Franco Voglino e Annalisa Porporato
1 / 10
Capo D'Enfola: Isola d'Elba camminare e trekking
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Franco Voglino e Annalisa Porporato
Lunghezza dislivello
2,5 km solo andata
Dislivello salita
200 metri
Dislivello discesa
200 metri
Difficoltà
Medio
Orario
1,15 ore solo andata
Partenza
Parcheggio di Capo d’Enfola (3 mslm)
Arrivo
Capo d’Enfola (10 mslm)


Percorso



Passeggiata affascinante che porta tra punti panoramici dell'Isola d'Elba alla scoperta della penisola dell'Enfola fino da ad arrivare in vista degli spettacolari scogli de La Nave posti sul capo.
Accesso
6,2 km dal porto di Portoferraio, direzione Enfola. Ampio parcheggio nei pressi della Casa del Parco, coordinate 42.824821, 10.269250 / Autobus: linea 6 Portoferraio-Biodola, fermata Viticcio bivio Enfola, a 1,2 km dall’inizio del sentiero (www.livorno.cttnord.it) Itinerario
Dal parcheggio ci si dirige in direzione dell’edificio che fino agli anni ’50 era una tonnara mentre oggi è la sede principale delle case elbane del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Esposti all’esterno alcuni pannelli illuminano sulla vegetazione dell’isola, in special modo le orchidee, e sui cetacei che sarebbe possibile avvistare.
Guardando la casa si prende a destra la sterrata che sale in modo graduale seguendo i segni bianchi/rossi e compiendo ampi tornanti che fanno prendere quota rapidamente. Alla prima curva un segno indica un sentierino sulla destra, si tratta di una tagliata che permette, però, di eliminare solo il primo tornante. Meglio ignorarlo e proseguire tranquillamente per la sterrata da cui si aprono, ad ogni curva, belle visuali sulle spiagge e sulla costa. Al sesto tornate si trova l’angolo della meditazione, con massi comodi su cui sedere, bel panorama, e un tavolino-contenitore con fogli e matite su cui lasciare un pensiero o un disegno. Dopo il tornante successivo si trovano delle panchine in posizione panoramica e pochi passi dopo si arriva alla zona dove sorgono resti di edifici e bunker militari della Seconda Guerra Mondiale.
Da questo punto la sterrata termina e si prosegue su sentiero, effettuando un anello attorno alla cima vera e propria dell’Enfola. Si suggerisce di imboccare il sentiero a sinistra che passa davanti ai bunker e dopo pochi passi prendere la traccia a destra. Si accede in  questo modo ad una galleria (meglio avere con s’è una torcia elettrica o un telefonino che illumini). Nessuna paura, dopo neppure 100 metri si sbuca sul precedente sentiero che va seguito, ora verso destra.
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Nota: Solitamente ai bambini piacciono le gallerie buie, e il doversi fare strada solo alla luce  fioca di una lampadina, ma se temete che possa avere paura, in questo caso è sufficiente non deviare a destra per la traccia ma proseguire lungo il sentiero.
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Si continua gradualmente aggirando così la cima dell’Enfola, tutto in ombra, toccando il punto più alto dell’intero percorso (circa 100 mslm) e scendendo quindi fino a raccordare con il sentiero che aggira la cima dalla parte opposta.

Memorizzate questo incrocio perché al ritorno si dovrà prendere l’altro sentiero.

Si continua a sinistra in discesa fino ad arrivare in vista del capo. Qui il sentiero si fa in forte discesa e un poco scivoloso per via della sabbiolina. Si trova anche un breve tratto di rocca liscia ma la presenza di alcuna corde permette di attraversarlo in tutta sicurezza.  Si pianifica quasi subito e con una curva che segue la linea della costa si arriva ai piedi delle rocce del capo vero e proprio, in una specie di balconcino che si affaccia sulle rocce sottostanti de La Nave.

Numerosi i gabbiani che sarà possibile vedere poiché gli scogli si prestano molto bene per la loro nidificazione che avviene tra marzo e luglio (non disturbateli: per proteggere i nidi, i gabbiani possono diventare estremamente aggressivi).

A passo di bimbo
Attenzione alla sterrata in piena estate: fino al punto della meditazione è praticamente senza ombra: obbligatori cappellino e occhiali! Lo stesso per il sentiero che scende al capo vero e proprio, mentre il sentiero che dai bunker aggira la cima è all’ombra.
Fino ai resti dei bunker accessibile anche a passeggini.
Discesa
Ritorno: Si ripercorre a ritroso il medesimo sentiero fino al bivio segnalato. Qui si imbocca a sinistra così da effettuare un anelo attorno alla cima dell’Enfola. Il sentiero è ora in salita graduale e costante e porta poco a valle dei resti dei bunker. Note
Tipologia di percorso: sterrata e sentiero
Segnaletica: segni bianco/rossi n. 108, sporadici cartelli
Acqua e punti d’appoggio: presso il parcheggio ristorante-bar e campeggio

Per saperne di più
Fino agli anni ’50 quello che oggi è la casa del parco era utilizzata come marfaraggio, ossia la parte a terra di una tonnara. La pesca ai tonni nei mari attorno all’isola  ha storia antica, già Strabone (I secolo a.C.) la citava anche se si deve attendere la seconda metà del XVI secolo, sotto il dominio dei Medici, per averne vere documentazioni e all’epoca si svolgeva soprattutto nel golfo di Portoferraio. Nel XVIII secolo l’impianto venne spostato all’Enfola e questi edifici risalgono grossomodo al 1810. La pesca all’Enfola si svolse fino al 1958 e cessò per la diminuzione dei tonni e per il cambiamento delle loro rotte migratorie, dovuto soprattutto per motivi ambientali. La tonnara si divide sostanzialmente in due parti: quella a mare, fatta dalle reti lunghe anche un chilometro che intrappolavano i tonni mentre quella a terra che serviva per la lavorazione e l’inscatolamento del pescato, e come ricovero delle attrezzature.
Il capo d’Enfola possiede tre spiagge di ciottoli: due, in cui si può noleggiare pedalò e avere i minimi servizi, si trovano ai lati dello stretto istmo che collega il capo alla terraferma: a sud e a nord (serve anche come rimessaggio per le piccole barche da pesca). Una terza spiaggia, non attrezzata, si raggiunge dalla seconda curva della sterrata che porta al capo.
Cartografia
A piccoli passi sull’Isola d'Elba - 35 itinerari per tutta la famiglia di Franco Voglino e Annalisa Porporato, Graphot Editore 2017




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Autore scheda
Franco Voglino e Annalisa Porporato
Lunghezza dislivello
2,5 km solo andata
Dislivello salita
200 metri
Dislivello discesa
200 metri
Difficoltà
Medio
Orario
1,15 ore solo andata
Partenza
Parcheggio di Capo d’Enfola (3 mslm)
Arrivo
Capo d’Enfola (10 mslm)

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