Sass da Putia: La mia preghiera, nuova via per Tondini e Segato

Il 6 settembre 2005, Nicola Tondini e Dario Segato (Guide alpinie della scuola XMountain) hanno completato l'apertura (e liberato) "La mia preghiera", nuova via sulla parete Nord Sass da Putia, Puez-Odle, Dolomiti.
Sass da Putia, Puez-Odle

Altra nuova via per Nicola Tondini e Dario Segato (Guide alpinie della scuola XMountain) che hanno aperto (e liberato) "La mia preghiera" sulla parete Nord Sass da Putia, Puez-Odle. Un itinerario di 650 metri definito da Nicola Tondini "alpinistico" che in 14 lunghezze supera la grande parete nord sulla compatte placche a sinistra e a destra della via Messner.

Sass da Putia, Puez-Odle
LA MIA PREGHIERA (MEIN GEBET)
parete Nord del Sass da Putia, Puez-Odle
di Nicola Tondini e Dario Segato

LA VIA "Il Sass da Putia presenta verso Nord un'imponente parete, dove Messner tracciò negli anni settanta una complessa via che andava ad unirne i punti più deboli. La via 'La mia preghiera' sale nei primi 4 tiri le placche più compatte a destra e a sinistra del tracciato di Messner. Le difficoltà non sono elevate (max.VI+) ma richiedono abitudine ad arrampicare con protezioni molto distanti (è molto difficile aggiungere altro oltre ai chiodi da noi lasciati; solo qualche tricam o freends). Il 5° tiro abbandona le placche per puntare diritto ad un suggestivo diedro strapiombante (VIII+). Un facile tiro di IV, poi, raccorda questa prima parte alla successiva che si snoda tra gli strapiombi centrali della parete (che la via Messner evita lasciandoli alla sua sinistra).

La roccia qui è grigia e compattissima e i tre tiri sopra la grigia placca del 7° tiro (VII-) sono complessi e sostenuti (IX-, VII, VIII-). Gli ultimi quattro tiri sono sempre su roccia bella ma decisamente più facili. La via è da considerarsi prettamente alpinistica. Tasselli inox sono presenti solo sulle soste, più uno sul 4° tiro (messo in un tratto facile, non sulla sezione di IV+) e due sul tiro chiave di IX-. Attenzione che anche qui i due tasselli sono dopo i due passaggi chiave che valgono da soli un VIII- e un VIII+. I due passaggi si riescono a proteggere con tricam. Per il 10° tiro utili microfreends per proteggere il passaggio chiave, il chiodo da noi lasciato è alla fine del tratto duro.

LA CRONACA Forse dovremo chiamarla… la storia infinita… Siamo alla fine dell'estate, allenati, e come nel 2000 e nel 2003 siamo sotto la parete Nord del Sass da Putia. Questa volta, almeno, fa meno freddo di due anni fa (al passo quel 4 settembre c'era -1 alle 8h di mattina). Il 26 agosto 2000 in giornata io e Dario arrivammo a concludere i primi 10 tiri della via. Alle 20 e 30 Dario era con me in sosta. La luce dell'imbrunire non ci fece intuire che da lì con un facile traverso verso destra si riusciva a risalire con un tratto di V° l'ennesima fascia strapiombante che si presentava ai nostri occhi. Decidemmo allora di scendere e con raccambolesche doppie rimettemmo i piedi alle base della parete a notte fonda.

Passarono però tre estati prima di risentirci in forma e pronti per riaffrontare la via e il suo tiro chiave (l'ottavo) da liberare (IX-). In apertura oltre ad un po' di resting avevo piazzato un bel volo su tricam nella sezione chiave. I due tasselli messi per proteggere il tiro li avevo posizionati sempre
Sass da Putia, Puez-Odledopo i movimenti duri, che quindi risultavano anche psicologicamente impegnativi. Anche del nono (VII) e del decimo (VIII-) tiro avevamo brutti ricordi. Il primo dei due fatto da Dario a vista con soli 2 chiodi e un paio di freends e l'altro protetto da microfreends su un diedro aperto e strapiombante con poi un lungo traverso per riuscire a trovare un varco sul successivo strapiombo. Il 4 settembre 2003 percorremmo la parte bassa della via Messner e ci agganciammo al 7° tiro della nostra via.

Ci accorgemmo da subito che nel frattempo un'altra nuova via solcava la parete e sembrava dirigersi proprio verso il nostro tiro chiave. Con sorpresa e sconforto trovammo il nostro ottavo tiro con 2 tasselli da 12mm in più (proprio dove mi ero protetto con i tricam) e chiodi aggiuntivi. Anche il nono tiro aveva ora una chiodatura più abbondante (6 chiodi), poi fortunatamente questa nuova linea piegava a sinistra. Facemmo tutto in libera e finimmo la nostra via con 4 tiri (V, IV+,IV,III).

