Ghiacciaio del Disgrazia dal rif. Del Grande Camerini
Questa escursione ha per meta un rifugio posto su uno splendido balcone panoramico, affacciato sull’alta Valmalenco e su uno dei più bei ghiacciai della Lombardia: il Ghiacciaio del Disgrazia. L’accesso da Chiareggio consente anche la visita a questo caratteristico villaggio alpino.
ACCESSO GENERALE
Chiareggio è il paese più elevato della Valmalenco: si raggiunge facilmente da Sondrio (SS 38 dello Stelvio), seguendo le indicazioni per la Valmalenco. Si percorre la provinciale che, passando per Torre Santa Maria, raggiunge Chiesa. Dal centro del paese si prende la strada (a sinistra) che con numerosi tornanti raggiunge prima S. Giuseppe e infine Chiareggio.
ITINERARIO
A Chiareggio si lascia l’auto in uno dei parcheggi presenti in fondo al paese e ci si addentra nel Pian del Lupo, il bel pianoro che caratterizza il fondovalle, ricco di radure erbose alternate a zone di bosco fitto. Seguendo la strada che percorre il piano, si giunge a un ponte sul torrente Mallero, poco dopo il quale si trovano le indicazioni per il rifugio Del Grande-Camerini. Si prende a destra e si comincia a salire tra la vegetazione a ontani, larici e, più sopra, bassi mughi. Si oltrepassa l’Alpe Vazzeda inferiore (1832 m) e si giunge a quella superiore (2033 m, 1.30 ore), dove si esce dal bosco. Con un ampio traverso il sentiero prende quota sul versante, interrotto qua e là da torrentelli.
Giunti nella porzione superiore del versante, il sentiero torna verso la cresta che scende dal Monte Vazzeda, su cui si scorge il rifugio. Dopo un ultimo tratto su sfasciumi, si arriva infine al rifugio Del Grande-Camerini (2580 m, 3 ore).
Dal rifugio si ha un’ottima visuale sulla splendida parete nord del Monte Disgrazia, occupata interamente dal Ghiacciaio del Disgrazia, che raccoglie la colata proveniente dalla parete: fino a non molto tempo fa, questo apparato glaciale presentava una lingua la cui ripida fronte scaricava blocchi di ghiaccio sulle rocce ancor oggi visibili nel fondovalle. Oggi la fronte si presenta molto frastagliata, ma l’imponenza del ghiacciaio è sempre notevole. Buona visuale anche sui ghiacciai posti alla base delle pareti granitiche che circondano la Val Sissone, tra i quali si ricordano il Ghiacciaio di Punta Baroni, quello del Passo di Chiareggio, il Ghiacciaio Sissone, quello di Cima di Rosso e infine il Ghiacciaio di Vazzeda, che domina la visuale durante la salita al rifugio fin dal paese di Chiareggio.
DISCESA
Il ritorno si può effettuare sia per la via di salita sia, con un interessante e aereo percorso, lungo la Val Sissone. Dietro al rifugio si scende per un ripido canalone di sfasciumi e roccette (indicazioni) fino ai prati sottostanti, dove si prende a sinistra verso il versante della valle. Il sentiero si addentra tra le pareti rocciose, a volte scavato nella roccia; dopo aver superato alcuni valloncelli, comincia a scendere con tornanti in un bosco di conifere, fino a giungere sul fondovalle nei pressi dell’alpeggio di Laresin (1710 m, 1 ora), poco sotto il rifugio Tartaglione-Crispo. Da qui, seguendo la mulattiera, si giunge all’Alpe Forbesina, e sempre seguendo la strada, si torna al paese di Chiareggio (1.30 ore).
MATERIALE
Normale equipaggiamento da escursionismo.
NOTE DIFFICOLTÀ
Percorso con normali difficoltà escursionistiche. La variante presenta difficoltà per esperti escursionisti.
NOTE
Rifugio Mario Del Grande - Remo Camerini
CARTOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA
Le guide di ALP – escursionismo
Ghiacciai da scoprire.
www.cdavivalda.it