Gran Couloir della Levannetta - Levannetta

Umberto Bado, Guida Alpina
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Gran Couloir della Levannetta: Levannetta, Valle Orco, Umberto Bado, Giancarlo Maritano
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Umberto Bado, Giancarlo Maritano 29/10/2020
Autore scheda
Umberto Bado, Guida Alpina
Versante
nord
Lunghezza dislivello
600m
Quota
3400m
Difficoltà
IV/3/M5

Percorso



Il Gran Coluoir della Levannetta è l’evidentissimo canale che parte da quota 2800 e sbuca sulla cresta sommitale a 3400 metri. Per due terzi (circa 10 tiri) il canale è ben visibile e prevalentemente nevoso fatto salvo per 3 salti di ghiaccio, nell’ultimo terzo il canale diventa goulotte e, piegando a sinistra, si incassa diventando pressochè invisibile dal fondovalle. In questa ultima parte sono concentrate le maggiori difficoltà della salita che si superano in quattro tiri.

Nel complesso il gran Coluoir della Levannetta è una bella salita in un ambiente solitario e lontano dagli angoli più battuti della Valle dell'Orco. La salita è varia e i tratti di neve, da fare in conserva, si alternano a bei tiri ghiaccio e l'ultima parte ricorda alcune delle più blasonate goulotte del Monte Bianco. Unico neo: devono piacere le giornate lunghe perchè dall'auto alla cima sono 1800 metri di dislivello!
Accesso generale
Raggiunge Ceresole Reale in Valle dell'Orco. Accesso
La parete nord della Levannetta si raggiunge partendo dallo skilift di Chiapili inferiore Ceresole. Dapprima si percorre il sentiero 531 fino al rifugio Jervis e da qui, a vista, si raggiunge la parete per tracce di sentiero, terreno morenico ed infine attraversando il piccolo ghiacciaio inferiore del Nel. 2h30/3h30 a seconda dell’innevamento. Dislivello avvicinamento: 1200 m Itinerario
Risalire il conoide (45°) e immettersi in una prima strettoia che conduce ad un nevaio e al primo salto di ghiaccio. Sosta possibile su viti o in fessura sulla destra.
Superare il salto di ghiaccio (15 m, max 85°) ed entrare nel canalone vero e proprio. Salire nella neve ancora 15 metri e sostare su un fix a destra in una zona di rocce appoggiate.
Continuare nel canalone di neve e ghiaccio a tratti affiorante per circa 200 metri (un fix con maillon ogni 60 metri)  fino ad arrivare ad un altro salto di ghiaccio. Sosta su un fix a destra 30 metri prima del salto.
Superare il salto (max 80°) e risalire il canale sostando su un fix a destra (60 metri esatti).
Continuare nel canale e piegando un po’ a sinstra portarsi alla base del salto di ghiaccio successivo. Sosta su friend incastrato e cordino.
Superare il muro su neve dura (breve tratto a 90°), risalire il canale e sosta a sinistra su una sosta con chiodo, nut, cordino rosso e maillon. 35 metri.
Tornare nuovamente nel canale e, superata una breve strettoia, andare a sostare su uno spuntone a destra. Cordone verde+ cordone arancione. 40 metri.
Ora il canalone termina e piegando a sinistra diventa una goulotte via via più stretta.
L1: Salire lo stretto canale di neve per 55 metri. Sosta a destra, fix e maillon
L2: Continuare nella canalino, ora goulotte, molto stretto e incassato per 65 (!) m. Sosta a sinistra su fix e maillon.
L3: ancora lungo la goulotte, ottima neve pressata ma impossibilità a proteggersi. Sosta su fix e maillon dopo 30 metri dove il canale diventa più difficile e secco e piega evidentemente a sinistra.
L4: tiro chiave delle salita. In ottime condizioni si potrebbe salire la bava di ghiaccio sulla placca di sinistra, in condizioni secche è meglio risalire il diedro di roccia marcia sopra la sosta ( un fix di progressione). Il diedro e proteggibile con qualche chiodo e conduce al termine della bava di ghiaccio. Si prosegue quindi su terreno misto fin dove il diedro termina nel canaletto finale. Risalire il canale fino alla forcella dove termina la via. Sosta su spuntone con cordino in kevlar. 40 metri M5

Discesa
La discesa avviene con 14 doppie lungo la via di salita fino ad arrivare sul conoide. Vedi foto. Si utilizzano le soste di salita e dove non descritte nella relazione ( tratti in conserva) si trovano SEMPRE sul lato destro, faccia a monte, ogni 60 metri. Prevedere abbondante materiale d’abbandono poichè le soste possono essere sommerse dalla neve e rovinate dalle scariche estive. Materiale
6 viti di cui 2 corte, friends dallo 0,3 al 2 BD,nuts, chiodi da roccia,corde da 60 m, materiale d’abbandono per le doppie. Note
Punti d’appoggio: Rifugio Guido Muzio https://www.rifugioguidomuzio.com/




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Primi salitori
Umberto Bado, Giancarlo Maritano 29/10/2020
Autore scheda
Umberto Bado, Guida Alpina
Versante
nord
Lunghezza dislivello
600m
Quota
3400m
Difficoltà
IV/3/M5

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