Ada - Col dei Bos

Bellezza
Primi salitori
M. Bianchi, D. Menardi, 1944
Versante
Sud Ovest
Lunghezza dislivello
400m
Difficoltà
4, 4+, 5

Percorso



Un itinerario ben attrezzato e piuttosto lungo, che grazie ad un’esposizione favorevole consente di arrampicare ad inizio estate e in autunno. La via si svolge sulla grande parete del Col dei Bos, più precisamente sul secondo pilastro da sinistra con difficoltà di 3 e 4 e 4+ e passaggi di 5.
Accesso generale
Si scende dal Passo Falzarego verso Cortina e si lascia l’auto al parcheggio della casa cantoniera - bar. Accesso
Dal parcheggio si sale per sentiero fino all’avvallamento compreso tra la Torre del Falzarego e il Col dei Bos. Si incrocia la vecchia strada militare e deviando a destra ci si porta verso la base della parete. Si supera lo sbocco di un canale ghiaioso e si raggiunge la base del pilastro al cui centro si trova il diedro di partenza della via (circa 30 minuti). Discesa
Dalla sommità si scende lungo un sentiero della guerra che verso destra porta alla forcella di Col dei Bos. Da qui si prosegue lungo una strada sterrata, si supera una galleria e si raggiunge un bivio; si tiene la destra e all’altezza di un ponte in cemento si imbocca il sentiero n°412 con cui si rientra al parcheggio. Materiale
La via è attrezzata con chiodi cementati alle soste, portare alcuni friends per la prima parte della salita.




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22/05/2005 zorro zorro
Bella via per una giornata tranquilla e senza problemi. Basta trovare l'attacco e seguire i segni (da metà in su ci sono solo segni verdi, quelli rossi, che indicano le varianti basse più facili, finiscono prima del traverso a sx). Sicuramente il tratto più fastidioso è il primo muretto verticale che è abbastanza unto e arrotondato. Nonostante si parli di VI(?) o gradi del genere su alcuni passaggi, è una via adatta a chi arrampica per la prima volta in (mezza) montagna o per chi voglia iniziare a fare una via da primo. I passaggi duri sono brevissimi e attrezzati con anelli cementati a distanze irrisorie, come del resto tutta la via è attrezzata a prova di bomba con fittoni e clessidre artificiali segnalate da vernice.
28/09/2004 guido montanari
Percorsa il giorno 23 agosto 2004. La parte mediana della via, tolti i primi tre tiri e gli ultimi tre, non corrisponde allo schizzo: sale costantemente in obliquo verso sinistra, con un paio di traversi orizzontali di 30-35m. E? possibile che noi abbiamo percorso delle varianti, ma abbiamo sempre seguito vari segni di vernice verde (bolli, strisce e triangoli) e sostato su anelli cementati.Il passaggio del fittone, seppure breve e nonostante il fittone, è atletico e sbilanciato, decisamente più duro del diedro iniziale che è valutato V.Più in basso, circa a metà via, un altro muretto leggermente svasato potrebbe meritare il V (continuo, tre chiodi).Nel complesso è una via interessante su roccia buona.
18/10/2003 www.febat.com Federico
Nella prima parte ci sono dei tratti carini, non difficile. Nella seconda, sinceramente non è così evidente. Sempre nella parete alta, certi passi sono abbastanza duretti, sul V o forse anche qualcosa di più; probabilmente il primo muretto (da quanto mi ricordo) è un po' delicato come un altro breve muretto sotto una delle ultime soste: forse un po' più di V!Non ci ritornerei, rispetto ad altre vie, sicuramente più meritevoli!
22/09/2003 Alessandro e Michaela Colombari
Bella via su roccia buona.Noi abbiamo seguito quasi esclusivamente i "bolli verdi", lo schizzo sul non è esatto, ma vista la presenza dei "bolli" non ci si perde di certo. A nostro avviso, il primo muretto a circa metà via è almeno VI°, anche il secondo senza ausilio del chiodo lungo è un buon V° superiore (per chi ha la mia statura, 162 cm, la difficoltà aumenta). Un vero peccato che su questa bella parete sia stata sprecata così tanta vernice! Merita comunque una ripetizione.