Difficile salita invernale su Trollveggen in Norvegia

Andy Kirkpatrick, Tormod Granheim e Aleksander Gamme hanno effettuato una salita invernale della via Suser Gjennom Harryland sul Trollveggen (Troll Wall) in Norvegia.
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01/2013: Andy Kirkpatrick, Tormod Granheim e Aleksander Gamme durante la loro salita invernale della via Suser Gjennom Harryland su Trollveggen (Troll Wall) in Norvegia.
Andy Kirkpatrick archive
Per quanto riguarda le salite invernali su grandi pareti è difficile trovare qualcosa di più ostico della famosa cima Trollveggen nella valle Romsdal in Norvegia. La parete di 1100m - nota per essere la parete di roccia più alta d’Europa e conosciuta anche come Troll Wall - ha circa 15 difficili vie che percorrono la sua impressionante parete nord. Tra queste c'è anche la Suser Gjennom Harryland; 600m di via per 18 tiri che salgono sul lato sinistro della parete e terminano sulla spalla, che sono stati aperti nel 1996 dai norvegesi Halvor Hagen e Kyrre Østbø con difficoltà fino a VI A3.

Ora questa linea è stata ripetuta dall’alpinista britannico Andy Kirkpatrick e dai norvegesi Tormod Granheim e Aleksander Gamme che per farlo hanno trascorso 14 giorni in parete sopportando temperature fino a -20°C. Il trio ha salito questa linea strapiombante in stile capsula, con un campo dopo il 5° tiro ed un altro alla fine del 10° tiro. Secondo Kirkpatrick le condizioni meteo sono state "molto tranquille ma con molto freddo (fino a meno 20 °C) e con un po' di vento e neve negli ultimi 2 giorni di arrampicata". Sul lato della scalata, la via si è presentata: "tecnica e ripida, il più delle volte sicura ma con la maggior parte dei tiri con qualche sezione di roccia friabile da evitare. C’erano soste spittate ed alcuni spit sui tiri (molti di dubbia qualità), nonché alcuni rivetti ed una minima quantità di materiale in parete (copper heads e chiodi)."

Ciò che rende la salita ancor più degna di nota è che mentre Kirkpatrick è certamente non nuovo a lunghe vie in montagna, questa è stata la prima esperienza su una grande parete di roccia per entrambi i suoi partner norvegesi. Senza dubbio questi si sentono più al loro agio sugli sci piuttosto che su una difficile via di artificiale: l’anno scorse Gamme aveva compiuto con gli sci la traversata al Polo Sud in solitaria, mentre nel 2006 Granheim aveva effettuato la prima discesa della parete nord del Monte Everest per il Couloir Norton (durante la quale il suo compagno svedese Tomas Olsson cadde e scomparve tragicamente).

Kirkpatrick ha spiegato così la sua scelta: "Questo può sembrare una cosa piuttosto strana e/o sciocca da fare, ma ho un sacco di esperienza di arrampicate con compagni "non qualificati" quindi so che, prima di prendere una decisione sulla loro capacità di salire una parete, non bisogna giudicare un potenziale compagno dalla sua capacità di fare i nodi, ma da molti altri attributi: il senso dell'umorismo, la resistenza, un passato in un ambiente difficile (mentalmente e fisicamente)".

I tre hanno raggiunto la fine della via il 28 gennaio e hanno impiegato una giornata intera per la discesa. Vale la pena notare che Kirkpatrick aveva già tentato questa linea nel settembre 2011 con una bella solitaria, ma aveva saggiamente preferito tornare indietro dal penultimo tiro dopo aver ascoltato la sua voce interiore ed essersi reso conto che per lui quello non era il momento giusto. Inoltre, vale la pena ricordare che i norvegesi Sigurd Backe, Rolf Bae, Sigurd Felde e Trym A. Saland avevano già salito la via proprio alla fine dell'inverno nel marzo 2007.

L’interesse britannico per la Troll Wall risale al 1965 quando gli inglesi John Amatt, Tony Howard e Bill Tweedale hanno effettuato la prima salita della Rimmond route. Questa salita passò quasi del tutto inosservata e solo successivamente è stata poi descritta da Joe Brown - uno dei più grandi arrampicatori ed alpinisti inglesi - come "uno dei più grandi successi di sempre realizzato da alpinisti britannici." Nello stesso identico periodo i norvegesi Leif Pettersen, Odd Eliassen, John Teigland e Ole Eners hanno aperto la via Norvegese ed entrambe queste vie segnano l’inizio dell'esplorazione alpinistica di questa grande parete.

per il racconto della recente salita visitate andy-kirkpatrick.com





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