Alex Honnold e la solitaria alla Triple Crown di Yosemite, intervista

Intervista al climber statunitense Alex Honnold dopo la sua grande e velocissima solitaria sulla Yosemite Triple a Yosemite.
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Alex Honnold in cima al Half Dome
Reel Rock Film Tour
Vi avevamo lasciato venerdì scorso con la strabiliante e velocissima solitaria di Alex Honnold sulla Triple Crown di Yosemite, ossia sulla sua salita senza soluzione di continuità del Mount Watkins, El Capitan e l'Half Dome. Vi avevamo detto che la cosa, per importanza e valore, era assolutamente meritevole di un approfondimento. Ecco dunque questa intervista in cui Honnold ci dà qualche dettaglio in più, ma soprattutto ci fa capire che tipo di climber (assolutamente fuori dal normale) sia. Un'unica premessa per dire che per le tre vie Honnold ha impiegato poco meno di 11 ore di arrampicata effettiva, quasi sempre senza corda e senza assicurarsi...


Alex, da dove arriva una salita della portata della tua velocissima solitaria su Yosemite Triple?
L'avevo progettata da mesi, ne avevo parlato con i miei amici un sacco; ed il tutto è anche stato filmato per il Reel Rock Tour 2012. Sicuramente non è stata una decisione presa d'impulso...

In effetti, avevamo letto che avevi definito la Triple Crown con Tommy Caldwell appena un riscaldamento. Quindi già in quel momento avevi in mente questa solitaria?
Sì, era questo che avevo in mente, e spero anche di salire The Nose in velocità con Hans Florine la prossima settimana. Diciamo che tutto questo fa parte della mia stagione di big wall qui a Yosemite.

Abbiamo letto che nella tua solitaria hai scalato per il 90% in free solo limitando il poco che restava all'arrampicata artificiale.
Si, non ho salito tutto in libera perché a volte ho usato gli spit e i chiodi come appoggi, utilizzando però solo l'attrezzatura che era presente sulle vie.

Hai mai usato la corda?
Sul Monte Watkins ho usato la corda per due lunghi pendoli sul primo tiro, poi ho buttato giù la corda e ho salito i successivi 18 tiri soltanto con le daisy chain. Su The Nose ho usato la corda per i 4 grandi pendoli e per salire due brevi sezioni di artificiale (per arrivare a The Boot e alla fine del Great Roof). Per l'Half Dome invece non ho portato con me la corda, ma ho usato le daisy chain ogni tanto. E' per quello che descrivere il mio stile non è facile. In pratica ho fatto qualsiasi cosa potevo per arrivare in cima e sentirmi sicuro.

Qual è il prossimo passo? Essere ancora più veloce? Salire maggiormente in arrampicata libera?
Non sono sicuro. Ovviamente fare tutto in libera e senza corda sarebbe assurdo. Sembra possibile, ma è abbastanza folle. Penso invece che la chiave per andare più veloci potrebbe essere migliorare la mia scalata in solitaria con la corda. Sono terribile nella tecnica di scalata in artificiale, e credo sia qui dove ho più margini di miglioramento. Detto questo, i free solo saranno sempre più veloci rispetto all'arrampicata artificiale, quindi forse il vero miglioramento è in questo stile. Fondamentalmente non ho idea se qualcun altro potrà mai nemmeno tentare qualcosa di simile. Per certi versi ho usato un mio stile di salita, ma non sono sicuro se è davvero il modo migliore. Speriamo che arrivi qualcun altro per capire come si possa migliorare.

I tempi della tua solitaria sulle tre vie della Triple...
Il Mount Watkins l'ho salito in 2 ore e 20 minuti, che credo sia anche il record di velocità, ma non sono sicuro al 100%. Per The Nose c'ho messo 6 ore, dalle 21:30 alle 3:30 del mattino. Per l' Half Dome invece ho impiegato 2 ore e 55. All'inizio ho pensato che stavo andando molto lentamente, così ho accelerato verso la fine. Ma... sempre più del doppio rispetto al mio tempo all'inizio della settimana.

Quando arrampichi, pensi sempre ad essere veloce?
La velocità è semplicemente il risultato dell'essere efficiente. Non cerco mai consapevolmente di muovermi velocemente, provo soltanto a muovermi senza soluzioni di continuità. Non ho mai respirato a fatica, ho tenuto semplicemente un ritmo costante.

Con così poco materiale da portare, come diavolo hai potuto dimenticare il sacchetto della magnesite? E come mai hai comunque deciso di lanciarti su The Nose...
Ha ha, il furgone era un totale disastro: con gli uomini delle riprese, la mia ragazza e tutta la loro roba. Fondamentalmente c'era troppo casino per terra ed io ero troppo distratto da altre cose logistiche (come chi mi avrebbe aspettato con la macchina, oppure chi sarebbe arrivato alla fine del sentiero, dove erano le chiavi ecc ecc). Ma per usare un termine dell' American Football, ho semplicemente perso la palla. Per fortuna, avevo già salito The Nose qualche anno fa senza sacchetto della magnesite, quella volta ero con un amico che la voleva fare in giornata. Quindi ero già preparato per questo tipo di cose. E poi una cordata molto generosa mi ha prestato il suo sacchettino quando li ho sorpassati sulla Dolt Tower.

Qual è stata la cosa più difficile?
La salita a piedi per raggiungere la base dell' Half Dome è stata una delle parti più brutali. Mi sentivo stanco e debole.

Tutto sommato, è andata come avevi previsto?
Prima pensavo che sarebbe stato più facile della Triple free con Tommy, solo perché i tempi di ogni via sono più veloci ma ora, dopo averla fatta, penso che la solitaria sia stata un po' più difficile, anche se c'ho messo meno tempo. Si è rivelato un'esperienza abbastanza potente, qualcosa di sorprendente ma anche di molta soddisfazione.

Le tue salite in free solo sono praticamente incomprensibili ai più e certamente fanno parte di un mondo in cui pochi osano entrare. Ma non hai mai pensato di fare dell'altro a Yosemite, magari aprendo e liberando vie nuove? Eri con Caldwell l'altro giorno, e lui sicuramente avrà qualcosa di interessante che bolle in pentola.
Ho visto i video come tutti gli altri... sembra del tutto pazzesco: ma non sono abbastanza forte per provare seriamente il Dawn Wall (il progetto di Tommy Caldwell su El Cap, ndr), e in più Kevin Jorgeson è molto motivato e allenato questa stagione. Lui e Tommy la schiacceranno. Detto questo, sì, spero di liberare altre vie su El Capitan in futuro... In questa stagione mi è capitato di concentrarmi sulle salite in velocità e sui concatenamenti. Forse la prossima mi concentrerò di più sulla difficoltà.


Arrampicare nella Yosemite Valley - 5 vie classiche





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