Cinque falesie da non perdere ad Arco, culla mondiale dell’arrampicata sportiva

Massone, Nago, Belvedere, Spiaggia delle Lucertole e Calvario: cinque falesie assolutamente da non perdere per la miglior arrampicata sportiva attorno ad Arco e il Lago del Garda. La prima puntata realizzata insieme a Vibram, per celebrare l’arrampicata di ieri, oggi e domani nell’ambito del progetto 'Learn to Climb with Vibram.'
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Federica Mingolla in arrampicata sulla magnifica placca della Spiaggia delle Lucertole posta direttamente sopra il Lago di Garda
Matteo Pavana / The Vertical Eye

Sin dai primi anni ’80 Arco è stato uno degli indiscussi centri dell’arrampicata sportiva, a livello italiano, europeo e anche mondiale. In quegli anni li Roberto Bassi, Luisa Iovane, Heinz Mariacher, Bruno Pederiva e Maurizio Zanolla alias Manolo erano stati tra i primissimi ad esplorare non soltanto le infinite possibilità dei giardini sospesi della Valle del Sarca, ma soprattutto a sperimentare e mettere in moto l’evoluzione della nascente arrampicata sportiva.

Ben presto le falesie cominciarono a diventare una delle mete preferite degli arrampicatori provenienti da tutta Europa, e anche se adesso lo sport arrampicata è cambiato radicalmente da quei giorni di 40 anni fa, e anche se ora in zona ci sono centinaia di falesie e migliaia e migliaia di vie sportive, alcune cose sono rimaste immutate. Come l’importanza ancora oggi di quel piccolo borgo sul palcoscenico mondiale, e la straordinaria bellezza delle sue falesie, incastrate come sono tra il verde degli ulivi e il blu del Lago di Garda.

Ecco quindi una breve panoramica di cinque falesie assolutamente da non perdere, realizzata nell’ambito del progetto "Learn to Climb with Vibram" dedicato quest’estate al mondo dell’arrampicata a 360°.

Belvedere
Il nome è un programma. La bellissima falesia del Belvedere si trova a pochi chilometri da Arco, lì dove la meravigliosa prima vista sul Lago di Garda e le mille vele tolgono il fiato ogni volta. Il panorama è unico e le foto scattate qui continuano ad riempire le copertine delle guide e le riviste d’arrampicata di tutto il mondo. Con le sue oltre 50 vie la falesia è divisa in due settori, e mentre le placche appoggiate del settore basso, con la loro chiodatura ravvicinata, sono ideali per principianti, nel settore alto la parete diventa più ripida e le vie più lunghe, con difficoltà che vanno fino al 7c.
Dove: Nel paese di Nago lasciare la macchina al parcheggio a fianco della rotonda e seguire l’evidente sentiero per raggiungere la falesia in 10 minuti di cammino.
Quando: Esposta a sud, ideale quindi per le mezze stagioni

Calvario

A pochi passi dal centro e situata tra gli ulivi nella valle che porta su a Làghel, il Calvario è un’altra delle storiche falesie di Arco. Dopo un lungo periodo di oblio, quando questa bella fascia di compatto calcare è stata pressoché dimenticata, sta ora rivivendo una seconda giovinezza grazie anche all’aggiunte di alcune vie più facili - in verità non facilissime - sul lato sinistro. Sulla via Ali di Pollo si sono disputate le qualificazioni italiane per accedere al primo Rock Master nel 1987, vinto poi da Lynn Hill e Stefan Glowacz. Ma questa è un’altra storia...
Dove: Da Arco prendere la strada in salita verso il castello e Làghel. Al parcheggio del Castello la strada si biforca e, svoltando a destra, diventa a senso unico. Lasciare la macchina qui e proseguire a piedi in leggera salita lungo il ciottolato per raggiungere la falesia in nemmeno 5 minuti di cammino.
Quando: Esposta ad est, prende l’ombra nel pomeriggio. Anche qui le mezze stagioni sono ideali.

Massone

Sin dagli anni ’80 la falesia di Massone, o Policromuro come viene chiamata ufficialmente, è stata l’assoluto punto di riferimento per tutti i climber, dai principianti alle famiglie fino ai migliori del mondo. Sembra incredibile, ma nei suoi tre settori riesce davvero ad offrire qualcosa a tutti, con 150 vie di ogni difficoltà e di ogni inclinazione, dalla placca facile allo strapiombo estremo. È vero, alcune vie risultano molto lucide, ma immersa com’è nel verde delle ulivi e a due passi dal centro di Arco, Massone rimane ancora oggi il cuore pulsante dell’arrampicata ad Arco.
Dove: Ci sono pochi parcheggi sotto la falesia, è consigliato quindi salire a piedi o in bicicletta da Massone (10') o da Arco (20')
Quando: Esposta ad est, prende l’ombra nel pomeriggio. Le mezze stagioni sono ideali, ma risulta possibile scalare bene anche in estate quando soffia il vento Ora.

Nago
La lunga fascia di compatto calcare sopra il paese di Nago è indubbiamente una delle falesie più belle e interessanti della Valle del Sarca. Ufficialmente chiamata Segrom ma conosciuta da tutti semplicemente come Nago, oltre alla splendida vista sul lago offre circa 120 vie dal 4b al 9a. Tutte sono bellissime, perlopiù lunghe e tecniche, dove la resistenza sulle tacche e la capacità di muoversi bene in placca sulle gocce sono le chiavi del successo. Il settore basso è adatto alle famiglie, mentre negli ultimi anni sui massi all’inizio della falesia sono state aperte alcune vie corte ma molto intense che hanno catapultato le difficoltà della falesia nel 21° secolo.
Dove: Entrare nel paese di Nago all'altezza della rotonda (posta sotto il benzinaio). Seguire le indicazioni per il Monte Baldo per poi parcheggiare sotto la falesia (indicazione: Arrampicata). Da qui, seguire l'evidente sentiero per la falesia (10 minuti).
Quando: Esposta a sud e al vento (in estate al pomeriggio, e in inverno al mattino), è una delle falesie della zona che si asciuga più in fretta.

Spiaggia delle Lucertole

Posta direttamente sopra il Lago di Garda, la Spiaggia delle Lucertole è una delle falesia storiche dove sono stati intrapresi i primi passi dell'arrampicata sportiva in Italia, e non solo. All'inizio degli anni '80 Roberto Bassi, Heinz Mariacher, Luisa Iovane e Manolo hanno tracciato una serie di vie che testimoniano l'arte di salire in placca, sperimentando un'etica ed una chiodatura rigida: spit distanti dopo il passaggio obbligatorio e niente perlustrazione della via con la corda dall’alto. Oggi queste linee sul calcare perfetto sono state ri-attrezzate con un'ottica più moderna, ma vie come Luisa violenta, Non seguitemi e La signora degli appigli rimangono classici senza tempo. E non fatevi ingannare: anche se al giorno d’oggi ormai il grado 7a può sembrare quasi una passeggiata, queste vie sono tutt’altro che banali!
Dove: Da Arco raggiungere Torbole e continuare verso sud lungo il lago in direzione Verona. Subito dopo la seconda galleria parcheggiare sulla destra, oppure più avanti sulla sinistra. Posti limitati. Non lasciare niente in macchina.
Quando: Esposta a sud, la parete è esposta al vento e quindi spesso arrampicabile persino nei pomeriggi d’estate.

Link: www.vibram.com




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