IV Marcialonga Running: vincono Francesco Ingargiola e Monica Carlin
Il 3/09 Francesco Ingargiola e Monica Carlin si sono aggiudicati la quarta edizione della Marcialonga Running tra Val di Fassa e Val di Fiemme (Dolomiti).
Domenica 3 settembre. Sono partiti in 1071 da Moena e a Cavalese, 24 chilometri dopo, sono arrivati in 988. Tutti di corsa per la IV edizione della Marcialonga Running, una classica tra la Valle di Fassa e la Valle di Fiemme. Ad aggiudicarsi questa grande "mezzamaratona" delle Dolomiti sono stati Francesco Ingargiola e Monica Carlin, primi al traguardo rispettivamente con il tempo di 1.15.04 e 1.32.05. Ma noi vogliamo parlarvi di un'altra (non meno nobile) gara: quella dei tanti avventurosi delle "due ore e passa" e anche di più... DENTRO LA MARCIALONGA RUNNING di Luca Ferrario Luca Ferrario, nostro inviato e collaboratore della rivista Alp, ha corso la Marcialonga Running: 24,120 km che da Moena portano a Cavalese. Gara che racconta ai lettori di planetmountain. Per allenarsi Luca, che prima del 3 settembre non aveva mai fatto una mezza maratona, in 4 mesi ha percorso 330 km. Moena-Cavalese, 3 settembre 2006 - A Cavalese! A Cavalese! Urlo a me stesso quando lo speaker grida: «Via». E in mille e settantuno - il popolo della Marcialonga Running è raddoppiato in quattro edizioni - scattiamo. Sono le ore 9.30. Parto, anzi, partiamo, pieni di entusiasmo. Un termometro a Moena segna 14 gradi. «Temperatura ideale per correre» ha detto lo speaker alla partenza. Ma io, dopo 500 metri, sto già sudando. Stimo in 200 o 300 il numero dei maratoneti che mi precede; almeno un paio di runner mi sorpassano ogni minuto che passa. Sudo anche per suggestione agonistica. Alle 10.00 raggiungo il primo punto ristoro. Il quartetto di testa - Paul Kanda Kangogo, dominatore nel 2005, Giuliano Battocletti, vinse la prima edizione, Francesco Ingargiola, 5° in agosto alla maratona di Göteborg, e Massimo Leonardi, secondo nel 2003, terzo nel 2005 - è passato da qui alle 9.48. Rallento, metto la freccia e accosto. Afferro un bicchiere di Enervit, ne trangugio meno della metà e riparto. A Predazzo la gente ci accoglie calorosamente: in centinaia ci applaudano e ci incitano. Alle ore 10.15 esco da Predazzo. I primi tre - Battocletti ha qualche problemino, non riesce a tenere il passo e si stacca - sono passati alle 9.58. Alle ore 10.41 ho corso 14 chilometri. Sono a Panchià. I due battistrada, anche Leonardi ha perso contatto, sono transitati alle 10.14. Vengo raggiunto dalla “lepre”, un atleta che arriverà a Cavalese in 2 ore precise. Dietro la “lepre” conto una trentina di runner. Mi accodo. Dopo 2 km comincio a perdere terreno. La mia autostima precipita. Mi domando: arriverò a Cavalese in 2 ore e quanti minuti? Arriverò? Intorno al 19° km una biondina sui quaranta sbuca da un boschetto, mi affianca e dice: «Un minuto». «Un minuto per cosa?» farfuglio io. «Per fare pipì» e si allontana, sempre più. Sono in riserva, meglio non pensarci. Penso invece che gli amateurs non mollano, mai. Vista da dentro, dal centro del “serpentone”, il popolo della Marcialonga è veramente pazzesco. Non hanno nessuna velleità di classifica, in altri sport, forse anche in altre occasioni della vita, molti avrebbero già buttato la spugna, loro no. E non solo per la gran fatica, ma soprattutto per l'umiliazione di beccarsi distacchi di mezz'ora o di un'ora. Invece gli amateurs proseguono. Continuano a “pedalare” nonostante tutto, in attesa che il male alla milza passi e che il fiato ritorni. Alle 11.28 risalgo, sempre più lentamente, il tornate che porta al traguardo della mezza maratona. Qui, alle ore 10.34, il siciliano Francesco Ingargiola ha inserito il turbo e con una violenta accelerata ha staccato di 50 metri il keniano Paul Kanda Kangogo. Distanza incolmabile che all'arrivo vale 45 secondi. Il finanziere Ingargiola vince la Marcialonga Running con il tempo di 1h15'04”. Diciassette minuti più tardi la trentina Monica Carlin, specialista di ultramaratona (è campionessa italiana), è la prima donna a tagliare il traguardo. In via Marconi un'anima gentile mi dice che gli ultimi 400 metri sono in discesa. Sono cotto ma provo ad accelerare. Chiudo con il tempo di 2h09'59”. Dopo il traguardo mi meraviglio: sto in piedi, riesco ancora a camminare. Mi guardo in giro. Tutti sembrano felici, pochi sono stravolti. Più tardi scorrendo la classifica la meraviglia cresce. 554 maratoneti (497 maschi e 57 femmine) sono arrivati a Cavalese in meno di 2 ore, un tempo eccellente per un amateur. Così quello che prima era un sospetto ora è una certezza, ai dilettanti gente che si sforza di onorare le promesse che fa a se stessa e sono la “polpa” della Marcialonga - l'appetito vien correndo. Partiti da Moena in 1071 sono, pardon, siamo arrivati a Cavalese in 988. Di Luca Ferrario lferrario@inwind.it Info e classifiche: www.marcialonga.it Classifica Maschile 1) Ingargiola Francesco (G.A.Fiamme Gialle) 1.15.04; 2) Kanda Paul Kangogo (Atl.Valle Brembana) 1.15.49; 3) Leonardi Massimo (Atl.Valle Brembana) 1.16.43; 4) Battocletti Giuliano (Pro Patria Milano) 1.17.27; 5) Bernardi Fabio (Atl.Vittorio Veneto) 1.20.49; 6) Daris David (Atl.Gorizia Friulcassa) 1.21.29; 7) Jakoubek Tomas (Repubblica Ceca) 1.24.05; 8) Baroncini Luca (GS Le Panche Castelquarto) 1.24.25; 9) Piazzi Valentino (US Cornacci) 1.24.42; 10) Zorzi Daniele (AS Cauriol) 1.24.48 Classifica Femminile 1) Carlin Monica (Telemarket Runners Team) 1.32.05; 2) Curreli Marinella (SG Amsicora) 1.32.24; 3) Bottura Roberta (Atl. Trento Cavit CR Trento) 1.32.49; 4) Boniolo Anna (Atl. Brugnera) 1.35.20; 5) Beatrici Lorenza (Atl. Trento Cavit CR Trento) 1.35.29; 6) Vinci Donatella (Road Runners Club MI) 1.36.22; 7) Moro Manuela (Proloco Trichiana) 1.39.07; 8) Zanoner Rosalia (Atl.Trento Cavit CR Trento) 1.40.53; 9) Torresani Lara (SS Marcialonga) 1.41.56; 10) Costa Rosanna (Sci CAI Schio) 1.43.07.
Nelle foto dall'alto: Francesco Ingargiola e Paul Kangogo Kanda; Monica Carlin - Photo arch. Marcialonga Running. |
||||
Ultime news
Vedi tutte le ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Giacca da montagna leggera minimalista
Un secondo strato termico robusto ed efficace.
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.
Petzl Neox, un assicuratore con bloccaggio assistito mediante camma ottimizzato per l’arrampicata da primo.