Via Cacciatori di Gemme - Monte Cuminello
La parete Nord di Cima settentrionale di Cuminello rappresenta una gemma orobica nascosta e celata alla vista, incastonata nello scrigno della Val Cogola, visibile solo in lontananza, in uno scorcio, dal paesino di Valmadre. La via Cacciatori di Gemme rappresenta probabilmente la prima salita di questa parete Nord. Tracce di un precedente tentativo (due chiodi con cordino per calata in doppia, divelti e giacenti su una cornice) sono state ritrovate alla base del tratto chiave della salita (la grande placconata monolitica sottostante la fascia strapiombante). La via segue il diedro che solca la parete fino alla vetta, effettuando alcuni aggiramenti volti ad assicurare la progressione sulla roccia migliore, oltre che per aggirare le varie fasce strapiombanti. I primi cinque tiri sono un crescendo di difficoltà e continuità che culmina sul tiro più emozionante della grande placconata sopra la S3. Superato il delicato traverso che permette di rientrare sulla direttiva del diedro, due ultime lunghezze più facili permettono di raggiungere la vetta.
ACCESSO
Dal Rifugio Dordona (m. 1950), raggiungibile con servizio jeep navetta da Foppolo (rif. Rosvel 346-2411486), si segue il sentiero che parte proprio alle spalle del rifugio in mezzacosta verso N (recentemente il sentiero è stato allargato e sistemato fino alla baita della Matta). Questo sentiero collega ad alta quota tutte le valli laterali del versante Ovest della Valmadre fino al Rif. Bernasca. Si attraversano nell'ordine: l'alpeggio Vallocci inferiore, la baita della Matta, e dopo attraversamento dello spettacolare vallone della Matta si perviene in Val Bonivento a circa 2000 di quota, in prossimità della baita di Bonivento bassa. Da qui si risale la Val Bonivento stando in prossimità del suo lato destro (sinistro idrografico), seguendo un vago sentiero di collegamento tra le varie baite e raggiungendo la baita più alta, posta su un poggio panoramicissimo a quota 2180. Qui volgendo lo sguardo verso NO si vede la barriera rocciosa, orlata da torri e intagli, che separa la Val Bonivento dalla testata della Val Cogola. La si scavalca in corrispondenza dell'intaglio bifido che sta proprio di fronte alla baita, in particolare scavalcando la sella più a monte delle due che formano l'intaglio bifido. Dall'intaglio un breve canalino erboso (50m) permette con cautela di guadagnare l'alto circo sommitale della Val Cogola, formato da una conca morenica dalla perfetta forma semi-sferica, segno indelebile del grande ghiacciaio pleistocenico che ha formato, levigandola, tutta la Val Cogola. Da qui spettacolare vista sulla parete Nord della Cima di Cuminello, che si raggiunge per gande in pochi minuti. Prevedere 2 ore dal Rif. Dordona.
L'attacco è situato proprio alla base del canale che solca la parete dal suo punto più basso formando due diedri paralleli. La via Cacciatori di Gemme attacca alla base del diedro di destra, caratterizzato da un caratteristico medaglione di quarzo incastonato sul suo lato destro a pochi metri dalla base, e ben visibile anche da lontano.
ITINERARIO
L1: Salire in dulfer i primi metri (ch), restando a
sinistra della gemma di quarzo. Proseguire sulla verticale su rocce più
articolate fino ad una bella fessura (ch) superata la quale si passa a
lato di un caratteristico becco strapiombante fino a raggiungere il ciuffo
erboso che permette di guadagnare il comodo terrazzo di sosta (S1 2fix,
40m, IV+/V, 2ch)
L2: Dal limite sinistro del terrazzo erboso si risalgono
per 15 metri rocce facili, quindi attraversare per qualche metro a
sinistra a prendere una fessura che conduce alla base dell'evidente diedro
nerastro soprastante (S2 2fix, 35m, IV)
L3: Salire in dulfer il diedro sopra la sosta e superare
lo strapiombo con passo atletico, ma ben appigliato. Continuare dunque su
terreno più facile fino al grande terrazzo-cengia erboso (S3 2fix, 30m,
V+, 2ch)
L4: Si affronta ora il tratto chiave della salita. Pochi
metri sopra al terrazzo erboso si afferra una fessura che sale
obliquamente a sinistra, seguendola per due chiodi. La si abbandona prima
dello spigolo spostandosi sulla destra, in direzione di un buco fessurato
che si raggiunge negoziando le rare crepe ed i gradini quarziferi.
Superato il piccolo strapiombo del buco, continuare in verticale su placca
difficile fino a raggiungere la scomoda sosta (S4 2fix, 45m, V+ continuo,
6 ch)
L5: Salire verticalmente per pochi metri con passo
difficile fino a guadagnare una svasatura dove si trova un chiodo un po'
nascosto. Proseguire in traverso verso destra sulla liscia placca fino a
raggiungere con una spaccata delicata il culmine del grosso diedro al
centro della parete. Continuare su terreno più facile fino a doppiare lo
spigolo (ch) e quindi salire sulla verticale fino a raggiungere il comodo
terrazzo di sosta -attenzione a non spostarsi a destra altrimenti non si
troverà la sosta, che rimane nascosta sulla verticale dello spigolo- (S5
2fix, 25m, VI-, 1fix e 2ch)
L6: Ora la parete si presenta più articolata: dalla S5,
traversando 5 metri verso destra sulla cengetta, si sale senza percorso
obbligato fino a un diedro molto rotto dove attrezzare la sosta (S6
friends, 35m, III+)
L7: Traversando verso sinistra qualche metro
si ritorna su roccia sana risalendo il corno ben proteggibile che, una
volta superato, permette di riportarsi verso sinistra sulla verticale
della S5. Salire dunque fino a raggiungere la cresta (S7 spuntone, 40m,
IV). In alternativa si sale verticalmente sopra la S6 fino ad entrare
nell'evidente canale-camino che sbuca ad una spalla della cresta a pochi
metri dalla vetta (S7 bis da attrezzare su spuntone, 60 m, II+)
DISCESA
Dalla vetta della Cima settentrionale di Cuminello (m.2466), culmine della via, si guadagna facilmente per cresta (direzione Sud) la sella erbosa tra le due cime del Cuminello e si risale verso la Cima meridionale (m. 2471). Da qui si prosegue scendendo la cresta erbosa sul versante opposto (Sud), fino all'ampio colle situato al culmine della Val Bonivento (verso Est) e con bella vista sulla Val Tartano (verso Ovest). Si scende per i comodi pendii alla testata della Val Bonivento fino alla baita a quota m.2181, da cui si riprende la traccia di sentiero che scende alla baita bassa di Bonivento (m. 2000) ove si ritrova il sentiero di collegamento che si ripercorre all'indietro fino al Rif. Dordona.
MATERIALE
Attrezzata a chiodi da integrare, soste attrezzate a fix
NOTE
Roccia: Scisto di Edolo
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