Via Frisoni - Stagno - Grondilice

Giampaolo Betta, Guida Alpina White & Blue Mountain Guides
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Via Frisoni - Stagno: Il tiro chiave della Frisoni-Stagno al Grondilice
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
A. Frisoni ed E. Stagno, estate 1934. Primi salita in piolet-traction: A. Angelini e G. C. Polacci, inverno 2000.
Autore scheda
Giampaolo Betta, Guida Alpina White & Blue Mountain Guides
Versante
NE
Lunghezza dislivello
180m
Difficoltà
II/5+M



Bello, classico e difficile itinerario. Anche se la parte tecnica è breve e decisamente non estrema, questa via è consigliata come avvicinamento a salite più lunghe ed impegnative come quelle della Nord del Pizzo d’Uccello. E’ tra i primi itinerari ad andare in buone condizioni. Necessaria attrezzatura completa per goulotte (prediligendo le protezioni per roccia)
Accesso
Dal Rifugio Donegani (Orto di Donna, Gramolazzo, LU), proseguire per strada asfaltata e quindi sterrata in direzione del Rifugio Orto di Donna, di Cava 27 e del Passo delle Pecore. Superare in successione il vecchio edificio del rifugio Donegani, la cappellina, una grossa cava che rimane sulla destra (in corrispondenza della quale la marmifera sale decisamente ed è delimitata a destra da una rete metallica) e proseguire per pochi tornanti fino a giungere in corrispondenza del versante Est del Grondilice. Prima di arrivare al nuovo rifugio, in corrispondenza di una piccola cava non attiva, salire nel bosco ripido sfruttando una dorsale. Alla sommità della dorsale, proseguire ancora nel bosco leggermente verso destra fino ad uscire dal bosco, trovandosi ora al di sotto e all’estrema sinistra della parete Nord-Est del Grondilice. Itinerario
L1-L2: Percorrere lo zoccolo del versante Nord-Est sulla sua estrema destra, sfruttando un evidente canalino. Seguirlo quando questo gira verso sinistra e sostare alla base della parete sommitale, alla base dell’evidente diedro sulla sinistra, un chiodo di sosta presente (circa 120m).
L3: Seguire il diedro fino al suo termine con bella scalata sostenuta (50m, alcuni chiodi).
L4: Più facilmente raggiungere la cima (50m). Discesa
Si scende in direzione Sud su terreno inizialmente poco ripido (tracce del sentiero estivo e segni sulle rocce). Sfruttando rampate e disarrampicando paretine (delicato ed esposto) si scende fino al sottostante ripido pendio, da cui si sale obliquando verso Est alla Finestra del Grondilice. Da qui si scende, prima direttamente e poi in obliquo verso sinistra per riguardagnare le tracce di avvicinamento.

In alternativa, con abbondante innevamento, è anche possibile dalla vetta seguire la cresta Sud, stando sul lato destro, fino ad una forcelletta. Da questa scendere un ripido canale (Canale delle Gocce di Vetro), fino alla base della parete Nord-Est del Grondilice. Note
Monte Grondilice è la “palestra” di misto delle Apuane settentrionali. Gli itinerari, seppur brevi, rispecchiano totalmente lo stile dell’alpinismo invernale Apuano: pochissime protezioni in posto e comunque nessuno spit e dunque necessità di proteggersi e attrezzare le soste. Come in quasi tutte le vie delle Apuane, non sperate di utilizzare (molte) viti da ghiaccio. Cartografia
Ghiaccio Salato. Alpinismo invernale nelle Alpi Apuane di Giampaolo Betta, Simone Faggi, Matteo Faganello, Versante Sud

Giampaolo Betta: info@wbguides.com




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Bellezza
Primi salitori
A. Frisoni ed E. Stagno, estate 1934. Primi salita in piolet-traction: A. Angelini e G. C. Polacci, inverno 2000.
Autore scheda
Giampaolo Betta, Guida Alpina White & Blue Mountain Guides
Versante
NE
Lunghezza dislivello
180m
Difficoltà
II/5+M



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