Alessandro Beber, Guida Alpina
1 / 2
Spes Ultima Dea
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Alessandro Beber & Gianni Canale in 3 giorni sparse tra il 2012 e il 2016
Autore scheda
Alessandro Beber, Guida Alpina
Versante
Est/Nord-Est
Lunghezza dislivello
810 m
Difficoltà
VII+

Percorso



Via varia, continua, impegnativa al punto giusto, su roccia “titanica” sulla parete Est/Nord-Est del Crozzon di Brenta.
Accesso generale
Dal rifugio Brentei prendere il sentiero Martinazzi, seguirlo fino quasi all’attacco dello spigolo nord del Crozzon, poi abbandonarlo e salire sulla destra il ghiaione con tracce di sentiero in direzione dei due massi appoggiati che individuano la partenza della via Aste. (50 minuti) Accesso
Partenza all'estrema sinistra della caratteristica volta bianco-gialla in corrispondenza dell’inizio di una cengia che si estende verso destra, 50 m a valle degli enormi massi appoggiati che individuano la partenza del diedro Aste. Ometto alla base. Itinerario
1 tiro: Salire la fessura gialla per 5-6m fin sotto il tetto, poi uscire a sinistra su placche grigie (2 chiodi a 50 cm uno dall’altro), dal secondo chiodo alzarsi in obliquo verso destra (passo chiave) fino ad una fessura, risalirla pochi metri poi attraversare ancora a destra in placca; quindi raggiunta una fessura diedro si sale diritti fino alla sosta. 30 m, VII, sosta 2 chiodi con cordino.

2 tiro: Dalla sosta salire diritto per un diedro/fessura poi verso destra per facili rocce fino alla cengia con spuntone non attrezzato 5 metri a destra del grande pulpito (sul pulpito c'è una sosta attrezzata per la calata). 60 m, IV+, sosta su spuntone da attrezzare.

3 tiro: Salire diritti per alcuni metri sopra la sosta con spuntone (traversare 5 m a destra se si utilizza la sosta sul pulpito) per bellissima placca nera, poi leggermente a sinistra (chiodo con cordino giallo), poi diritti, sempre per placca nera leggermente strapiombante, in direzione di un altro chiodo con cordino giallo, dal chiodo leggermente verso destra in direzione di un altro chiodo segnalato con cordino rosso, poi tornare nuovamente a sinistra (chiodo aggiunto in discesa), e quindi dal chiodo a destra per risalire un diedro aperto e poi andare verso destra fino alla sosta. 55 m, VII, sosta 2 chiodi con cordone.

4 tiro: Dalla sosta salire leggermente a destra e poi diritto per placche grigie fessurate, poi per un diedrino e poi ancora per placche fino alla base di una fessura tra il giallo e il nero che obliqua verso destra. 45 m, V, sosta 2 chiodi con cordone. 

5 tiro: Dalla sosta salire diritti per la fessura strapiombante fino al suo termine su un terrazzino (circa a metà dado incastrato). 25 m, VI+, sosta 3 chiodi.

6 tiro: Dalla sosta spostarsi 5 metri a sinistra sulla cengia poi diritti in placca fino ad un tettino, obliquare verso sinistra fino ad un chiodo segnalato con cordino rosso, poi ancora leggermente a sinistra fino ad una clessidra segnalata con cordino rosso, poi diritti per fessure fino alla sosta. 55 m, VI+, sosta 3 chiodi (sosta in comune con via preesistente che arriva da sinistra).

7 tiro (in comune con via preesistente, trovato un excentric): Dalla sosta, ascendente verso sinistra prima per facili gradoni fino ad arrivare in cima ad un pulpitino (30 m, III, possibile sosta intermedia su spuntone), poi prendere una fessurina prima diritta e poi verso sinistra (un excentric incastrato) fino ad aggirare lo spigolo. 55 m, V, sosta 2 chiodi non buonissima, da integrare con friends.

8 tiro (in comune con via preesistente, trovati 2 chiodi rossi): Dalla sosta salire diritti per fessura fin sotto uno strapiombo (chiodo trovato), poi a sinistra fino ad un’altra fessura (altro chiodo trovato) e poi diritti fino a sbucare su terreno facile, dove si prosegue per una ventina di metri. 60 m, VI, sosta 2 friends.

9 tiro: Dalla sosta per facili roccette verso sinistra, poi si ritorna leggermente a destra per placche fessurate e caminetti neri fino sotto un colatoio nero. 60 m, V, sosta su 1 chiodo nascosto alla base e a destra della colata nera sotto lo strapiombo.

10 tiro: Dalla sosta diritto per la colata nera, poi in ascesa verso sinistra si salgono le placche nere fessurate fino alla cengia che separa la parte alta del pilastro d’Artagnan. 50 m, V, sosta 2 friends.

11 tiro: Dalla sosta si traversa a sinistra sulla cengia fino alla base del pilastro strapiombante. 30 m, II, sosta 2 chiodi (probabile sosta in comune con Los Angeles che da qui sale diritta nel diedrone giallo).

