Vai del Filo a Piombo - Becco di Valsoera
La via del Filo a Piombo percorre uno dei più belli spigoli di granito delle Alpi. Proseguendo dai primi tiri della via Cavalieri Mellano Perego, si scalano in tutto 450 metri di via a goccia d’acqua su roccia splendida. Grande è l’esposizione e l’ambiente, una linea unica per estetica e logica di percorso. La via fu aperta, tolti pochi passi , interamente in libera andando anche un poco oltre a quello che al tempo si chiamava settimo grado. Può considerarsi la prima via moderna del Becco di Valsoera, per 22 anni tutti i ripetitori della via Mellano, dopo il tiro di artificiale deviavano nel diedro più abbattuto a sinistra, nel 1982 Giorda e Zuccon proseguirono sul filo aprendo questa via che stupì, perché era stata considerata per anni quasi impossibile.
Oggi l’ingaggio è minimo rispetto all’apertura. Le soste a spit, molte di Agrippine, via aperta successivamente, i chiodi in loco e i friend, che all’epoca non c’erano, permettono di percorrere questa via con buona sicurezza, godendo appieno dell’arrampicata.
ACCESSO GENERALE
Si percorre la valle dell’Orco e a Rosone si prende a destra la strada per il Vallone di Piantonetto, si prosegue fino alla diga del Teleccio dove si parcheggia.Si può pernottare al Rifugio Pontese, consigliato, ottima cucina e ospitalità e, ore 0,45. Volendo è fattibile in giornata direttamente dal parcheggio.
ACCESSO
Dalla diga di Teleccio si percorre il sentiero che in circa 45 minuti porta al Rifugio Pontese (m. 2217). Dal rifugio si prosegue attraversando in direzione Nord il Pian delle Muande, fino a giungere all’inizio dei canaloni che scendono dal Becco di Valsoera. Si abbandona quindi il sentiero principale risalendo la pietraia (tracce di sentiero), fino ad un evidente zoccolo roccioso che si risale.
La via Mellano-Perego, che va seguita fino a terminare il tiro di artificiale (L6), attacca alla base di un’evidente fessura che delimita a sinistra la Torre Staccata (1.5-2h dal rifugio)
ITINERARIO
Per raggiungere l’attacco del Filo a Piombo vanno percorsi i primi 6 tiri
della via Cavalieri Mellano Pergo. La via Filo a Piombo è ripetutamente
intersecata da 'Agrippine', via mista con diversi spit aperta dai fratelli
Remy nel 1992, 10 anni dopo Filo a Piombo.
VIA CAVALIERI MELLANO PEREGO
L1: si seguono facili placche senza percorso obbligato
obliquando leggermente verso sinistra, stando a lato della grande fessura
che divide la torre staccata dalla parete vera e propria, si scala poi
verticalmente un pilastrino di roccia rossa poco compatta, sosta a spit
recente (Climbing Technology) in comune con Agrippine (45m, 4C).
L2: ci si sposta qualche metro a sinistra (friend
medio-piccolo), si supera un muro verticale di 7-8m inizialmente sprotetto
(spit Mammut di Agrippine), quindi si obliqua lungamente a sinistra fino a
raggiungere un pulpito non stabilissimo con chiodo da allungare a dovere,
da li in verticale ci si dirige verso comoda sosta su cengia (50m, 6a poi
5c, sosta recente CT).
L3: tiro breve, diritti per fessure in direzione della
sosta CT visibile dal basso (25m, 5a).
L4: si prosegue dritti e poi a destra, evitando sulla
destra una grossa protuberanza rocciosa, si supera la sosta di agrippine e
si procede in un bel diedro fessurato per poi raggiungere con un passo
verso sinistra la sosta CT, alla base della caratteristica fessura-diedro
giallastra di licheni della Perego (50m, 5C).
L5: si supera la stupenda fessura dai bordi netti, poi si
entra a sinistra in un diedro verticale, da cui si esce con una sequenza
faticosa (blocco instabile) alla base del tiro di artificiale, sosta CT
(35m, 5b con uscita di 6a).
