Adam Ondra, Vita Lukan e Jessica Pilz vincono il Rock Master 2021

Il Rock Master 2021 è stato vinto ieri sera dal climber ceco Adam Ondra e, vittoria ex aequo, dalla slovena Vita Lukan e dall’austriaca Jessica Pilz. A vincere il Duello Lead sono stati Mia Krampl e Stefano Ghisolfi, mentre ad aggiudicarsi il KO Boulder sono stati Laura Rogora e Ondra.
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Adam Ondra vince il suo sesto Trofeo Rock Master
Newspower.it

KO BOULDER FEMMINILE
Ieri mattina ad Arco (TN) si è alzato il sipario sul 34° Rock Master con la prova KO Boulder femminile. Una gara ad eliminazione su quattro spettacolari boulder, con 8 ragazze a sfidarsi “di problema in problema”. Pronti via e subito 4 entusiasmanti “top” della transalpina Fanny Gibert, dell’austriaca Jessica Pilz, della poliziotta Laura Rogora tra gli applausi del pubblico che finalmente ha assiepato la platea dell’arrampicata, e della britannica Molly Thompson-Smith. Dovevano ripetere la prova, a sorpresa, le attese slovene Vita Lukan e Mia Krampl, che riuscivano nell’impresa al secondo tentativo, tre tentativi a vuoto invece per la ceca Adamovska e per la piemontese Giorgia Tesio, entrambe così eliminate.

Al secondo boulder Gibert, Rogora e Lukan si fregano le mani, interpretano al meglio e al primo colpo il “problema”, Molly Thompson-Smith si arrende dopo tre tentativi andati a vuoto, e pensare che la britannica nel 2019 si era piazzata seconda al Rock Master. Lotta serrata per la qualifica al terzo boulder, nè Pilz nè Krampl centrano il top nei primi due tentativi, ci riescono entrambe al terzo, passa il turno però la Pilz alla verifica del punteggio tra primo e secondo boulder. Sono out dalla gara quindi Mia Krampl, vincitrice nel 2019, e Molly Thompson-Smith.

Pochi attimi per prender fiato e rilassarsi, all’ultimo boulder si presentano Pilz, Lukan e Rogora. Tutte e tre, pur con azioni diverse, centrano il top al primo tentativo, per assegnare l’oro occorre il conto dei top dell’intera gara. Laura Rogora sale così sul gradino più alto del podio seguita da Vita Lukan e Jessica Pilz.

KO BOULDER MASCHILE
Adam Ondra, e chi se non lui? Il campionissimo ceco ha messo una seria ipoteca sul Trofeo Rock Master imponendosi in un duro e combattuto KO Boulder. Lo spettacolo è salito ai massimo livelli, perché nessuno degli atleti si è risparmiato. È bastato il primo blocco per accendere gli entusiasmi. Al primo giro solo Ondra è riuscito ad agguantare il top, tutti gli altri hanno dovuto arrendersi. Con un movimento inatteso ha intraversato la sua gamba col ginocchio su una presa ed è riuscito, grazie anche alla sua statura, a fare top. Ghisolfi dopo uno ‘swing’ regale sembrava poter agguantare la minuscola presa vicina al top, ma invece è volato a terra. Al secondo tentativo l’altro atleta ceco Stranik è andato a segno, poi altro giro e top per il tedesco Flohé.

Al secondo boulder sarebbero passati i migliori quattro, ma alle spalle dei tre migliori Skofic e gli azzurri Schenk, Ghisolfi, Piccolruaz e Fossali erano a pari punti. Così, inaspettatamente, tutti e otto sono passati al secondo problema, davvero difficile anche quello, confermato da nessun top in nessuno dei tre giri, nemmeno l’applaudito Ondra ci è riuscito, andandoci vicino per ben due volte. Così al terzo blocco passano il campione ceco, Flohé, Stranik e l’altoatesino Schenk, lui chiamato alla vigilia a sostituire l’austriaco Uznik, positivo al Covid.

Il quarto boulder a detta degli atleti era annunciato come il più impegnativo, considerati i top raggiunti nei primi tre era difficile parlare di favoriti. Ondra, con passaggi al limite dell’incredibile, al primo tentativo fa top, il pubblico esulta. Poi tocca al suo connazionale Stranik. Arriva ad una presa dal top e vola a terra, anche Schenk ci va vicino, molto vicino. Secondo tentativo, Stranik si ripete, arriva ad un passo dal top e scivola a terra, per Schenk è l’occasione del momento. I suoi muscoli vibrano all’inverosimile, ma a metà prova fallisce. C’è un terzo tentativo. Stranik scivola quasi subito, Schenk lo imita. Ovviamente per Ondra un successo meritatissimo, il secondo posto va a Stranik, il gardenese delle FFOO è a podio, terzo.

