Adam Ondra: ripensando al Melloblocco 2015

Se uno non è mai stato al Melloblocco e non conosci la zona, fa fatica ad immaginare 9000 persone incastrati nella valle. Potrebbe anche sembrare orribile. Ma in realtà funziona! Ogni boulderista è ovviamente diverso: alcuni preferiscono arrampicare in solitudine, ad altri piace arrampicare con un gruppo di climbers che li incoraggia con grande passione. E nonostante ci sia così tanta gente in questa piccola valle, la Val di Mello è comunque sufficientemente grande per soddisfare le esigenze di tutti. Perché c'è roccia un po' ovunque e, se si vuole, basta girare l'angolo e si è completamente soli.

Il potenziale in Val Masino non smette mai di stupirmi, in particolare il potenziale per boulder difficili. Le linee che ho visto negli ultimi anni, e che rimangono ancora da liberare, richiedono una visita più lunga e non vedo l'ora di tornare. A dire il vero, sono solo molto sorpreso che non ci siano più boulderisti che vadano in valle quando le condizioni sono ottime per provare queste futuristiche linee.

Per quanto riguarda me e il Melloblocco, mi è sempre molto piaciuto. Ogni anno ci sono sempre più tifosi e spesso questi mi seguono per tutta la giornata. Foto, autografi, ogni giorno per tutto il giorno. Potrebbe diventare un po' stancante dopo un po', ma fa parte del gioco e se questo rende le persone felici e le motiva, allora sono contentissimo di essere lì per loro.

Non riesco ad immaginare una tipica giornata del Melloblocco ogni giorno dell'anno, ma una volta ogni tanto è bello vedere e condividere la passione con tanti altri climber in un unico posto. E la Val Masino è il luogo ideale per farlo. E, ultimo ma non meno importante, gli italiani sono i migliori ad organizzare e partecipare ad un evento come questo. Grazie a tutti! E arrivederci al prossimo anno.