, chiudete un attimo gli occhi ed immaginatevi verso la fine del XIV secolo; un carro di merci e dei cavalieri stanno salendo dal fondovalle. Voi siete qui di vedetta in un buon punto di controllo sulla “Serra Frontis” la Serra dei Bagni, posta presumibilmente all’inizio della strada che scende a Boscopiano.
Scendendo verso il fondovalle si incontra prima una breve galleria interrotta, poi altri resti di costruzioni e terrazzamenti, fino ad arrivare ad un’altra galleria con due sbocchi.  Si viene colti da un immediato stupore per la vista inusuale e particolare sulle impervie e maestose pareti della Valle del Braulio e con la caratteristica e serpeggiante strada dello Stelvio. Quest’opera è certamente del periodo che precede la prima grande guerra ed era una postazione di mitragliatrice sulla seconda linea.
Durante la seconda guerra mondiale tutta la zona fino a Cancano era sotto il tenace dominio dei partigiani della Brigata Stelvio.
Finita la guerra, del sentiero ne fecero buon uso i contrabbandieri locali che per il guadagno di pochi soldi, facevano lunghi tragitti andando e venendo dalla Svizzera con le pesanti bricolle.
Questo in condizioni spesso avverse, come camminare di notte o sotto le intemperie e sempre con l’angoscia di abbandonare il prezioso carico nel caso di inseguimenti o di essere presi dai sgarbasach (finanzieri).
Questo percorso invita spesso l’escursionista a sfiorare ed accarezzare i rami dei pini mughi e se vi capita di masticare qualche ago fatelo lentamente. Quando sentite l’essenza di pino, con il suo profumo balsamico che invade il palato, fermatevi un attimo e riflettete; il bosco ti sta dicendo che appartieni alla terra, quindi impariamo maggiormente ad amarla e rispettarla.
Il percorso è facile e non presenta particolari asperità e quindi potrebbe essere molto interessante farlo conoscere specialmente ai ragazzi facendo sì che la memoria non vada perduta.
Mi sono permesso di scrivere queste affascinanti notizie e divagazioni, anche con le indicazioni e i suggerimenti appassionati di “ragazzi” di Premadio che si sono rivisti negli spensierati tempi giovanili, quando in quei luoghi, incuranti del tempo e della fatica, andavano a scoprire mondi lontani.
Accesso generale
Da Bormio seguire la strada statale per Livigno fino al ponte dei Forni sull’Adda, posteggiando subito dopo, oppure lungo la strada che scende a Premadio. Itinerario
Si parte dal ponte dei Forni sul fiume Adda sulla strada che va verso Livigno. Oltrepassata la staccionata si entra nel piazzale antistante e dopo una ventina di metri si inizia a salire verso sinistra seguendo l’evidente sentiero. Brevemente si arriva ad un ripiano, anche punto di arrivo se si sale direttamente dall’abitato di Premadio. Dopo una ventina di metri, ad una deviazione, è possibile seguire il sentiero più evidente verso sinistra che salendo ad ampi tornanti porta al caratteristico sasso in località Castelet (1480 m). Se si segue invece il sentiero di destra si arriva nello stesso punto ma il tracciato essendo diretto è più ripido. E’ possibile salire sul sasso senza particolari problemi, da dove si ammira tutta la conca di Bormio, le sue vallate e tutte le montagne circostanti. Si prosegue ora sul sentiero più pianeggiante, passando dei tratti molto caratteristici nel bosco di pini mughi. Dopo un tratto ripido si arriva ad una fontanella, punto di abbeveratoio degli animali selvatici. Appena il sentiero si fa più pianeggiante si arriva al Crap de la Capela (1612 m); punto di riparo già nel periodo del contrabbando. Addentrandoci nel bosco fitto di mughi dopo un po’ si perviene ai resti di un caseggiato (1674 m) e salendo otto brevi tornanti e passando una valletta scoscesa si arriva ad una deviazione (1718 m): punto più elevato dell’escursione. Il sentiero che sale va verso Ferrarola e il lago di Scale, noi invece ci addentriamo verso destra e in leggera discesa arriviamo ad una zona pianeggiante da dove si ammira un panorama splendido sulla Valle del Braulio e zone circostanti. Si inizia a scendere verso sinistra e poco dopo si arriva alla prima galleria, continuando in discesa si notano sulla sinistra i resti delle costruzioni e poco sotto l’entrata della galleria con le due finestre che sboccano sul precipizio sottostante. Proseguendo sempre in discesa si passa una piccola valletta scoscesa e si riprende la mulattiera che scende ora a tornanti. Si fa una breve deviazione nel bosco seguendo una traccia per riprendere sempre la mulattiera che porta ad un piazzale dove sale la strada dell’acquedotto di Bormio. La si segue su ripida discesa arrivando così ad attraversare il fiume Adda (1470 m). Qui poco più di un torrentello tranquillo. Salendo per pochi metri ci si congiunge con l’antica “strada imperiale” che porta nella Valle di Fraele. Si prosegue a destra passando il ponte sul torrente Braulio, arrivando nella bellissima area picnic di Boscopiano. Subito dopo il tornante si prende il sentiero che sale verso destra, oppure anche seguendo la strada e si arriva al posteggio di Boscopiano. Da lì brevemente al raccordo con la strada dello Stelvio (1560 m). Si scende sulla strada asfaltata fino alla località dei Bagni Vecchi e prima di passare la breve galleria si scende a destra verso il centro termale. Da qui seguendo la strada sterrata si scende all’Albergo dei Bagni Nuovi. Sotto l’albergo, verso destra,  scende una stradina che porta direttamente al ponte dei Forni nostro punto di partenza.

N.B. Il percorso può essere effettuato anche al contrario e con minore dislivello in salita partendo dal posteggio di Boscopiano e terminandolo al Ponte dei Forni sopra Premadio, oppure sempre da Boscopiano salire fino al raccordo con il sentiero di Ferrarola e rientrare a Boscopiano. Materiale
Normale dotazione da escursionismo Cartografia
Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000




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