Illuminata la Via Dimai alla Punta Fiames sopra Cortina d’Ampezzo per celebrare la storia dell’alpinismo delle Dolomiti

Cortina d’Ampezzo celebra la storia dell’alpinismo delle Dolomiti. Un’istallazione di luci racconta le imprese del passato: per tutto il mese di agosto la Via Classica Dimai sulla Punta Fiames del maestoso Pomagagnon si illuminerà per festeggiare i 120 anni dalla sua apertura. Un'occasione speciale per vivere a Cortina tutto il fascino delle cime più spettacolari delle Dolomiti patrimonio UNESCO dell'Umanità.
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Il tracciato della storica Via Dimai, aperta il 07/07/1901 da Antonio Dimai e Agostino Verzi alla parete sud della Punta Fiames, illuminata per tutto il mese di agosto 2021
Gianluca Lorenzi

Il 7 agosto Cortina d’Ampezzo ha celebrato la storia dell’alpinismo delle Dolomiti. Si è scelto il linguaggio dell’arte per raccontare, attraverso un’installazione luminosa, le grandi imprese che portarono Cortina d’Ampezzo e le sue Dolomiti Patrimonio Unesco a scrivere la storia dell’amore dell’uomo verso la scoperta della montagna.

La via classica Dimai sulla Punta Fiames (2240m) compie quest'anno 120 anni, e simbolicamente si illuminerà dopo il tramonto, per tutto il mese di agosto, per brillare come una stella cometa sulla Regina delle Dolomiti.

Un racconto fatto di immagini e parole, condotto dai protagonisti dell’alpinismo della conca ampezzana, il Gruppo Guide Alpine di Cortina, e ospitato dal Comune di Cortina d’Ampezzo, attraverso l’intervento del Sindaco dott. Gianpietro Ghedina:

“È proprio l’alpinismo che ha reso le nostre meravigliose Dolomiti Patrimonio Unesco famose in tutto il mondo. Grazie anche alle imprese delle Guide Alpine, che sono diventate una vera e propria istituzione della località. E che oggi accompagnano, con grande competenza e passione, gli amanti delle nostre maestose cime alla scoperta delle loro bellezze, anche le più nascoste.”

Una serata all’interno di una location d’eccezione, in collaborazione con il comprensorio Tofana - Freccia nel Cielo, sulla terrazza panoramica del Ristorante Col Drusciè, a 1778 m. di quota.

ANNIVERSARI VERTICALI
La Via Dimai alla parete sud della Punta Fiames (2240m) - 7 luglio 1901
Era l’estate del 1901, esattamente il giorno 7 luglio, quando due valorose guide ampezzane Antonio Dimai e Agostino Verzi con il loro cliente inglese J. L Heath, aprirono una via destinata a diventare una delle più popolari della vallata ampezzana.

Ra paré de ra Fiames, così si chiama nel dialetto ampezzano la grande parete meridionale della Punta Fiames che per maestosità e prossimità con l’abitato, ha stuzzicato la fantasia e l’ambizione della cordata.

Si tratta di un severo paretone di trecento metri, verticale e liscio e molto ben visibile dall’abitato di Cortina. La salita fu portata a termine in poco più di mezza giornata, e pur non essendo di difficoltà elevata, per quell’epoca fu considerata un’impresa di prim’ordine.

Il Gruppo Guide Alpine di Cortina vuole ricordare questa prima ascensione illuminando la via di salita. L’istallazione è visibile a partire dal 2 agosto, quando al calar del sole, le fiaccole segneranno i nodi cruciali di quella mitica salita.

La via Eötvös - Dimai alla Tofana di Rozes (3225m) 8 agosto 1901
Il giorno 8 agosto 2021 ricorrerà il 120° anniversario della prima salita, effettuata dalle baronesse Rolanda e Ilona Eötvös, guidate dalle celebri guide alpine del tempo: Antonio Dimai, Agostino Verzi e Giovanni Siorpaes.
Le sorelle Rolanda e Ilona Eötvös erano due nobili ungheresi, figlie del Barone Roland, eminente scienziato ed appassionato alpinista.

Dal padre ereditarono sicuramente la passione per l’alpinismo e nel corso degli anni hanno portato a termine, sempre accompagnate da guide alpine, numerose prime ascensioni in Dolomiti. L’itinerario classico che sale la parete sud della Tofana è senza dubbio una tra le vie più belle in

Dolomiti in un ambiente maestoso e suggestivo. Seppur non difficile (dal 3 al 4 grado con alcuni passaggi di 4+) ha uno sviluppo di più di 1000 metri con un dislivello in parete di circa 800 metri. Dal punto di vista alpinistico, la via non deve assolutamente essere sottovalutata, è infatti molto lunga e non di facile individuazione in caso di visibilità limitata. Buon allenamento e senso dell’orientamento sono due caratteristiche fondamentali per accedere a questo itinerario.

Link: Gruppo Guide Alpine Cortina




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