Leonardo Comelli perde la vita sul Laila Peak in Pakistan

Il 9 giugno Leonardo Comelli 27enne alpinista friulano ha perso la vita nel tentativo di effettuare la prima discesa con gli sci del Laila Peak (Karakorum, Pakistan). Illesi i suoi compagni di spedizione Carlo Cosi, Zeno Cecon ed Enrico Mosetti.
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Leonardo Comelli in Pakistan, poco prima di salire verso il Laila Peak
Enrico Karletto Mosetti

Sarebbe dovuto essere un sogno, quasi troppo bello per essere vero. Di quei sogni che alla fine regalano mille emozioni e ricordi per tutta la vita. Invece ieri l’ambita prima discesa con gli sci del Laila Peak in Pakistan si è trasformata in un’autentica tragedia: durante la discesa con gli sci il 27enne alpinista friulano Leonardo Comelli è precipitato ed è deceduto mentre sciava vicino ai suoi compagni di spedizioni Carlo Cosi, Zeno Cecon ed Enrico Mosetti.

I quattro membri della piccola ma esperta spedizione italiana si trovavano nel Karakorum pakistano da fine maggio per tentare di sciare la parete nord ovest del Laila Peak, una splendida rampa di circa 1500m già tentata senza successo in passato da altre spedizioni. Dopo aver installato il loro campo base avanzato a 5350m, erano partiti per raggiungere la cima di 6096m, ma poi a circa 150m dalla vetta hanno deciso di tornare indietro a causa delle condizioni della neve in quota non del tutto ottimali.

Stando alle prime ricostruzioni, durante un traverso Comelli ha incrociato gli sci, ha perso l’equilibrio ed è precipitato per circa quattrocento metri lungo la ripida parete di ghiaccio e neve. Purtroppo gli altri membri del gruppo non hanno potuto fare altro che recuperare il corpo, trasportarlo in un posto più sicuro e dare l’allarme.

Leonardo Comelli di Muggia, piccola città alle porte di Trieste, aveva iniziato ad arrampicare su roccia all’età di 16 anni. Dalla falesia i suoi orizzonti si sono presto allargati verso l’arrampicata in montagna, per poi appassionarsi anche allo sci alpinismo, lo sci ripido e le cascate di ghiaccio. Frequentava il corso per diventare Aspirante Guida Alpina e, oltre ad essere un bravo alpinista, era anche un fotografo di grande talento e passione. Era sempre pronto ad immortalare l’azione in montagna con i suoi amici, soprattutto nelle sue amate Alpi Giulie che esplorava in lungo e largo, sempre alla ricerca della neve, del ghiaccio, della roccia e dello scatto perfetto che regala mille ricordi.




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