Via Ferrata Giovanni Lipella - Tofana di Rozes
Scheda a cura di: Planetmountain.com
Area: Dolomiti, Gruppo: Tofane, Cima: Tofana di Rozes, Quota: 3225m
La ‘Lipella’ alla Tofana di Rozes è una ferrata immancabile nel carnet dell’appassionato. Uno splendido viaggio nel cuore delle Dolomiti e nel ricordo della Grande Guerra che qui scrisse pagine tra le più tragiche e memorabili. Impegnativo soprattutto per la lunghezza, l’itinerario - attrezzato nei tratti più difficili - ricercando i punti più deboli della parete sud-ovest compie un lungo giro per gradoni e banche detritiche, arrivando infine a toccare i 3225 metri della cima.
ACCESSO GENERALE
Da Cortina per la strada del Passo Falzarego; superato Pocol in prossimità di una chiesetta s’imbocca a destra una carrareccia (indicazioni) ed al successivo bivio, girando a sinistra, si prosegue per il Rif. Dibona, dove si parcheggia.
ACCESSO
Dal Rifugio Ivano Dibona per sentiero 404 in traversata, sotto l’imponente parete sud della Tofaba di Rozes, fino alla galleria del Castelletto, il cui accesso si raggiunge per gradoni attrezzati.
ITINERARIO
La ferrata è caratterizzata dal particolare accesso consentito dalla 'Galleria del Castelletto' (2459m); un camminamento, scavato dagli alpini durante la prima guerra mondiale, da percorrere in salita (disl. 120m - lunghezza 500m - necessaria torcia elettrica). La via si sviluppa sul versante ovest - nord ovest della Tofana di Rozes superando lungamente, con percorso tortuoso, ripidi gradini alternati a cenge. Raggiunto un bivio (2680m), nei pressi delle 'Tre dita', si prosegue per cengia a destra (a sx si raggiunge il Rif. Giussani), quindi salendo vari gradoni e percorrendo una faticosa rampa si guadagna l'anticima (3027m), dove la ferrata ha termine. Per tracce si raggiunge la vetta, fino alla croce sommitale.
DISCESA
La discesa si effettua per la via di salita fino all’Anticima, quindi prendendo verso destra (nord-est) si segue la via normale che, indicata con segni blu, scende traversando per cengie e ghiaie al Rifugio Giussani. Il percorso alpinistico richiede attenzione specialmente in presenza di neve. Dal Giussani, per sentiero 403, si ritorna al Rif. Dibona.
MATERIALE
Normale dotazione da ferrata. Ad inizio stagione, o in caso di nevicate recenti, prevedere attrezzatura da neve. Necessaria torcia elettrica per la galleria del Castelletto.
NOTE DIFFICOLTÀ
Lungo itinerario che richiede una buona preparazione fisica. All’inizio di stagione molto spesso la parte superiore della via di salita come quella di discesa sono coperte da neve. Occorre inoltre far attenzione alla caduta di sassi smossi dai molti frequentatori o dal disgelo.
NOTE
Rifugio Angelo Dibona
Rifugio Camillo Giussani
CARTOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate
Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler
Editrice Frasnelli-Keitsch
Vie Ferrate nelle Dolomiti
di Hans Kammerer
Tappeiner Casa Editrice
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COMMENTI per l'itinerario "Via Ferrata Giovanni Lipella"
02-06-2009, Claudio Sacchi
Quanti, fra i turisti che salgono al Giussani, notano a sinistra il vecchio Rifugio Gen. Antonio Cantore, che prende il nome dalla Medaglia d'Oro "Papà degli Alpini", che fu colpito in fronte nel luogo, sulla destra, dove oggi una piccola stele in porfido lo ricorda. Ciao.
Lapide Barborka in latino
02-06-2009, Claudio Sacchi
Il nome del Rifugio "Von Glanvell" è errato: quello giusto è "Wolf-Glanvell"; Kapitän Barborka è stato comandante del 3° Landesschützen. La Scala del Minighel è composta da 176 fittoni in acciaio, con sbalzo di circa 80 cm. Tschüß.
