Eau et gaz à toutes les étages - Grand Capucin
Si tratta di un itinerario spettacolare, molto aereo (così come fa intuire il nome della via stessa) e anche molto impegnativo. Una eventuale ritirata è molto complessa, impossibile al di sopra del grande tetto. A mio parere più impegnativa a livello psicologico di Voyage o di Elixir, ma di grandissima soddisfazione.Dopo il tiro in comune con la Bonatti-Ghigo (muro di 40m), non farsi “tirare” verso nord: quella è l’uscita della “Directe des Capucins”, le fessure sono quasi sempre intasate di neve e ghiaccio e quindi improteggibili per lunghissimi tratti. Proseguire invece verso un evidente tetto con chiodi in loco. Il martello non serve ma molte soste si effettuano su friends. C’è anche un pendolo da effettuare proprio sotto il grande tetto!
ACCESSO
Dal Rifugio Torino (3375m) si traversa in direzione ovest puntando verso il Col des Flambeaux. Da qui, passando sotto i cavi della funivia, si scende verso sinistra per poi proseguire in quota verso l’inconfodibile profilo del Grand Capucin: attaccare sotto la verticale dell’enorme diedro grigio sovrastato da tetto.
DISCESA
Lungo le calate sull’asse Voyage + Elisir (le ultime tre).
MATERIALE
Friends di tutte le misure, di cui almeno 2 molto grossi (n.5 Camalot).