Jacopo Biserni
1 / 2
Utopia: Pilastro Alma, Monte Misone
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Jacopo Biserni, Andrea Gamberini, Riccardo Russo, Claudio Sartorelli
Autore scheda
Jacopo Biserni
Versante
SE
Lunghezza dislivello
270m
Difficoltà
VIII+
Difficoltà obbligatoria
VII A1

Percorso



Aperta dal basso senza uso di statiche ma ripercorrendo ogni volta i tiri aperti in precedenza. La via supera con logica la verticale parete dell' inviolato Pilastro Alma (toponimo proposto dedicato alla figlia di Jacopo Biserni, Alma Biserni Cappelletti nata nell’aprile 2020 proprio in località Rifugio S.Pietro), percorrendone i punti più deboli. La salita presenta un'arrampicata elegante, a tratti fisica, con alcune lunghezze in bella esposizione, su roccia generalmente buona salvo alcuni tratti friabili o vegetati nel primo-quarto e settimo tiro, che però non inficiano sull'arrampicata ma al contrario lasciano intatto il sapore selvaggio e di avventura. Sicuramente occorre dimistichezza su questo tipo di terreni per affrontare la salita con piacere e godere delle soddisfazioni che essa offre. I tiri sono stati saliti e chiodati in libera dall'apritore ad eccezione del terzo, ottavo e nono tiro dove per alcuni passaggi si è ricorso all'artificiale.
Accesso generale
Raggiungere il parcheggio del Rifugio San Pietro in località Ville del monte (monte Calino), poco distante da Riva del Garda, Arco, Torbole e Tenno Accesso
Avvicinamento: l'accesso al pilastro è di per sè un terreno di avventura nel cuore del monte Misone, essendo il pilastro posto sopra boschi sospesi della parte settentrionale della grande parete est. Probabilmente nessun essere umano è salito in quelle zone se non qualche ardito cacciatore. Raggiungere il parcheggio del rifugio S. Pietro in località Ville del monte (monte Calino) da dove si può già ammirare il pilastro Alma, da lì a piedi si prosegue per strada forestale in direzione nord verso la val Lomasone. Dopo pochi minuti si incontra a sinistra il segnavia che indica il sentiero per salire sul Misone, lo si ignora proseguendo ancora per qualche centinaio di metri fino ad incontrare sulla sinistra una vecchia strada forestale ormai in disuso (fare attenzione perchè non sempre è ben visibile dipende dalle stagioni e dalla vegetazione). La si imbocca percorrendola lungamente, dopo un pò la sterrata diventa sempre più stretta fino a diventare una traccia di cacciatori che attraversa poi i ghiaioni che scendono dalla frastagliata parete EST. Una volta attraversati i ghiaioni in falso piano la traccia muore a ridosso del bordo di un canale scavato dall'acqua dove è presente un grande ometto. A questo punto si risale il bosco a sinistra del canale sfruttando i tratti più semplici per circa una cinquantina di metri tenendo sempre un occhio sul bordo del canale dove si trova un ometto in prossimità del punto per traversare. Si attraversa quindi il canale facilmente accedendo ad un altro bosco che va attraversato sempre in direzione nord. In breve si arriva ad un grande canale detritico che va risalito in direzione del Pilastro Alma. Il canale diventa sempre più stretto fino ad arrivare a due piccoli salti rocciosi (passi di IV, presente corda fissa) che superati portano ad accedere ad una rampa alberata sulla sinistra viso a monte. La si risale con l'ausilio di corde fisse arrivando così ad un terrazzo, si supera un breve tratto gradinato di massi e radici per arrivare al bosco sospeso dove è presente un grande pino con ometto. Dal pino ora si risale in direzione dei pilastri aggirando l'evidente bastionata rocciosa da sinistra, una volta superata si obliqua decisamente a destra ( presenti due ometti) traversando poi a destra sino ad incontrare un canale detritico che va brevemente risalito fino alla base del pilastro. Traversare ora a destra viso a monte fino a raggiungere il grande faggio con cordone sul tronco dove è posto l'attacco della via. In tutto l'avvicinamento il pilastro è quasi sempre evidente. Tempo di percorrenza 1.30 ore. Itinerario
L1: Dal faggio spostarsi obliquando a destra risalendo un breve tratto di balze rocciose fino all'imbocco di un diedrino (clessidra con cordone), si sale il diedrino fino a raggiungere un cordone fissato ad un albero necessario per superare il breve zoccolo friabilissimo. si giunge così ad una cengia dove si traversa a sinistra fino alla sosta. 50m V+ A0

L2: Si traversa a sinistra fino ad un alberello ( presenti due chiodi di una precedente sosta in apertura), si sale un diedrino (chiodo) per poi traversare a destra in prossimità di un altro chiodo, ribaltarsi su piccolo bordo e salire la placca con piccoli appigli (2 chiodi) fino a guadagnare la bella fessura che si segue fino alla sosta posta alla radice di un tetto. 25m V, VI, VIII- o VII A0, VI+