Eravamo arrabbiati, ma fortunatamente nelle settimane successive Oswald Celva mi venne in aiuto, facendosi da tramite con Sepp Volgger, l'autore della nuova via aperta. A Settembre 2004, Oswald mi chiamò e mi disse che Sepp, come promesso, aveva tolto le protezioni aggiunte sul mio tiro e aveva creato un nuovo tiro più a destra. Ora toccava nuovamente a noi riprovare la nostra via con la chiodatura originale. Ed eccoci al 6 Settembre di quest'anno… avevo maturato e condiviso con Dario l'idea di ritracciare la parte bassa della nostra via che inizialmente era molto discontinua.

Così siamo partiti con il duplice obiettivo della libera integrale della via e dell'apertura di 2 tiri nuovi (il secondo e il quinto), che in effetti danno ora alla via 'La mia preghiera' una linea molto più sostenuta e più bella. Il secondo tiro è sulla compatta placca nera che rimane a destra del diedro del secondo tiro della Messner: un bel VI+ difficilissimo da chiodare (le quasi due ore perse per questo tiro sono servite per trovare dove piantare 3 chiodi). Il 5° tiro abbandona la placconata e punta diritto ad un diedrino strapiombante. Riesco a salire la prima parte del tiro (direi un buon VII+/VIII-) a vista fino all'inizio della fessurina del diedro dove si riesce a riposare discretamente. Lì con qualche resting posiziono 4 buoni chiodi, mi faccio ricalare al riposo e riparto in libera con i rinvii già posizionati. Superato il tratto strapiombante avviso Dario che il duro è fatto… ma il ristabilimento che mi aspetta mi fa pentire di aver parlato così presto!

Senza fare resting riesco a mettere un ulteriore chiodo per proteggere i prossimi metri tutt'altro che banali. Terminato questo tiro, con un facile tratto di IV in comune con la Messner arriviamo sotto la parte centrale della via. Tutto fila liscio e in libera riusciamo ad arrivare sotto l'ultimo tiro duro. Ricordavo che una tacchetta risolveva il passaggio chiave dato di VIII-, ma la trovo bagnata e scivolosissima. Recupero tutte le ultime energie per non fare un resting e riesco ad inventarmi un altro modo per passare, anche se più duro.

Alle 20 e 30 siamo in cima. Ripensiamo alla via appena salita e siamo convinti che è venuta fuori una salita realmente impegnativa in un ambiente e una parete severa. Il posizionamento del tricam 1,5 sul tratto chiave necessita sicuramente una buona padronanza del grado 7b+. Confrontando questa nostra salita con la via 'Moulin Rouge' ripetuta da me quest'inverno e da Dario quest'estate, direi che come continuità di tiri e difficoltà si equivalgono. 'La mia preghiera' ha tratti però più obbligatori e necessita di essere integrata maggiormente con tricam e freends. Per chi ha il livello, è comunque una via che regalerà sicuramente emozioni.

Nicola e Dario (Guide Alpine – XMountain)



Sass da Putia, Puez-OdleScheda Via "
LA MIA PREGHIERA (MEIN GEBET)"
Sass da Putia – parete Nord, Gruppo Puez-Odle
Prima salita: Nicola Tondini e Dario Segato 26 agosto 2000 – 4 settembre 2003 – 6 settembre 2005.
Prima libera: Nicola Tondini e Dario Segato
Sviluppo: 615m
Difficoltà: max. IX- (7b+), R3 (R4 nei primi 4 tiri), Impegno ambiente IV, (EX)
Lunghezze: 14 tiri (VI, VI+, VI-, VI+, VIII+, IV, VII, IX-, VII, VIII-, V, IV+, IV, III)
Materiale
: TCU, friends (fino al 3 camelot), tricam, cordini, 2 corde da 60m
Accesso:
Dal passo delle Erbe prima imboccando una stradina sterrata in direzione Sud, poi, abbandonato il sentiero, per prati si raggiunge la base di un ghiaione che si segue fino al punto più alto dove termina contro la parete Nord. La via attacca a sinistra della via Messner (parte in un diedro) e a destra della via 'Hans Guck in die Luft' (parte in un diedro camino) sulla placca delimitata dalle due vie. Chiodo all'attacco.
Discesa: A piedi dalla cima (la discesa in doppia risulta difficoltosa)

Note:
(1): fix = tasselli Raumer inox da 8mm.
(2): i primi 10 tiri sono stati aperti in giornata il 26/08/00; il 2° e il 5° tiro erano di raccordo e pressoché coincidenti con la 'Messner'.  Il 5°, l'8° e il 10° tiro sono stati aperti con dei resting. La via è stata liberata e terminata il 4/09/03 anche se l'8° e il 9° tiro presentavano chiodatura (anche spit) aggiuntivi. Il 6/09/05 sono stati aggiunti il 2° e il 5° tiro (aperto con resting e poi liberato) ed è stato ripercorso l'8° tiro senza gli spit aggiunti dalla via 'Volgger', che ora ha un tiro autonomo parallelo al nostro.
(3) Tasselli da 12 artigianali aggiunti alle soste del 7°, 8° e 9° tiro sono della via di 'Volgger & C.' che passa appena a destra della nostra fino all'8° tiro, ha il 9° in comune con la nostra e poi sale a sinistra rispetto al tracciato del nostro 10° tiro.

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