Alessandro Superti
Bellezza
Primi salitori
Mach-Pellet-Pilar, 1987
Autore scheda
Alessandro Superti
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
350 m
Difficoltà
7b+
Difficoltà obbligatoria
6b+/A1

Percorso



Nell’appartato Vallon de La Moulette, sopra le vecchie miniere, ecco i gioielli dei nostri giorni: alcune vie di notevole bellezza ambientale, entusiasmanti sotto il profilo tecnico. Su “Ayla” prevagono muri verticali e passaggi che vanno risolti più con l’astuzia che con la forza, per una splendida salita in continuità, assai consigliabile.
Accesso generale
Dal nord Italia si raggiunge Torino e la Val di Susa (indicazioni Frejus) con autostrada fino a Oulx. Dopo l'ultimo casello si prende il bivio per il Monginevro/Sestriere; a Cesana Torinese si imbocca a destra la strada che con pochi tornanti porta a Claviere e al passo del Monginevro (1854 m); la discesa sul versante francese è più tormentosa. A Briançon si giunge ad una rotonda, dove si svolta a destra, in direzione Col du Lautaret - Grenoble (RN91); dopo pochi chilometri si attraversa il paese di Chantemerle (deviazione per il Col du Granon e Col de Buffère); successivamente quello di Monetier les Bains (ultimo centro importante della Val de la Guisane).Il paesino di Le Lauzet, costituito da poche case, è su una stradina parallela alla RN91 e si raggiunge svoltando a sinistra poco prima di Pont de l'Alpe, dove parte il sentiero per la Aiguillette du Lauzet.In rapida successione si trovano i parcheggi per La Lauziere e l'Eperon de la Route, la Tete Colombe e la Tour Termier.Da Torino circa 130 Km. Accesso
Da Chantemerle si segue la strada per il Col du Granon fino ad un tornante (quota 2170m), da cui si stacca a sinistra una strada sterrata (cartello indicatore per il Col de Buffère). La si segue fin poco sotto il passo, dove parte un sentierino in leggera discesa. Dopo circa venti minuti si giunge ad un dosso, sotto un crinale roccioso; da qui si può proseguire per una traccia evidente in leggera discesa, immettendosi nel Vallon de La Moulette e portandosi ai piedi della parete per pietraie faticose. Oppure si continua in salita, oltrepassando alcuni canaloni e traversando obliquamente fino all'attacco. Nome della via inciso nella roccia. Dal Col de Buffère calcolare un'ora circa. Discesa
Con nove calate lungo la via. Materiale
Attrezzatura buona a spit da 8 mm.12 rinvii, eventualmente qualche dado e friend piccolo, casco.9 lunghezze.




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27/09/2004 Enrico
Saliamo la via con un freddo polare (scalato con indosso 2 pile e la giacca..). Bella via, abbastanza impegnativa. Molto duro il tiro di 7b+. N.B: in questo tiro, prima del duro, c'è un tratto che danno 6b+, ma deve essere saltata una presa, perchè è di un obbligatorio davvero elevato.la sosta prima del tiro duro è davvero molto brutta. Discesa in doppia sulla via vicina (fix, calate impegnative perchè molto strapiombanti)
27/09/2004 Matteo Enrico
Saliamo la via con un freddo polare (scalato con indosso 2 pile e la giacca..). Bella via, abbastanza impegnativa. Molto duro il tiro di 7b+. N.B: in questo tiro, prima del duro, c'è un tratto che danno 6b+, ma deve essere saltata una presa, perchè è di un obbligatorio davvero elevato.la sosta prima del tiro duro è davvero molto brutta. Discesa in doppia sulla via vicina (fix, calate impegnative perchè molto strapiombanti)
18/07/2001 Christian K.
Via di impegno e di soddisfazione su roccia come sempre magnifica.
17/07/2001 Alessandro Superti
Una successione di spendidi passaggi singoli, abbastanza ingaggiosi
Bellezza
Primi salitori
Mach-Pellet-Pilar, 1987
Autore scheda
Alessandro Superti
Versante
Sud-Ovest
Lunghezza dislivello
350 m
Difficoltà
7b+
Difficoltà obbligatoria
6b+/A1

Percorso



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