Alex Txikon - Road to Himalayas, dall’Antartide all’Everest in inverno

Domenico Perri illustra il progetto di Alex Txikon: un viaggio dall’Antartide fino al Nepal dove tenterà di scalare in invernale l’Ama Dablam, primo banco di prova per la salita che gli sta più a cuore: l’Everest in inverno
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Alex Txikon in barca a vela, dalle Shetland meridionali in Antartide, attraverso lo Stretto di Drake
archivio Domenico Perri

Inizia, con questo primo contributo il nuovo viaggio di Alex Txikon* attraverso tre continenti, l’Europa, l’Antartide e l’Asia. Un viaggio annunciato a Bilbao, durante la sua prima conferenza stampa, il 9 dicembre scorso. Dalle Shetland meridionali in Antartide, attraverso lo Stretto di Drake, Txikon tenterà di aprire nuove vie su montagne ignote. Successivamente si trasferirà, fra pochi giorni, in Nepal, dove ritroverà i suoi compagni di spedizione, Félix Criado e Íñigo Gutiérrez, reduci di un lungo viaggio a carattere umanitario, dalla Spagna.

Questa sarà la terza spedizione all’Everest in invernale, e Alex è apparso molto deciso, annunciando che "la terza volta sarà quella buona". Da Lukla si muoverà verso l’Ama Dablam, dove tenterà la scalata in invernale, primo banco di prova per la salita all’Everest. Lo accompagneranno un gruppo di disabili di un’associazione umanitaria spagnola, insieme a Oscar Cardo e Jonatan García, oltre ai compagni nepalesi, Chhiiji Nurbu Sherpa, Pechumbe Sherpa e Tenjen Sherpa. Tutta la squadra, dopo la scalata dell’Ama Dablam, si sposterà al campo base dell’Everest, arrivo previsto per il mese di gennaio.

In un successivo comunicato stampa, il 20 dicembre Alex annunciava che si sarebbe aggiunto alla spedizione un nuovo membro, il madrileno Ramon Portilla, uno dei pionieri di Al Filo de lo Imposible, una serie televisiva spagnola degli anni settanta, a cui aveva partecipato attivamente, e il primo spagnolo ad aver scalato le Seven Summits, ed almeno quattro Ottomila. Ben inteso, non voleva perdersi l’occasione di tornare in Nepal e scalare ancora una volta, l’Ama Dablam, dopo 23 anni.

Alex ha espresso il suo grande entusiasmo per la partecipazione del suo amico Ramon (quando Ramon aveva annunciato la sua partecipazione, ad Alex si era “incendiata la bombilla”). "Es una bellísima persona, con el que vamos a disfrutar cada paso, y nos va a enseñar muchísimo de la montaña y de la vida" (E’ una persona speciale, da cui impareremo ad ogni passo, e ci insegnerà moltissimo delle montagne, e della vita). Nello stesso comunicato Txikon aveva annunciato la partecipazione di un nutrito gruppo di spagnoli, a cui si erano aggiunti altri due fortissimi alpinisti nepalesi, Pasang Sherpa e Chhepal Sherpa, già suoi compagni di spedizione, nei precedenti tentativi di scalata dell’Everest. L’intero team si ritroverà il 9 gennaio a Kathmandu.

Il 31 dicembre invece Alex ha annunciato di aver concluso la sua esplorazione antartica, "scalando e costeggiando alcuni giorni sulle isole Shetland del Sud". Sta rientrando in direzione del Cile, verso Puerto Williams, insieme all’equipaggio della goletta che lo ha condotto in Antartide.

Oggi, 2 gennaio, riprenderemo idealmente il nostro cammino tra le montagne del Nepal, dove ci eravamo ritrovati nella precedente spedizione del 2017/2018, insieme a Txikon ed Ali Sadpara, nella risalita della Khumbu Valley, fino al campo base dell’Everest, e di cui avevo già raccontato su Planetmountain la mia personale esperienza durante il breve, ma intenso viaggio in Nepal.

di Domenico Perri

(*) Durante l’inverno 2018/19, Alex aveva tentato la scalata del K2 in invernale, purtroppo conclusasi drammaticamente con il tentativo di salvataggio di Daniele Nardi e Tom Ballard, periti sul Nanga Parbat.




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