12 tiro: Dalla sosta salire diritti il primo pilastrino, poi leggermente a sinistra su un pulpito (spuntone con cordone), poi alzarsi in placca traversando a sinistra fino ad un chiodo, dal chiodo traversare orizzontalmente a sinistra (passo chiave) fino alla base del diedro, risalirlo completamente (a metà un chiodo prima di un pilastro delicato) fino al suo termine che forma un pilastro staccato. 60 m, VII, sosta su spuntone.

13 tiro: Dalla sosta alzarsi 5 metri fino ad un chiodo malsicuro, quindi iniziare a traversare orizzontalmente verso destra (1 dado incastrato) fino ad aggirare lo spigolo (1 ch nella nicchia), aggirato lo spigolo salire diritti fino ad un buon chiodo e superare lo strapiombo con roccia delicata, poi per rocce più facili raggiungere la sosta alla base del grande diedro rosso. 35 m, VII+/VIII-, sosta 1chiodo e 2 friends.

14 tiro: Dalla sosta salire diretti il fantastico diedro rosso fino al terrazzino sommitale. 30 m, VI-, sosta 2 chiodi.

15 tiro: Dalla sosta salire in leggero strapiombo per placche gialle fino ad un chiodo arancione non buonissimo (tratto difficile), poi alzarsi a desta per un paio di metri (chiodo nascosto in un buco) e poi salire obliquando leggermente verso destra la parete strapiombante rossa con buoni appigli fino a raggiungere un diedro: salirlo quasi completamente, quindi pochi metri prima dello strapiombo che sbarra l’uscita uscire a sinistra su un terrazzo. 45 m, VII+, sosta 2 chiodi.

16 tiro: Dalla sosta salire prima diritti (ch), poi spostarsi un paio di metri a destra e puntare alla nicchia sotto lo strapiombo (2 ch), superare lo strapiombo sulla destra e salire alcuni metri diritti fino ad un riposo, da li piegare leggermente a sinistra in direzione di un diedro bianco (clessidra cordonata, possibile sosta), quindi alzarsi ancora qualche metro fino ad un diedro rosso. 30m, VII+, sosta su 1 chiodo + nut o friend piccolo

17 tiro: Alzarsi verso destra per placche fino ad un’enorme clessidra, quindi alzarsi ancora obliquando verso destra dove la parete diventa leggermente più appoggiata. 30m, VI, sosta su 1clessidra con cordone + friend (*possibilità di unire L16 e L17 prestando molta attenzione agli attriti delle corde)

18 tiro: Dalla sosta salire diritti per belle placche (pochi metri a sinistra di un diedro-camino che esce a destra) fino alla base di uno strapiombo che si supera senza eccessive difficoltà verso sinistra, per poi proseguire diritti sulle belle placche fessurate che sbucano in vetta al Pilastro d’Artagnan, pochi metri a destra rispetto all’uscita del Diedro Aste. 55 m, VI, sosta su spuntone o friends.

Discesa
Usciti dalla via attraversare su cengia a sinistra faccia a valle ed abbassarsi qualche metro fino a prendere la prima doppia in cima al tratto chiave del camino della via dello spigolo nord. Con due doppie, la prima da 50 m e la seconda da 60m giusta, si arriva alla cengia sotto. Spostarsi ancora a sinistra faccia a valle ed abbassarsi qualche metro su roccette facili fino ad una grande clessidra cordonata, da li doppia da 25 metri fino alla cengia sottostante, altra dop- pia da 60 m nel canale su clessidra formata da un grosso masso incastrato fino alla grande cengia che percorre tutta la parete ovest del Crozzon. (con la doppia da 60 non si arriva direttamente sulla cengia ma a pochi metri su facili roccette – possibilità di smezzare la doppia nel canale con una sosta intermedia sulla sinistra faccia a valle). Dalla grande cengia ci sono due possibilità: la prima (quella consigliata) percorre tutta la cengia verso sinistra (in direzione della bocca dei camosci) fino a prendere le ultime due doppie attrezzate da Piergiorgio Vidi sulla ovest del Croz- zon e arrivare sopra il tratto attrezzato della ferrata Martinazzi, da qui per sentiero fino al Bren- tei (2,30 - 3,00 ore); la seconda percorre la grande cengia prima sempre a sinistra fino dove ti permette di tornare verso destra e abbassarsi nella sottostante cengia e portarti nuovamente sulla via dello spigolo nord. Da qui con due doppie da 60 m si arriva alla base dello spigolo nord. (i tempi di percorrenza sono più o meno gli stessi, ma la prima soluzione è sicuramente più sicu- ra sia dal punto di vista della caduta sassi che per la problematica di incastrarsi le corde. Materiale
1 serie completa di friends dal 0.3 (blu piccolo BD) al n.3 (blu BD) + 1 seconda serie dal 0.3 al n.1 (rosso BD) + 1 scelta di nuts + martello e qualche chiodo per sicurezza. Note
Note:
*la via è attrezzata per un eventuale rientro in doppia fino al 6°tiro.
**in caso di necessità, dalla cengia dell’11°tiro è possibile uscire facilmente verso destra
fino a raggiungere lo spigolo del Crozzon (100m circa).
***la via è fantastica, buon divertimento !!





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Difficoltà
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