O sole mio - Grand Capucin

Roberto Rossi
Bellezza
Primi salitori
M. Piola, P.A. Steiner, 1984
Autore scheda
Roberto Rossi
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
300m
Difficoltà
ED-, 6b+ max
Difficoltà obbligatoria
6a+

Percorso



La prima parte è decisamente la più atletica, ed è possibile evitarla a sinistra passando per le fessure della “Svizzeri” fino alla grande terrazza posta sopra il diedro. Così facendo, e continuando poi sulla via originale, diventa la combinazione di vie più facile per raggiungere la Cima del Grand Capucin.
Accesso
Dal Rifugio Torino (3375m) si traversa in direzione ovest puntando verso il Col des Flambeaux. Da qui, passando sotto i cavi della funivia, si scende verso sinistra per poi proseguire in quota verso l’inconfodibile profilo del Grand Capucin: l’attacco si trova tutto a sinistra, a circa metà del canale di neve che separa il Grand Capucin dal Trident, un po’ a sinistra di un evidente grande diedro (attacco della Svizzeri). Si attacca sotto la direttiva dell’evidente fessura del secondo tiro. Discesa
Si può scendere anche lungo l’itinerario di salita, ma è consigliato scendere lungo la “Svizzeri”. Materiale
Nuts e friends fino al n° 3, doppi fino al n°2 Note
N.B.: la fessura del secondo tiro è svasa…occorre quindi sapersi proteggere molto bene con i friends!




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11/09/2006 jacopo compagnoni
la via è veramente super! l'ambiente anche e la roccia favolosa... non banale assolutamente e tutta da proteggere..consiglio di andarla a fare!
Bellezza
Primi salitori
M. Piola, P.A. Steiner, 1984
Autore scheda
Roberto Rossi
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
300m
Difficoltà
ED-, 6b+ max
Difficoltà obbligatoria
6a+

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