L3: Traversare a destra sfruttando la fessura del tetto con splendida arrampicata, presenti 2 chiodi, poi uscire dal tetto con passi difficili ( un chiodo ed uno spit) fino in sosta. 20m VI+,VIII+ o VI+ A0

L4: Salire a destra della sosta per roccia poco solida, evidente un chiodo, poi con ribaltamento a destra raggiungere un secondo chiodo con cordone. Salire ancora sfruttando i punti deboli e obliquando a sinistra fino ad una placchetta grigia subito sotto alla sosta che si sale con bei movimenti sino in sosta.
20m V+

L5: Si sale subito sopra la sosta con passaggio atletico ( presente uno spit e una clessidra) per poi traversare a sinistra in direzione dell'evidente diedro. lo si raggiunge sfruttando una fessura orizzontale che permette di traversare in placca proteggendosi ottimamente a friend. Si sale poi il diedro con bei passaggi su lame fino in sosta. 25m VII, VI ( da questa sosta è possibile traversando a sinistra, raggiungere una nicchia con terrazzo, comodo bivacco per 3/4 persone utilizzato più volte in apertura, denominato Hotel al Sole)

L6:
Si prosegue nel diedro con bella arrampicata (presente un cordone in masso incastrato e un chiodo con cordone) fino a raggiungere un piccolo strapiombetto ( chiodo) che si supera agilmente. Si giunge cosi ad una rampa vegetata tra rocce e toppe d'erba, la si risale fino alla sosta posta alla base di una grande lama staccata. 40m VI, III

L7:
Salire arrampicando in spaccata o in opposizione all'interno fra parete del pilastro e lama ( 2 clessidre ) fino a giungere in cima alla grande lama. Sulla parete del pilastro c'è un chiodo e ci si ribalta sopra di esso con movimenti delicati su roccia friabile raggiungendo un altro chiodo qualche metro più in alto. Da qui si obliqua leggermente a sinistra per poi tornare a destra con arrampicata non difficile ma delicata per via della roccia e della presenza di toppe d'erba. Si raggiunge così una cengetta con sopra un evidente pilastrino a destra di un diedro svasato che rappresenta l'ottava lunghezza. La sosta è posta sopra al pilastrino grigio. 30m V+, VI, V, IV

L8: Salire ora sopra alla sosta e obliquare a sinistra fino ad un chiodo con cordone, salire ancora con bei passi fino ad uno spit, da qui traversare a sinistra inserendosi nel diedro svasato dove si perviene ad un chiodo, salire il difficile diedro con arrampicata tecnica dove sono presenti 3 chiodi, una clessidra con cordone ed uno spit, fino ad arrivare al bordo di una stretta cengetta dove è presente un chiodo, da qui traversare a destra e ribaltarsi sulla cengetta, e traversando ancora a destra su bella roccia grigia (chiodo) si arriva alla sosta posta dietro ad uno spigoletto su comodo terrazzino. 30m VI+, VIII+ o VII A0, VI, V+

L9: Salire in direzione di un chiodo in alto a sinistra poi puntare all'evidente fessura, vincerla con arrampicata difficile ed entusiasmante, presente una clessidra con cordone, all'uscita della fessura c'è un chiodo provvidenziale, poi si prosegue più facilmente sempre per fessura diedro fino a raggiungere un terrazzino (chiodo) poco sotto la cima del pilastro che si raggiunge per rocce rotte sino ad un albero dove è presente la sosta. 30m VI, VIII o VII A1, V+

Discesa
In doppia lungo la via, da L9 a L8, da L8 a L5, da L5 a L2, da L2 a terra. Materiale
Utilizzati e lasciati in parete 25 chiodi e 4 spit (unicamente nei tratti più difficili) più alcuni cordini in clessidre e massi incastrati. Le soste sono tutte su due spit o uno spit e un chiodo attrezzate per le calate. Per una ripetizione si consiglia una serie completa di friend fino al 3bd e raddoppiare le misure intermedie dal grigio (0.4) al rosso ( 1 ), nut e chiodi utili ma non indispensabili. Necessarie due corde da 60m. Note
Primi salitori: Jacopo Biserni con la collaborazione di Claudio Sartorelli, iniziata nel maggio 2020 e terminata il 2 giugno 2023. Andrea Gamberini e Riccardo Russo hanno partecipato all'apertura in due giornate sulle cinque trascorse in parete.





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Jacopo Biserni, Andrea Gamberini, Riccardo Russo, Claudio Sartorelli
Autore scheda
Jacopo Biserni
Versante
SE
Lunghezza dislivello
270m
Difficoltà
VIII+
Difficoltà obbligatoria
VII A1

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