Ringo Star - Pizzo Badile
Tarcisio Fazzini, classe 1963, ha lasciato tracce indelebili nella storia dell’alpinismo nonostante la sua breve vita. Le sue creazioni, quasi tutte sul granito della Val Masino e della Bregaglia, sono ancora oggi punti di riferimento assoluti per lo stile d’apertura, per la difficoltà e la bellezza delle linee create. Tra queste, Ringo Star è stata la sua prima grande realizzazione e pur essendo quella dalle difficoltà tecniche più abbordabili, offre un impegno complessivo di una certa rilevanza, per la chiodatura rarefatta e per l’ambiente severo in cui non si deve perdere la giusta via.
Tarcizio, con il cugino Ottavio Fazzini e l’amico Tita Gianola, il 16 agosto del 1985, apre questa nuova linea puntando all’evidente diedro che punta sullo spigolo nord, poco distante dalla vetta, e che chiama il 'Magnifico'. Giunti alla base del diedro l’acqua e la grandine fermano la salita, deviano sullo spigolo nord e arrivano in vetta, dopo 14 ore di arrampicata, proprio quando il temporale termina e il cielo si riapre. Poco male, torneranno. Il 22 agosto, con Tita, salgono dalla normale e si calano dallo spigolo nord alla base del diedro, dove avevano interrotto il precedente tentativo. In quattro ore salgono l’elegante e spettacolare diedro: il Magnifico.
Negli anni a venire, prima della sua prematura scomparsa, avvenuta nell’inverno del 1990, Tarcisio ha creato itinerari di grande impegno e bellezza tra cui ricordiamo: Delta Minox allo Scingino, La spada nella roccia al Qualido, Elettroshock al Picco Luigi Amedeo e, sempre sulla nord ovest del Badile, Jumar iscariota e Galli delle Alpi.
ACCESSO
Salire in direzione della parete NO del Pizzo Badile attraversando il ghiacciaio e portandosi sotto la direttiva dell’evidente diedro che incide tutta la parete (spesso bagnato, colate nere alla sua destra), la via attacca circa 15m alla sua destra presso una placca fessurata (1h/1h30min dal bivacco + 1h dal rifugio).
ITINERARIO
L1: salire il diedro fessurato sino ad incontrare una
sosta con 2 chiodi e cordoni sulla destra sotto ad un tetto obliquo, da
rinforzare (40m, IV) poco sopra spostata a destra c’è un’altra sosta con
due chiodi.
L2: non salire diritti ma verso sinistra, proseguire per
lame rovesce e fessure (1 chiodo) lungo il diedro obliquo, posto a
sinistra del tetto, giunti alla cengia traversare lungamente verso destra
sino dove si sosta alla base di diedri fessurati, sosta da attrezzare su
friend (60m, IV+)
L3: salire i diedri fessurati sino al loro termine dove
si sosta sulla destra, un chiodo da rinforzare (50m, V)
L4: seguire le fessure verticali sopra la sosta quando
diventano esili seguire la fessura/lama verso sinistra (fessura nascosta)
che dopo 15m circa si fa verticale, continuare a seguirla, al suo termine,
dopo circa 30m, si trova una sosta intermedia (facoltativa) su due chiodi,
proseguire per la fessura che incide la placca soprastante (1 chiodo) fino
a una cengia dove, a sinistra, si attrezza una sosta su friend (50m, VI-)
L5: seguire la lama sopra la sosta, inizialmente
verticale e poi ancora verso sinistra, al suo termine salire un diedrino,
poi ci si sposta a sinistra di alcuni metri per entrare in un altro diedro
verticale da risalire (3 chiodi) sino a raggiungere due chiodi abbastanza
vicini dove allestire la sosta, da rinforzare (60m, V)
L6: salire sopra la sosta per fessure e rampe appoggiate
tenendo la destra, arrivati ad una cengia, sosta da attrezzare su friend
(in conserva 80m, III)
L7: non continuare ad obliquare verso destra seguendo la
cengia ascendente (se si prosegue si giunge alla sosta 8 – due fix cordone
e maglia rapida - di “Sogni d’alta quota”) ma dalla sosta salire diedrini
e fessure (1 chiodo) per poi attraversare su placche articolate alcuni
metri a sinistra, alla base di una evidente fessura che sale verso
sinistra, dove si sosta su friend (50m, III un pass. IV)
L8: percorrere la fessura sino ad arrivare ad una cengia
da attraversare a destra fino a trovare due chiodi su cui fare sosta (60m,
V)
L9: spostarsi pochi metri a destra della sosta per
prendere le fessure leggermente in obliquo a sinistra, salirle per una
ventina di metri e spostarsi verso destra sino sotto una fascia chiara di
granito solcata da una fessura dove si attrezza la sosta su friend (40m,
IV+)
L10: salire il diedrino a destra, al suo termine
attraversare a destra per andare a prendere le fessure che salgono
obliquamente verso sinistra, quando si fanno erbose salire sino a un
chiodo, rinviarlo e traversare a destra in placca sino a raggiungere altre
fessure da risalire sino ad attrezza la sosta su friend (60m, V)
L11: andare qualche metro a destra per prendere le
fessure che vanno leggermente in obliquo a sinistra fin quando si trova un
chiodo con cordino, salire quindi verticalmente in placca (passaggio
delicato) fino ad una cengia dove si sosta su spuntone e friend (30m, VI)
L12: si percorre qualche metro verso destra per poi
salire in verticale la placconata soprastante, sfruttando lame e fessure,
prima verso sinistra e poi verso destra sino alla cengia che si percorre
verso destra sino dove si attrezza la sosta su friend (40m, V)
L13: obliquare verso destra per poi salire fessure e lame
fino alla base dell’evidente diedro (chiamato “Il Magnifico” dai primi
salitori) dove si sosta su un chiodo da rinforzare (50m, IV)
L14: percorrere “Il Magnifico” in alcuni punti sfruttando
alcune lame a sinistra, ritornati nel diedro (2 chiodi) continuare sino e
sostare su due chiodi da rinforzare (50m, VI-)
L15: continuare lungo il diedro (2 chiodi) sino a quando
è chiuso da un tetto, traversare quindi a sinistra e salire in verticale
lungo un altro diedro fino a una sosta don due chiodi (30m, VI+)
L16: salire il diedro fino allo spigolo N
dove si sosta su spuntone (30m, VI)
DISCESA
- Lungo la normale in direzione del Rifugio Gianetti.
- In doppia dallo spigolo nord.
- In doppia da “Sogni d’alta quota” (schema allegato): Proseguire verso la
cima per circa 30 metri lungo lo spigolo tenendosi sul versante NO sino a
raggiungere una sosta con due fix da 8mm con maglia rapida collegati da un
cordone. Calarsi in diagonale verso destra (faccia a monte) seguendo i fix
per 60m (esatti, occhio alle corde) sino a raggiungere una sosta (saltarne
una intermedia priva di cordone e maglia rapida) dalla quale si iniziano
le calate (tutte su due fix dell’8 collegati con cordone e maglia rapida)
seguendo i fix e tendendo sempre leggermente verso sinistra (faccia a
monte). L’ ultima calata deposita sul ghiacciaio 30 m più a destra (faccia
a monte) di Ringo Star. In totale 15 Doppie
MATERIALE
7-8 chiodi, dadi, serie friend sino al 3 (BD) compresi i micro e raddoppiare misure intermedie, piccozza e ramponi per l’avvicinamento
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