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(Arrivando al Colle dei morti dalla Valle Maira. - Foto Mauro Barra)
Scheda
I segreti dell'Altipiano
La differenze nella composizione dei terreni attraversati ha determinato nel tempo la conformazione contrastante dell'altipiano: dolci prati ondulati e ardite pareti che in Rocca la Meja trovano l'espressione più imponente della zona.
Su queste lisce stratificazioni verticali è memorizzata una storia vecchia di milioni di anni. Come accaduto in altre zone delle Alpi, anche qui il fondale marino composto da rocce sedimentarie si sollevò alle altezze delle attuali creste, "affilate" poi dagli stessi agenti atmosferici che "limarono" i più antichi terreni dei pascoli.
In parecchi punti della zona attraversata, con tanta pazienza e un po di fortuna (o viceversa), è possibile trovare le testimonianze del passato "marino" di queste montagne: residui di crostacei, di coralli , molluschi alghe e conchiglie, naturalmente fossilizzate.
Ma questo non è l'unico segreto dell'Altipiano. A pochi minuti dal Colle di Valcavera, la strada conduce, al selvaggio Colle dei Morti (m 2480). Il nome lugubre è dovuto ad uno dei tanti massacri avvenuti nelle battaglie che furono combattute su questi terreni nei secoli XVII e XVIII. Ma la fantasia popolare ha spostato ancora più indietro nel tempo questi fatti d'arme.
Racconta un'antica leggenda provenzale che nei pressi del colle dei morti è sepolta un'armata di Carlo Magno, che ha in consegna un 'enorme tesoro. Questo tesoro si dice sia stato cercato in più riprese nel passato, ma ogni volta i soldati dell'armata sono usciti minacciosi dalle rocce sotto cui dormono facendo fuggire i malcapitati. E il tesoro, ad oggi, continua a rimanere sull'Altipiano..
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