L6: si va a destra a prendere un diedro
liscio con chiodi e cordone, che si supera (A1/A0), quindi si segue un
diedrino di 3-4m a destra fin sotto una fessura molto chiodata, che si
deve seguire (VII o A0). Sostare verso sinistra alla base di un netto
diedro fessurato, sosta CT (35m).
INIZIO DELLA VIA FILO A PIOMBO
L7: si supera il diedro di 8m con un’elegante spaccata
6a, raggiungendo un paio di chiodi, i quali non si rinviano. A questo
punto la classica Mellano-Perego prosegue diritto nel gran diedro, mentre
per Filo a Piombo occorre traversare decisamente a destra sotto una prua
gialla di licheni, fino ad oltrepassare il filo dello spigolo, in vista
della fessura-camino che divide la parete dalla Torre Staccata. Dopo aver
percorso delle belle lame e fessure nere, si aggira lo spigolo e i sosta
su un evidente e solido spuntone proprio sotto uno spit di Agrippine
(sosta da fare con fettuccia o cordone non presenti, 35m, 6a poi 5c).
L8: tiro chiave se fatto in libera: si rinviano i primi
due spit Mammut di Agrippine, allungare il secondo, e poi si prosegue con
passo delicato per entrare nel centrale dei tre diedri visibili dalla
sosta, il più chiodato. Tra i primi due spit c’è già un passo sul 6a,
entrare nel diedro è ancora delicato, 6a+. Si prosegue nel diedro chiodato
fino a rinviare il penultimo chiodo visibile, un volta raggiunto questo,
tralasciare il seguente chiodo e ribaltarsi verso sinistra in direzione
dell’uscita del diedro parallelo, presente a sinistra, friend 0.4.
L’uscita, fisica, porta ad una comoda cengia, dove sullo spigolo si trova
la sosta con spit Mammut di Agrippine. (25mt, il tiro vale in libera sul
6b/6b+).
L9: A destra della sosta si prosegue grazie alla fessura
a destra del diedro quasi cieco (attenzione ad un blocco) e, proseguendo
atleticamente tra tettini, lame e fessure, con uscita fisica su magnifiche
lame, si giunge alla sosta recente CT. (6a/6a+, 20 m).
L10: tiro con il passaggio chiave: innalzarsi sopra la sosta e
con cautela andare a rinviare un buon chiodo sulla sinistra. Da qui
innalzarsi sullo spigolo e con passi tecnici obbligatori sul 6b procedere
verso sinistra sino a raggiungere una esile scaglia con chiodo, utile
micro friend. E’ presente un chiodo più in basso, era probabilmente
utilizzato per fare A0 ma è inaffidabile e la roccia attorno fragile. Si
prosegue quindi abbastanza lungamente sul filo (friend incastrato) e
sfruttando belle fessure, anche larghe, si perviene ad un comodo
terrazzino dove si sosta, nuovamente sullo spigolo su spit Mammut di
Agrippine (40m, 6b/+).
L11: si attacca il diedrino a destra della sosta e si
raggiunge una esile fessura ancora un po’ verso destra, tramite una
scaglia rovescia si supera un boulderino insidioso, si prosegue per una
bella fessurina per poi piegare verso sinistra in direzione di una sosta
CT più o meno all’altezza della penultima sosta di 'Nel Corso del
Tempo', visibile sulla destra(35mt, 6a+).
L12: si procede verticalmente sullo spigolo in direzione
di uno spit Mammut di Agrippine, poi non ci si dirige verso il secondo ma
si piega più logicamente verso sinistra (chiodo) e ci si innalza con passi
obbligati (5C) su di un muretto. Superato quest’ultimo si prosegue
diagonalmente verso destra in direzione di un camino, che si supera
(friend n.3), si affronta direttamente il seguente muretto a tacche
sprotetto e si raggiunge l’ultima sosta di 'Nel Corso del Tempo' (40mt
6a).
DISCESA
Veloce e comoda discesa in doppia dalla via Nel Corso del Tempo, si arriva giusto dove si sono lasciati gli zaini alla partenza della Mellano.
MATERIALE
Una serie di Friend BD 0.1 – 3 più doppi friend medi. Utile il martello per ribattere i chiodi di via, una fettuccia lunga per la prima sosta di Filo a Piombo.
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