31-05-2009, Claudio Sacchi
Chi ha percorso la Val Travenanzes, avrà forse notato, nei pressi dei ruderi dell' ex Rifugio Von Glanvell, una lapide in ricordo del valoroso Capitano Emmanuel Barborka, comandante del settore Travenanzes, ucciso nel 1916 e sepolto nel Cimitero di Cortina dove pure era il n/s Generale Cantore. Ciao
31-05-2009, Claudio Sacchi
Quanto segue non riguarda la Lipella, ma coloro che non soffrono di vertigini e vogliono qualcosa di nuovo: avete mai percorso la Scala del Minighel, percorso di guerra austriaco da Val Travenanzes al Masarè, pioli perpendicolari alla roccia, vuoto dietro, a sinistra e davanti, roccia a destra. Ciao
22-03-2009, Claudio Sacchi
Non ho un buon ricordo della Lipella: una volta l'ho fatta con gli scarponi nuovi alti (si usavano così) e mi son venute un sacco di vesciche; al ritorno li ho regalati al CAI. un'altra volta un fulmine l'aveva distrutta dalle 3 Dita in su e ho dovuto arrampicare in libera: imprudenza!!!Bella però.
31-08-2008, Beppe Saler
Bella anche se trafficata, lunga, ma con i compagni giusti diventa un piacere. Tutta rinnovata e senza particolari difficoltà se non nella seconda parte un pò più esposta e dove ogni tanto cade qualche sasso. La cima poi ti riempie, come solo lassù accade, lo spirito di gioia ma allo stesso tempo ti senti piccolo di fronte allo spettacolo della natura.
06-06-2008, carlo giorgioni
Ferrata molto bella,ma spesso affollata.Poiché la parte più impegnativa è l'anfiteatro finale, per chi non è in gran forma può essere comodo spezzarla in due, deviando a sinistra alle tre dita verso il vicino Rif Giussani. La salita dell'ultima parte ha una panoramicità ed una esposizione da favola
09-08-2007, stefano vismara
stupendo percorso alpinistico..una volta arrivati all'imbocco della galleria del castelletto seguite le indicazioni per la "galleria del cannone"(la si raggiunge in 5 minuti poi si ritorna al punto di partenza),in quest'ultima è ancora presente un pezzo di artiglieria da 75 della prima guerra mondiale!!necessaria una torcia..non molto impeganativa fino alle "tre dita",poi da li inizia a farsi sentire la fatica..stupenda la vista dalla cima..divertente anche la discesa attraverso un lunghissimo ghiaione...da effettuare solo in caso di ottimo tempo
07-08-2007, Donaz
Molto bella e molto lunga. Impegnativo l'ultimo tratto a causa del ghiaccio, abbastanza trafficata da gruppi un pò impacciati. Il panorama è fantastico!
10-09-2006, stefano
La mia seconda ferrata, affrontata in una giornata magnifica dove in cielo non c'era che un bel sole splendente e nemmeno una nuvola. Il primo tratto è molto divertente e suggestivo dal punto di vista paesaggistico, dalle tre dita all'anti cima la ferrata "tira" forte e la roccia è resa molto scivolosa da caduta d'acqua. Il tutto è molto impegnativo fisicamente, meglio fare una pausa alle tre dita e rinfocillarsi adeguatamente, la conquista della vetta paga di tutti gli sforzi fatti.
28-08-2006, elisabetta andreassi
molto panoramica e un pò faticosa, triste se si pensa ai sacrifici ed alle vite umane perse durante la guerra
11-08-2006, marco fagherazzi
Ho fatto l'intera ferrata in 2 ore e 23 mti, compreso il tratto che porta in cima. Devo dire che l'ultimo tratto mi ha creato serie difficoltà, dovute al bagnato, neve disciolta, freddo.Direi che solo per l'ultimo tratto (dalle 3 dita) è da considerarsi ferrata molto difficile.DA EVITARE IN CONDIZIONI DI BRUTTO TEMPO.
28-07-2006, Davide Saporito
Anche se non impegnativa dal punto di vista alpinistico la galleria del Castelletto è affascinante, per lo meno dal punto di vista storico. La ferrata è un monotono lungo sali-scendi, a tratti impegnativo. La salita alla cima, appagante, và associata alla ferrata solo in ottime condizioni fisiche e climatiche (ultimo tratto di ferrata scivoloso).
