Concatenamento delle Sciore, prima in invernale per Salini e Codega

Il 21 dicembre 2015 gli alpinisti valtellinesi Fabio Salini e Davide Codega hanno compiuto il primo concatenamento invernale delle Sciore (Alpi Retiche Occidentali, Val Bondasca, Svizzera) in 18 ore no stop.
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Il 21 dicembre 2015 gli alpinisti valtellinesi Fabio Salini e Davide Codega hanno compiuto il primo concatenamento invernale delle Sciore (Alpi Retiche Occidentali, Val Bondasca, Svizzera) in 18 ore no stop
archivio F. Salini, D. Codega
Fabio Salini e Davide Codega hanno portato a termine il concatenamento in invernale delle Sciore. Una prima assoluta in invernale, una cavalcata alpinistica di 18 ore no stop. Entrambi valtellinesi, guida alpina il primo, promettente alpinista il secondo... sono riusciti a mettere la parola fine ad un progetto che da tempo li assillava.

Le Sciore si trovano in Svizzera, nelle Alpi Retiche Occidentali, hanno un andamento da nord a sud, separano la Val Bondasca a ovest e la valle Albigna a est. In Val Bregaglia sono ben visibili dall'abitato di Bondo, si ergono imponenti e insieme ai vicini Badile, Cengalo e Pizzi del Ferro formano uno fra i più suggestivi circhi montuosi delle Alpi. La loro traversata è cominciata dal Rifugio Sciora 2.118 m con un prima importante ascesa fino a quota 3.000m Colle della Scioretta. Da questo punto comincia la vera cavalcata a fil di cielo delle quattro Sciore da sud a nord. La prima è la Sciora di Fuori 3.169 m la seconda la Pioda di Sciora 3.238 m poi la salita all'Ago 3205 m ed infine la Sciora di Dentro 3275 metri.

«Non ricordo che anno fosse, quando l’amico Giuseppe "Popi" Miotti spinse per la traversata delle Sciore in inverno dicendo che mancava ancora la prima invernale – racconta il morbegnese Fabio Salini -. Gianluca "Rampikino" Maspes mi chiese se volessi unirmi nel tentativo. Da quella prima volta in cui tornai a casa con la coda fra le gambe perché sbagliai la scelta degli scarponi, continuai a provare, ma presi sempre grandi pali».

Un progetto, quello in terra svizzera che sembrava stregato: «Un anno con "Rampik" e Giovanni Ongaro riuscimmo a salire fino in cima al canale della Scioretta, poi su ancora per una lunghezza di corda, ma causa l'alto pericolo valanghe tornammo con una terribile doppia su fungo di neve per paura di morire "slavinati". La traversata integrale da nord a sud delle Sciore era entrata nella mia vita, segnando ogni anno l'inizio della stagione invernale. Tutti i tentativi successivi li feci poi con Davide Codega, from Delebio che dopo un paio di fallimenti capì anche lui la durezza della traversata».

«Il 21 Dicembre la cavalcata delle Sciore è andata a buon fine, con Davide Codega ci ha visto impegnati per 18 ore no-stop partendo e tornando dal rifugio Sciora e questo è stato il nostro regalo di Natale - ha continuato Salini -. Le condizioni generali delle pareti erano buone, ottime direi. Poca neve, temperature decisamente sopra la media e la luna che ci ha accompagnato nel rientro dalla Sciora di Dentro, fino al tormentato ghiacciaio della Bondasca».

Maurizio Torri
www.sportdimontagna.com



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