DUELLO

"Tu chiamale, se vuoi, emozioni" cantava Lucio Battisti. E che emozioni ieri sera al Rock Master di Arco. Un Duello Lead stellare con due poliziotti che hanno fatto i miracoli, Stefano Ghisolfi e Michael Piccolruaz, primo e secondo. Sì, proprio al Duello. Poi ancora Piccolruaz che batte il campionissimo Adam Ondra in semifinale, qualche cosa di fenomenale che ha lasciato di stucco lo stesso campione ceco, il quale si rifà vincendo però il Trofeo Rock Master che somma i punti anche della gara KO Boulder del pomeriggio.

Ed emozioni anche al femminile. La finale se la disputano Mia Krampl e Jessica Pilz, vince con un bel bis consecutivo la slovena che promette di ritornare anche nel 2022, per vincere… ovviamente. Tutti speravano che, dopo la vittoria nel KO Boulder, Laura Rogora potesse dire la sua anche nella Lead, ma la poliziotta per una titubanza in una moschettonata cede alla strapotenza proprio di Mia Krampl, poi nella “finalina” Vita Lukan si prende la rivincita della mattina quando la Rogora l’aveva messa dietro nel boulder.

Insomma, la serata del Rock Master è tutto un intreccio di emozioni. Prima impasse, nei quarti lo scontro Rogora-Tesio. È un confronto impari, la “romana di Trento” non si scompone e vince la batteria. Alla successiva Mia Krampl è opposta a Molly Thompson, come nella finale 2019. E la Krampl non cede. Vita Lukan invece vola sulle prese e si lascia dietro la francesina Gibert, Jessica Pilz senza pietà piega l’emergente Eliska Adamovska. In semifinale, già detto, la Rogora viene messa fuori gioco dalla Krampl, e la Pilz toglie ogni velleità alla Lukan. La finale sembra equilibrata fino a metà, poi la Krampl mette il turbo e va a pigiare il tasto del top dopo 1’24”, la Pilz è seconda.

Nulla di scontato al maschile, ma nel primo quarto Ondra mette fuori gioco Fossali, era evidente. Il trentino campione del mondo Speed non era sulla parete “amica”. Piccolruaz ha la meglio sul ceco Stranik, il tedesco Flohè accelera nel finale e manda a casa Skofic, infine nell’ultimo quarto lotta tra poliziotti, non ci sono giochi di squadra e Ghisolfi (1’18”) chiude ogni possibilità a Schenk (1’26”).

Le semifinali fanno sobbalzare il pubblico nel parterre. È un testa a testa tra Ondra e Piccolruaz, incredibilmente il gardenese trova la giornata perfetta e batte il campionissimo, che si inchina. Ghisolfi ci ha preso gusto e nella sua semifinale batte Flohé, che nella finalina trova sulla sua strada Ondra, imbattibile questa volta ed “arrabbiato”. Finale da cardiopalma, i due poliziotti delle FFOO fanno sobbalzare i loro comandanti venuti ad assistere allo spettacolo. Ghisolfi aveva detto di avere un sogno nel cassetto, vincere il Rock Master, e ci è riuscito anche se la fatica dopo una giornata di gare si fa sentire. Piccolruaz è comunque felicissimo, un secondo posto al Duello è oro che cola, anzi… argento.

Poi la classifica del Rock Master si complica. Tutto chiaro per Ondra che vince il suo sesto Trofeo Rock Master e si prende la personale rivincita su Piccolruaz, che gli finisce alle spalle. Al femminile c’è il parimerito tra Vita Lukan e Jessica Pilz. Non era previsto e quindi occorrerà fare un nuovo trofeo, ma ne vale la pena, una gara così rimarrà negli annali del Rock Master. È soltanto la seconda volta che due atlete si aggiudicano il più antico trofeo dell’arrampicata sportiva, dopo la vittoria ex aequo di Martina Cufar e Muriel Sarkany nel 2001. Mentre il pari merito tra gli uomini era successo due volte nel passato: nel 1998 tra Patrick Edlinger e Stefan Glowacz, nel 2001 tra Christian Bindhammer, Yuji Hirayama e Tomas Mrazek.

