La Fiamma, nuova via al Pinnacolo di Maslana

Sul Pinnacolo di Maslana sopra Valbondione (BG) è stata aperta La Fiamma (250m, 7c+ max, 7a obbl.). Il report di Fulvio Zanetti.
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La Fiamma, Pinnacolo di Maslana
archivio Fulvio Zanetti
Il Pinnacolo di Maslana si presenta come un obelisco roccioso che poggia su un ripido pendio, in un ambiente per molti versi ancora selvaggio. La roccia è un conglomerato del verrucano, molto simile al granito. La sua storia alpinistica risale ai primi anni 70, ad oggi il Pinnacolo conta una quindicina di vie divise tra "clean" e "plaisir". Anche se spesso si incrociano, queste vie riescono a convivere pacificamente tra loro, dando l'idea a chi sale di cos' era e di cos' è diventata l'arrampicata libera su questra struttura.

Qualche anno fa avevo immaginato una possibile linea diretta sulla parete est e due anni fa ho cominciato a salirla assicurato da Valentino Cividini e Guido Valota. Dopo aver salito i primi due tiri sono finito su un vecchio tentativo, abbandonato, che finiva una ventina di metri sopra. Successivamente sono tornato con Leonardo Cattaneo per sostituire i vecchi spit da 8mm. Prima di continuare mi sono informato su chi avesse chiodato questo tratto.

E' stato così che ho conosciuto Ernesto Cocchetti, guida alpina di Castione della Presolana, che aveva in parte chiodato questa lunghezza circa 15 anni fa. Quando gli ho detto che avevo intenzione di proseguire, subito mi ha proposto di continuare insieme. Perchè no, due generazioni diverse, due modi diversi di vivere l'arrampicata, con un'idea in comune! Insieme abbiamo guadagnato metro dopo metro, spesso arrampicando anche in giornate piovose, del resto la parete strapiomba e si è a tetto! Ernesto oltre ad aver finito di salire il terzo tiro, ha salito il quinto, mentre a me sono toccati il quarto, il sesto, il settimo e l'ottavo.

Per salire questa linea abbiamo utilizzato 68 fix inox, soste comprese. Abbiamo chiodato salendo dal basso, usando il cliff solo per posizionare le protezioni. Per cinque lunghezze di corda le difficoltà sono state alte, e c'era sempre la paura di finire su tratti non più superabili in arrapicata libera, soprattutto nella seconda metà dove la roccia è piuttosto liscia e per lo più strapiombante. Fortunatamente queso non è capitato, anzi al contrario una successione di fessurine e tacche, ci hanno permesso di progredire disegnando un percorso tortuoso ma allo stesso tempo logico, un percorso che segue il facile nel difficile, con un tratto in traverso di una decina di metri che da un valore aggiunto alla salita.

La via ci ha impegnato per una decina di uscite, successivamente è stato coinvolto anche Maurizio Tasca, solo 21 anni, ma già forte arrampicatore. Siamo sbucati in cima alla fine di ottobre 2012. Sotto di noi otto lunghezze di corda, di cui quattro non ancora liberate. Arriva l'inverno e il tutto viene rimandato alla primavera successiva. Quest'anno, nonostante il tempo spesso piovoso, con Maurizio, abbiamo fatto un primo tentativo, siamo saliti con l'obbiettivo di liberare il terzo tiro, una fessurina molto fisica e tecnica allo stesso tempo. Al mio primo giro, ci sono andato molto vicino, ma subito dopo Maurizio ha la meglio e riesce in continuità chiudere il tiro, grado proposto 7c.

L'assalto finale avviene sabato 11 e domenica 12 maggio, siamo in 4 con me e Maurizio salgono anche Mauro Gibellini e Diego. Per guadagnare tempo abbiamo deciso di fermarci a dormire sulla piccola cengia chiamata solarium, che si trova esattamente a metà via. Fortunatamente le condizioni erano buone, temperatura giusta e assenza di vento. Io sono riuscito nella libera del 7° tiro che ho proposto 7b+ e Maurizio in quella del 5° e 6° tiro. Per entrambi il grado proposto è 7c+.

Grazie a tutti gli amici che sono stati coinvolti. Chi più e chi meno, tutti hanno contribuito a far qualcosa. Chi ha portato il materiale, chi ha fatto sicura, chi ha fatto opere di giardinaggio, chi ha provato a liberare i tiri, chi li ha riprovati e chi alla fine è riuscito a liberarli, chi ha incoraggiato gli altri, chi ha fatto le foto, chi ha preso l'acqua, chi ha sopportato il freddo e il vento, chi ha raccontato barzellette, chi ha ballato, ma più semplicemente chi alla fine di tutto ha sorriso!

di Fulvio Zanetti

SCHEDA: La Fiamma, Pinnacolo di Maslana





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