Eraldo Meraldi, Guida Alpina
1 / 4
Monte Rinalpi
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Dislivello salita
1652m da Isolaccia
Quota
3012m
Difficoltà
BS - buoni sciatori
Orario
ore 4/4.30 a seconda delle condizioni nivometeorologiche e dell’allenamento.
Esposizione salita
Nord
Periodo
da prime nevicate invernali a aprile
Partenza
Isolaccia

Percorso



La scialpinistica al Monte Rinalpi o meglio al Vallone di Rinalpi è certamente una di quelle gite che meritano un po’ di fatica, il lungo dislivello e lo sviluppo per andare a fare quasi sicuramente una bella sciata in un luogo unico, solitario e appagante. Già risalendo la Val Lia, dove spesso si notano i voli degli scoiattoli tra gli alberi e arrivati poi sotto l’ampio versante settentrionale della Cima Piazzi, ci si rende conto che l’ambiente dove si svolge questo itinerario è molto vario, maestoso e affascinante. Mi è ancora capitato di incontrare da vicino la volpe alla malga Borron e un ’aquila curiosa al Colle Rinalpi. Una volta un corvo, zampettando, mi ha anticipato di poco arrivando in cima prima di me per poi spiccare un volo lento nel vuoto verso la Valdisotto, con le ali che si muovevano appena, fino a scomparire lontano nell’azzurro del cielo; una visione bellissima durata un attimo che mi ha donato un senso di libertà assoluta.
 
Entrati nel Vallone dopo la malga Borron si viene accolti da una morfologia del terreno innevato molto armoniosa e anche le nostre tracce che andranno a salire questi pendii dovranno essere tali.

Il Vallone di Rinalpi per effetto dell’esposizione favorevole è uno dei luoghi che subisce poco l’effetto del vento, quindi nella maggior delle volte la discesa sarà quasi sempre su neve farinosa, da favola, che si ricorderà per un po’.

Questa zona è un luogo romantico e un po’ fuori dal tempo dove è raro incontrare altri esseri umani e per questo che la salita va assaporata piano piano andando a ricercare forme e colori che il bianco della neve saprà regalare. Il panorama inusuale che si vedrà dalla cima, sul “Contado di Bormio”, sarà una bella cartolina da spedire come si faceva una volta alle persone care a cui si vuole bene.
Accesso
da Bormio sulla strada statale 301 portarsi a Isolaccia. Un centinaio di metri prima della piazza della Chiesa girare a sinistra e seguire la strada che costeggia il torrente Viola. Dopo circa duecento metri salire a sinistra al posteggio posto sulla destra, dove inizia la salita verso la Val Lia. Itinerario
Itinerario classico. Dal posteggio di Isolaccia si inizia a salire seguendo la bella stradina che passando dalle Baite di Pezzel porta alla chiesetta della Madonna di Presedont posta a 1750 m di quota. Seguendo le indicazioni per la malga Borron ci si addentra di nuovo nel bellissimo bosco di larici e abeti e poco dopo si inizia a scorgere l’imponente versante nord della Cima Piazzi. Superate le baite di Borron si continua a mezzacosta fino ad un vasto pianoro. Si piega ora verso sinistra immettendosi in un vallone che sale tra un bordo morenico e le pendici occidentali del Corno di San Colombano. Superato centralmente un tratto ripido, ci si porta con un percorso molto logico ed evidente in prossimità del Colle di Rinalpi. Si sale ora in direzione nord l’ultimo tratto ripido per poi piegare di nuovo verso sud salendo gli ultimi metri che portano alla cima.
Partenza alternativa. Da San Carlo, piccola frazione del paese di Semogo sulla strada per Livigno, in prossimità del meublè Rosalpina, si scende verso sinistra seguendo una stradina fino al Ponte della Valle posto a 1511 m di quota. Passato il torrente si sale verso sinistra seguendo una ripida mulattiera che porta ad una radura ricongiungendosi con la strada poco prima di Presedont.
Itinerario classico passando dal Corno di San Colombano. Dal Forte di Oga o dalle Motte d’Oga ci si porta alla Malga San Colombano e si prosegue fino alla partenza dello skilift che sale al Dosso le Pone. Da qui si entra nella Valle di San Colombano.  Seguendo con percorso logico una serie di dossi e vallecole, ci si porta nel tratto finale verso destra al Colle San Colombano. Da qui traversando verso destra o salendo lungo la cresta NW del Corno San Colombano (3020 m) per poi scendere sul versante opposto, ci si porta di nuovo sulla cresta. Seguendola integralmente si arriva al Monte Rinalpi. Questa traversata è molto aerea, panoramica e bellissima.   

Itinerario dalla Val Lia, Chiesina San Colombano, Cresta Pizzo Borron, Corno S.Colombano, Rinalpi. Arrivati alla deviazione per la località Ciuk (1895 m) poco dopo Presedont, si sale alle baite omonime e poco sopra si segue la nuova strada che porta verso destra alle Baite di Prei (2161 m). Da qui salire inizialmente diritti, poi verso destra arrivando in prossimità della Chiesina di San Colombano (2479 m). Seguire ora integralmente la cresta, togliendo gli sci per superare un breve tratto ripido con qualche roccetta poco sotto la cima del Pizzo Borron (2708 m), per proseguire poi fino al Colle di San Colombano (2860 m). Anche questo itinerario è molto bello e la cavalcata in cresta è molto suggestiva. Discesa

Lungo il Vallone di Rinalpi, variando a destra o a sinistra per i distesi, ampi e favolosi pendii nevosi.
Se si deve rientrare al Forte di Oga, arrivati nella discesa poco sotto la malga Borron, salire a Prei e quindi alla Chiesina di San Colombano - dislivello 479 m. Materiale
Base da scialpinismo + ARTVA (Apparecchio di Ricerca Travolti in Valanga), pala e sonda. Note
Da consultare: Bollettino Neve & Valanghe di ARPA Lombardia – www.arpalombardia.it/meteo - neve & valanghe - 848837077

Dislivello: 1652m  da Isolaccia - 1501m da S.Carlo passando dal Ponte della Valle + 89m risalita a S.Carlo al rientro - 1304m dal Forte di Oga passando dal Colle di S.Colombano - 1595m passando dal Corno S.Colombano - 1592m dalle Motte d’Oga passando dal Colle di S.Colombano - 1731m dal Corno Cartografia
Kompass 072 Parco Nazionale dello Stelvio 1:50 000 / 96 Bormio - Livigno 1:50.000




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Eraldo Meraldi, Guida Alpina
Dislivello salita
1652m da Isolaccia
Quota
3012m
Difficoltà
BS - buoni sciatori
Orario
ore 4/4.30 a seconda delle condizioni nivometeorologiche e dell’allenamento.
Esposizione salita
Nord
Periodo
da prime nevicate invernali a aprile
Partenza
Isolaccia

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