Bilancio col segno più per gli organizzatori. Saltata l’edizione del 2020 per Covid, è stato importante proporre il Rock Master quest’anno e per il 2022 ci sono grosse novità all’orizzonte. La diretta su RAI Sport è stata la classica ciliegina sulla torta per far conoscere ancora di più il valore dell’outdoor dell’Alto Garda, del Trentino e dell’arrampicata che sta coinvolgendo un pubblico sempre maggiore.


KO Boulder Contest - Women
1. Laura Rogora ITA; 2. Vita Lukan SLO; 3. Jessica Pilz AUT; 4. Fanny Gibert FRA; 5. Mia Krampl SLO; 6. Molly Thompson-Smith GBR; 7. Giorgia Tesio ITA; 8. Eliska Adamovska CZE

KO Boulder Contest – Men

1. Adam Ondra (CZE); 2. Martin Stranik (CZE); 3. Filip Schenk (ITA); 4. Yannik Flohè (GER); 5. Michael Piccolruaz (ITA); 6. Domen Skofic (SLO); 6. Stefano Ghisolfi (ITA); 6. Ludovico Fossali (ITA)

Duello Lead - Men

1. Stefano Ghisolfi (ITA); 2. Michael Piccolruaz (ITA); 3. Adam Ondra (CZE)

Duello Lead – Women
1. Mia Krampl (SLO); 2. Jessica Pilz (AUT); Vita Lukan (SLO)

ALBO D'ORO
1987
 Lynn Hill (USA) – Stefan Glowacz (GER)
1988 Lynn Hill (USA) – Patrick Edlinger (FRA), Stefan Glowacz (GER)
1989 Lynn Hill (USA) – Didier Raboutou (FRA)
1990 Lynn Hill (USA) – François Legrand (FRA)
1991 Isabelle Patissier (FRA) – Yuji Hirayama (JPN)
1992 Lynn Hill (USA) – Stefan Glowacz (GER)
1993 Susi Good (SUI) – Elie Chevieux (SUI)
1994 Robyn Erbesfield (USA) – François Legrand (FRA)
1995 Laurence Guyon (USA) – François Lombard (FRA)
1996 Katie Brown (USA) – François Lombard (FRA)
1997 Katie Brown (USA) – François Legrand (FRA)
1998 Liv Sansoz (FRA) – François Legrand (FRA)
1999 Muriel Sarkany (BEL) – Eugeny Ovtchinnikov (RUS)
2000 Muriel Sarkany (BEL) – Eugeny Ovtchinnikov (RUS)
2001 Muriel Sarkany (BEL), Martina Cufar (SLO) – Christian Bindhammer (GER), Tomas Mrazek (CZ), Yuji Hirayama (JPN)
2002 Sandrine Levet (FRA) – Alexandre Chabot (FRA)
2003 Angela Eiter (AUT) – Alexandre Chabot (FRA)
2004 Angela Eiter (AUT) – Alexandre Chabot (FRA)
2005 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2006 Sandrine Levet (FRA) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2007 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2008 Johanna Ernst (AUT) – Patxi Usobiaga (ESP)
2009 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2010 Kim Jain (JPN) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2011 Chereshneva Yana (RUS) – Adam Ondra (CZE)
2012 Angela Eiter (AUT) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2013 Mina Markovič (SLO) – Ramòn Julien Puigblanque (ESP)
2014 Magdalena Röck (AUT) – Sachi Amma (JPN)
2015 Hélène Janicot (FRA) – Adam Ondra (CZE)
2016 Janja Garnbret (SLO) – Adam Ondra (CZE)
2017 Julia Chanourdie (FRA) – Adam Ondra (CZE)
2018 Janja Garnbret (SLO) – Adam Ondra (CZE)
2019 Mia Krampl (SLO) – Jakob Schubert (AUT)
2021 Vita Lukan (SLO), Jessica Pilz (AUT) - Adam Ondra (CZE)

Info: www.rockmasterfestival.com


Note: GLI ATLETI
Maschile

Yannick Flohè (GER)
Ludovico Fossali (ITA)
Stefano Ghisolfi (ITA)
Adam Ondra (CZE)
Michael Piccolruaz (ITA)
Domen Skofic (SLO)
Martin Stranik (CZE)
Filip Schenk (ITA)

Femminile
Eliska Adamskova (CZE)
Fanny Gibert (FRA)
Mia Krampl (SLO)
Vita Lukan (SLO)
Jessica Pilz (AUT)
Laura Rogora (ITA)
Giorgia Tesio (ITA)
Molly Thompson Smith (GBR)



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