03-07-2006, celio franchi
molto bella e più difficile di quello che pensavo. Soprattutto molto lunga e abbastanza faticosa. La classificazione "media" probabilmente andrebbe cambiata in "media-difficile". Solo per gente allenata e con dimestichezza con le ferrate. Consiglio: alla fine della galleria del Castelletto non ci sono indicazioni: Bisogna proseguire sulla sinistra percorrendo la lunga cengia ghiaiosa alla base della Tofana.
07-06-2005, Bruno Taburchi
Ferrata molto suggestiva pur non essendo giunto in cima per ammirare il celebre anfiteatro rosa.Il tunnel è lungo e ripido : E' un budello a spirale che ti fa affondare nel cuore della montagna.Costeggiando la valle di Travenanzes la ferrata non è difficile, ma è alquanto faticosa perchè il dislivello di salita è costante.Paesaggio magnifico.Da evitare assolutamente con il mal tempo.Ci vuole una buona preparazione fisica perchè si consumano molte energie fisiche e psichiche.
07-06-2005, Bruno Taburchi
Ferrata molto suggestiva pur non essendo giunto in cima per ammirare il celebre anfiteatro rosa.Il tunnel è lungo e ripido : E' un budello a spirale che ti fa affondare nel cuore della montagna.Costeggiando la valle di Travenanzes la ferrata non è difficile, ma è alquanto faticosa perchè il dislivello di salita è costante.Paesaggio magnifico.Da evitare assolutamente con il mal tempo.Ci vuole una buona preparazione fisica perchè si consumano molte energie fisiche e psichiche.
25-08-2004, Luca Ravaziol
Ferrata che richiede una buona forma fisica per la sua lunghezza e per il fatto che il tratto più ripido dell?ascesa è l?ultimo, dopo il bivio presso le Tre Dita.Tecnicamente non difficile, poco esposta, permette di godere della vista della splendida Valle di Travenanzes. Il percorso tutto sommato non è dei più vari e a qualcuno potrebbe risultare un po? noioso. Consiglio vivamente di affrontarla in una giornata di sole; a me è capitato di farla sotto la pioggia e in tali condizioni, vista anche la lunghezza, il giro completo diventa impegnativo e viene meno gran parte dello spettacolo.
19-08-2004, napolitano parizio
bella ferrata ma sarebbero gradite protezioni più strette.paesaggio incomparabile purtroppo limitato dalla nebbia di quel giorno
18-08-2004, michele lamon
ferrata molto bella per la vista sulla val travenazes, impegnativa nella seconda parte, i nostri tempi salita 5 discesa 2, con un buon fiato, tempo spesso nuvoloso e ventoso (in cima alle 13 misurati 7 gradi C°) da non sottovalutare preparazione fisica per la seconda parte, prima parte molto turistica.
11-08-2004, Diego Bruss77
Ciao ferrata con uno stupendo paesaggio. L'abbiamo fatto con brutto tempo e nella seconda parte della ferrata dalle 3 dita a fine ferrata con la pioggia. Ci abbiamo messo circa 8. Cmq mi sono troppo divertito NB. Ferrata molto lunga, controllare sempre prima di partire le condizioni del tempo, attenzione alla caduta massi causata dagli escursionisti che ti precedono.
03-10-2003, Valentina Rossi
personalmente questa ferrata è stata la più brutta di tutte quelle che ho fatto perchè si sviluppa tra cenge tranne il tratto finale che è molto verticale. le cenge sono molto noiose e fai tanta strada ma dislivello ne fai ben poco! dal punto di vista del paesaggio però è incredibile perchè si domina tutta la val Travenazes e la zona del lagazuoi! è molto lunga ed impegnativa, da fare solo in ottime condizioni fisiche(non come me che sono stata male nell'ultimo tratto per affaticamento!!)
