Albino De Bernardin, Andrea Rizzato
Bellezza
Autore scheda
Albino De Bernardin, Andrea Rizzato
Dislivello salita
1020m
Dislivello discesa
1020m
Quota
2356m
Difficoltà
S3 – BSA
Orario
3,00 h
Periodo
Da febbraio ad aprile



Il Passo del Mulo è un intaglio di cresta tra il Monte Righile e il Monte Lastroni e importante valico tra la Val Visdende e Sappada. Per sua posizione strategica è stato avamposto durante la Grande Guerra, quando assunse l’originale nome attualmente utilizzato per un fatto realmente accaduto durante l’estate del 1916: in una giornata di nebbia fittissima gli austriaci, che si erano spinti prossimi alle posizioni italiane, si accodarono ad un gruppetto di alpini con i loro muli e, senza farsi notare, slegarono l’ultimo mulo per portarlo con loro valicando la forcella che da allora si chiama Passo del Mulo. L’itinerario attraversa il versante nord del Gruppo del Rinaldo, passando in rassegna gli stupendi Torrioni del Rinaldo (in particolare l’ardito Campanile Luisa e le numerose forcelle che li dividono), in ambiente tipicamente dolomitico. In inverno queste forcelle diventano punto di arrivo di splendide salite e inizio di discese su nevi quasi sempre polverose. Molto interessanti e divertenti sono anche le varianti di discesa verso Sappada, transitando per le bianche spianate che d’estate accolgono i Laghi d’Olbe. 

Note: prestare attenzione all’assestamento dei ripidi pendii che interessano tutto lo sviluppo dell’itinerario
Itinerario
Dal parcheggio presso il Ristorante Da Plenta si prosegue verso la Val d’Àntola; dopo un po’ si lascia la strada e si va a destra, guadando il Torrente Cordevole con le indicazioni del sentiero CAI 135. Si prosegue nel bosco che diventa gradualmente più rado, per poi salire direttamente il pendio rivolto alla Val Popera, che man mano diventa più ripido. Facendo riferimento agli svettanti Torrioni del Rinaldo si procede con direzione sud, lasciando il sentiero estivo notevolmente più a destra. In alto il pendio si restringe e diviene più ripido e lo si risale fino a 50 metri dal suo culmine con numerosi zig zag, per poi uscire a destra su una piccola dorsale. Risalita tutta la dorsale, si entra nella splendida Val Popera a 1958 m (in caso di innevamento abbondante, o con condizioni poco sicure, è possibile salire tutta la costa boscosa alla destra del pendio, che in alto si ricongiunge alla dorsale descritta). Entrati nella Val Popera, la si risale tutta senza difficoltà, sfilando sotto le tante torri e le relative forcelle intermedie, fino nei pressi di Sella Franza 2150 m circa, da cui inizia il tratto finale della salita. Si sale a destra fino ad un dosso oltre il quale compare il Gruppo del Peralba e dell’Avanza (e da dove è possibile proseguire a est per la Forcella Righile) e si affronta l’ultimo ripido pendio esposto a nord per il ben visibile Passo del Mulo. Superatolo con le dovute attenzioni per i possibili depositi da vento, si esce sull’aereo intaglio. Discesa
Si torna fedelmente sulle tracce di salita, che alterna tratti ripidi a falsopiani. Prestare attenzione al lungo pendio che riporta ai boschi dove, con condizioni poco sicure, conviene restare sulla dorsale di sinistra (scendendo). Materiale
Normale standard Note
Variante di discesa per il Canale Ovest del Monte  Franza (Rio Villanaro)
È un’alternativa interessante e diretta, consigliabile a chi ha già percorso la Val Popera e cerca nuove opportunità di discesa. Tornati a Sella Franza, si risale brevemente alla forcellina tra il Monte Franza e il Monte Popera (quota 2220 m), poco distante dalla torre sommitale del Monte Franza stesso. Da qui si imbocca un canale con direzione iniziale ovest, che poi volge a nord, sfruttando gli aperti pendii del Rio Villanaro; spostandosi gradualmente verso sinistra, ci si ricongiunge al percorso di salita (S3 – OSA). Questa variante richiede nevi abbondanti, che coprano la bassa vegetazione del Rio Villanaro.

Varianti di discesa a Sappada dal Passo del Mulo
Dal passo è possibile scendere a Sappada per due divertenti itinerari; il primo facile ed evidente, il secondo più ripido e di maggior soddisfazione sciistica, ma che richiede di conoscere la zona (dove passa il sentiero estivo CAI 135). 
In entrambe i casi si scia il vasto pendio che dal passo porta alla conca con i Laghi d’Olbe. Raggiunta la chiesetta sul bordo del maggiore dei laghi si potrà:
A. Divallare sulla facile stradina che transita per la Casera d’Olbe e raggiunge gli impianti sciistici presso la stazione a monte di uno skilift. Da qui a Sappada per le piste da sci (S3 – MS).
B. Dalla chiesetta si affrontano i ripidi pendii sottostanti, grossomodo sulla traccia del sentiero estivo CAI 135, fino a quota 1800 metri circa, dove si ritrova la pista che da Sappada 2000 scende a valle (S3 – BS). Attenzione all’orientamento con scarsa visibilità.
Cartografia
Scialpinismo in Val Visdende di Albino De Bernardin, Andrea Rizzato, Idea Montagna 2013

SHOP.PLANETMOUNTAIN.COM: Scialpinismo in Val Visdende




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Autore scheda
Albino De Bernardin, Andrea Rizzato
Dislivello salita
1020m
Dislivello discesa
1020m
Quota
2356m
Difficoltà
S3 – BSA
Orario
3,00 h
Periodo
Da febbraio ad aprile



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