Tiscali - il villaggio nuragico
L’escursione che si effettua per raggiungere la dolina e i resti del villaggio di Tiscali è poco più che una breve passeggiata di poche ore, ma il contesto in cui questa escursione si svolge, particolarmente selvaggio e ad oggi privo di segnaletica, la rende tutt’altro che elementare, specie per coloro che non sono avvezzi a camminare in ambiente supramontano.
È senz’altro una delle mete più note dell’escursionismo sardo, ma anche quella in cui - forse per troppa improvvisazione - i soccorsi devono frequentemente mobilitarsi per ricercare escursionisti dispersi.
ACCESSO GENERALE
Dalla Strada Provinciale 46 Oliena-Dorgali si esce al km 5,8 (circa 5 km da Oliena e 14 km da Dorgali - indicazioni per “Valle di Lanaitto”) per imboccare la strada asfaltata che dopo 2,4 km termina nel piazzale parcheggio delle sorgenti carsiche di Su Gologone. Solo 100 metri prima si dovrà prendere sulla destra (ancora indicazioni per “Località Turistica Lanaitto”). Questa strada andrà seguita a lungo, per un totale di 8 km ma, pur tralasciando le piccole deviazioni secondarie, bisognerà fare attenzione ad alcuni bivi, che sono schematizzati qui di seguito: dopo 4,4 km prendere a sinistra ad un bivio a “y”; dopo ulteriori 2,2 km prendere a sinistra e dopo un altro km (sempre sulla sterrata principale) ancora a sinistra, infine si percorrono gli ultimi 300 metri che conducono ad un ampio spiazzo parcheggio (quota 180 m).
ITINERARIO
DISCESA
Per rientrare senza dover ripercorrere lo stesso sentiero fatto in salita è possibile optare per una variante che svalica la cresta (Curtigia di Tiscali) sul versante opposto. Pertanto, dopo aver visitato il villaggio una volta riusciti dalla dolina, si prosegue verso nord-est per meno di cento metri, fino a individuare una traccia di sentiero che disegna uno stretto tornante e scende ripida verso sud-est. Dopo una ventina di minuti di discesa si incontra un primo bivio al quale si tralascia la deviazione di destra (per la verità poco visibile, quota 305 m) per continuare a scendere verso la profonda valle del Doloverre di Surtana. Una volta giunti a valle, in prossimità di un ampio spiazzo, si trascura una deviazione a destra per imboccare il sentiero che, a sinistra, continua in direzione nord. La mulattiera, inizialmente chiarissima e in ottimo stato di conservazione, si fa via via più rovinata, tanto da costringere a camminare spesso nell’alveo del torrente in secca. Seguendo sempre l’unica traccia evidente si arriva fin dove terminano le alte pareti della valle e dove il sentiero, ormai divenuto strada sterrata, cambia orientamento e svolta a sinistra, verso sud-ovest. Da qui è sufficiente proseguire lungo strada per gli ultimi 500 metri fino a rientrare all’auto.
NOTE
Il villaggio di Tiscali fu probabilmente costruito durante il Nuragico finale e in esso si distinguono chiaramente due diversi complessi: uno costituito prevalentemente da capanne a pianta circolare e un altro i cui basamenti hanno forma quadrangolare. Questi ultimi dimostrano che il villaggio fu utilizzato anche in epoca più tarda, probabilmente fino all’Alto Medioevo. La sua particolare localizzazione e i sistemi di raccolta dell’acqua di stillicidio, lasciano pensare che gli abitanti potessero rifugiarsi al suo interno anche per lunghi periodi e che quindi questo sito possa aver rappresentato l’estremo baluardo difensivo dalle scorrerie degli invasori in età romana.
CARTOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA
Il top del trekking in Sardegna. Escursioni, lunghi trekking e vie ferrate alla scoperta della natura selvaggia dell'Isola. Di Corrado Conca, Edizioni Segnavia.
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