16-09-2003, SIMONA ARCOZZI
UNA FERRATA MERAVIGLIOSA SIA DAL PUNTO PAESAGGISTICO SULLA VAL TRAVENANZES SIA DAL PUNTO DELLA DIFFICOLTA'. SONO ARRIVATA SOLO ALLE 3 DITA MA E' STATA LA FERRATA PIU' BELLA CHE ABBIA MAI FATTO, FATICOSA E IMPEGNATIVA MA SEMPRE BEN PROTETTA E ASSICURATA CON FUNI. SICURAMENTE DA RIFARE
01-09-2003, STEFANO BARTESAGHI
UNA BELLISSIMA FERRATA, ABBASTANZA LUNGA E MOLTO BELLA, CON ALCUNI PASSAGGI DI ROCCIA DIVERTENTI, FERRATA CON TRATTI VERTICALI, OTTIMO ALLENAMENTO PER ALTRE FERRATE PIU' IMPEGNATIVE.
28-08-2003, Angelo Longhi
Non è più presente neve su tutto il tragitto, l'intero percorso è spettacolare. Leggermente impegnativo secondo me, non molto esperto in ferrate, il tratto dopo le "tre dita", ma allo stesso tempo molto divertente. Ritengo molto importante partire presto, se intenzionati a percorrere l'intero percorso
25-08-2003, Andrea Governatori
L'itinerario completo è molto lungo,giunti alle "tre dita" conviene considerare in base alle condizioni del tempo e alla propria preparazione se proseguire perchè il tratto mancante è ancora lungo e impegnativo. Di grande soddisfazione
07-08-2003, dino zampieri
ricordarsi la torcia x la galleria del castelletto
30-06-2003, Matteo Bergamo
ferrata impegnativa più per la lunghezza che per la difficoltà tecnica. Consiglio di partire presto (7 h) dal Dibona, una volta raggiunto il bivio delle "tre dita" a seconda del tempo, frequenti le piogge nei mesi di giugno e sett., si può decidere di proseguire per la vetta o dirigersi verso il Giussani.
09-06-2003, giandomenico cressoni
siamo saliti domenica mattina di buon ora.la ferrata presenta tratti innevati nella parte finale verso le tre dita i di cui passaggi richiedono solo un po di attenzione.l'anticima non risulta praticabile per il consistente innevamento e dopo una .. sbirciatina .. siamo ridiscesi al Rif. Giussani (ancora chiuso). il tratto finale - Tre Dita - Giussani nella parte bassa del percorso è innevato.
14-12-2002, rogier danklof
can we do the ferrata last week of december this year
21-08-2002, Manuele Reghini
Ottimamente attrezzata richiede comunque attenzione specie in caso di pioggia; faticosa soprattutto per la lunghezza.Meraviglioso il panorama sulla Travenanzes
01-08-2002, bit carlo
ferrata facile fino a Tre Dita un po' impegnativo l'ultimo tratto di ferrata fino in vetta.attenzione alla caduta sassi: la ferrata e molto frequentata soprattutto nel fine settimana.
26-03-2002, samuele
ritengo la ferrata lipella una tra le più belle di tutte le dolomiti,una giusta sintesi tra la difficoltà di arrampicata e la bellezza del paesaggio.un unico appunto alla vostra recensione:è possibile completare tutto il giro in meno di 4 ore.
09-09-2001, Gian Michele Gozzi
Sì! La data della salita è giusta e quindi i miei ricordi sono in parte sbiaditi. In quel periodo, con circa 15 chili di meno addosso e fresco reduce dal corso roccia, arrampicavo bendato e a testa in giù e pertanto anche la valutazione delle difficoltà non sarebbe del tutto obiettiva.Comunque la Lipella rappresenta un'azzeccatissima sintesi di storia (patria) e tecnica (alpinistica).Bellissimi soprattutto i lunghi traversi sulla parete che guarda la Val Travenanzes.Peccato, poi, che abbia cominciato a nevicare forte e non abbia potuto completare la salita alla cima.La rifarei volentieri.
05-08-2001, RICHARD MCAFEE
LIPELLA IS A VERY REWARDING ROUTE. WHEN YOU REACH THE END OF THE TUNNEL TAKE THE FIRST EXIT TO THE RIGHT. FOLLOW THE SCREE FIELD DOWN AND TO THE RIGHT. IF BAD WEATHER IS A POSSIBILITY WHEN YOU REACH "TRE DITA" DESCEND TO FORCELLA GUISSANI.