Gran Paradiso
Il Gran Paradiso è l'unico "4.000" interamente in territorio italiano, e si trova all'interno dell'omonimo parco nazionale che ha per simbolo lo stambecco. Questa bella montagna costituisce una meta sciistica d'eccezione, grazie ai suoi pendii caratterizzati da una pendenza ideale e la possibilità di spezzare in due giorni la salita pernottando al rifugio Chabod o al rifugio Vittorio Emanuele. In questo articolo descriviamo l'itinerario che passa per quest'ultimo.
ACCESSO
Punto di partenza dell'itinerario è l'abitato di Pont Valsavaranche 1.960 m, alla fine della valle omonima che si raggiunge (indicazioni) dalla strada (o autostrada) che collega Aosta a Courmayeur.
ITINERARIO
Il secondo giorno si sale in direzione Nord Est, raggiungendo per ampi pendii la base del ghiacciaio del Gran Paradiso, a cui si accede percorrendo verso Est un bel valloncello con pendenza ancora moderata. Più in alto i pendii si fanno più ripidi, ci si sposta progressivamente verso destra, arrivando, dopo un ultimo ripido pendio, in una zona caratterizzata da ampi dossi. Si devia ora a sinistra (Nord-Est), per superare la "schiena d'asino", la dorsale crepacciata che separa il ghiacciaio del Gran Paradiso da quello di Laveciau. Si percorre ora un ampio semicerchio verso sinistra, puntando inizialmente verso Est, in direzione della Becca di Moncorvè, per deviare poi verso sinistra (Nord) nella parte alta del circo glaciale puntando alla ormai visibile cima. Si lasciano gli sci poco oltre la crepaccia terminale (presso una forcella di cresta) e per cresta rocciosa si sale in breve alla cima (passaggio esposto protetto con un chiodo per raggiungere la statuetta di vetta).
DISCESA
MATERIALE
Corda, picozza e ramponi (con buone condizioni è sufficiente la normale attrezzatura scialpinistica, ma su ghiacciaio é consigliato avere sempre con sè il materiale alpinistico)
NOTE
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