Las Cuerdas En El Viento + La Vida Loca - Parete di Gallivaggio

Simone Manzi
1 / 12
Las Cuerdas En El Viento + La Vida Loca: Parete di Gallivaggio, Valle Spluga, Simone Manzi
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
La Vida Loca aperta da Pio Guanella e Marco Geronimi nel 1998. Las Cuerdas en el Viento aperta da Simone Manzi e Riccardo Lerda nel settembre 2020
Autore scheda
Simone Manzi
Lunghezza dislivello
365m
Difficoltà
VIII-
Difficoltà obbligatoria
VII

Percorso



Via bella e meritevole in Valle Spluga, quasi totalmente in fessura e di sicuro impegno complessivo! Si tratta di un itinerario di stampo semi-sportivo, protetto a spit solo dove necessario e che necessita di buona esperienza e adeguato livello tecnico sia per quanto riguarda il posizionamento di protezioni mobili sia per la roccia non sempre compatta. La via originale (La Vida Loca), aperta da Pio Guanella e Marco “Chino” Geronimi nel 1998, sale la parete basale lungo placche e fessure ora intasate da muschio e vegetazione e prosegue nell'evidente grande diedro che caratterizza la struttura. La variante aperta evita questa zona salendo alcuni bellissimi tiri quasi interamente da proteggere e, seguendo un sistema di fessure, rampe e diedri, arriva a ricongiungersi al tracciato originale proprio alla base del diedro. Da qui la parte superiore della via del '98 è stata ripresa sostituendo alcuni vecchi spit e apportando una breve variante in L8.
Accesso generale
Salendo lungo la SS36 in direzione Madesimo-Passo Spluga parcheggiare sul tornante poco prima della frazione Lirone (è possibile lasciare l'auto anche nel parcheggio all'inizio dell'abitato). Da qui scendere scendere al tornante precedente ed imboccare la bretella provvisoria realizzata per la frana di Gallivaggio e seguirla fino all'imbocco del sentiero Via Spluga (cartello con indicazioni per Via Spluga-Filigheccio). E' possibile arrivare fin qui anche lasciando l'auto nell'ampio piazzale in corrispondenza del curvone con casa semi-abbandonata (ex Castagneto) e risalendo poi lungo la statale fino alla bretella. Seguire a questo punto il sentiero per Filigheccio per circa 10 minuti fino a che questo non passa in una zona di ganda con grossi massi proprio sotto la verticale del diedro. Abbandonare il sentiero e, risalendo per blocchi e bosco arrivare fin sotto la parete che fa da zoccolo al diedro. 20/25 minuti dall'auto. Accesso
Attacco: l'attacco della via si trova costeggiando brevemente verso destra la base della parete, poco dopo un muretto a secco che si scavalca ed in corrispondenza di un bel diedro/camino di roccia chiara. Itinerario
L1: 30m VII- Partendo poco sulla sinistra, entrare nel bel diedro/camino che si sale interamente verso destra, quindi verso sinistra fino alla sosta su terrazzo; 2 spit. Friend 0.2/2 doppi 0.2/0.4

L2: 25m VII- Seguire il bel diedro fessurato ad arco verso sinistra con un singolo passaggio più ostico nel centro; quindi traversare a sinistra e rimontare il terrazzo sul quale si sosta; nessuno spit. Friend 0.2/3

L3: 20m VII Spostarsi a sinistra, rimontare un pilastrino e salire una sottile fessura; al suo termine spostarsi a destra e rimontare la cengia sulla quale si sosta; 3 spit. Friend 0.2/1

L4: 20m V Traversare facilmente a sinistra per circa 10 metri, superare un muretto aggettante (spit) e andare a far sosta a friend alla base del bel diedro fessurato sulla destra; 1 spit, sosta a friend. Friend 0.4, S4 friend 0.5/0.75

L5: 35m VII- Salire il bel diedro atletico (attenzione alla roccia nel finale), proseguire sulla placca a sinistra del diedro successivo (spit) e rimontare la cengia con albero; superati il diedrino e la placca successiva si arriva in sosta; 2 spit. Friend 0.3/3 ev doppi 0.3/0.4

L6: 40m III Traversare facilmente verso sinistra oltrepassando un grosso pilastro staccato oltre il quale si trova la sosta alla base del grande diedro; nessuno spit. Friend 0.5/2

L7: 30m VII Entrare sul fondo del diedro verso sinistra e risalirlo sfruttando alcuni sistemi di fessure molto belli anche se talvolta con roccia da verificare; arrivati al secondo spit salire la bella placca di roccia scura che conduce in sosta; 2 spit. Friend 0.3/3 ev. 2x0.4/0.75

L8: 30m VII+ Traversare a sinistra ed entrare nel diedro/camino che si risale fin sotto il tetto; seguendo la larga fessura ad arco si arriva a pochi metri dalla sosta che si raggiunge con alcuni passi delicati in placca; l'itinerario originale nel tratto finale saliva la placca verticale sotto la sosta ora ricoperta di lichene. 4 spit, tenere friend 4 e 5 per l'ultimo tratto. Friend 2/5

L9: 25m VII- Risalire lungo il largo camino, prima entrando sul fondo e poi salendo in spaccata sulla linea degli spit, fin sotto il tettino che si supera a sinistra; giunti sul terrazzino alla base della fessura/diedro successiva è vivamente consigliato attrezzare una sosta su ottimi friend per dividere in due il tiro originale. 5 spit. Friend 0.4/4 (tenere due friend grossi per la sosta).

L10: 20m VII+ Salire un'esigente fessura che diventa larga in alto fino a raggiungere la sosta. 3 spit. Friend 0.75/5

L11: 40m VIII- Tiro chiave. Fessura/camino fino ad una zona con rovi, quindi fessura rovescia verso sinistra e difficili passi ancora in traverso a sinistra. 4 spit. Friend 0.5/4

L12: VII 40m In fessura verso sinistra, quindi seguire una larga fessura verso destra e, raggiunta la fessura di fondo del diedro seguirla fino alla aerea sosta. 9 spit. Friend 4/5 Discesa
Da qui la via originale esce verso destra fino a raggiungere il bosco. Una vaga traccia che sale e traversa verso sinistra porta fino al sentiero che scende fino alla base.

Decisamente consigliabile la discesa in doppia dalla linea di calata appositamente attrezzata.

Dalla S12 scendere direttamente per 50 metri fino ad una sosta fuori via posta su comodo terrazzzo (consigliabile rinviare la S11). Da qui con una doppia in diagonale verso destra faccia a monte rinviando alcuni spit del tiro raggiungere la S8; con un'altra doppia diritta si giunge alla base del diedro. Effettuare quindi una calata di 50 metri dritta sotto la sosta passando in mezzo a due gruppetti di alberi fino alla sosta con singolo spit con anello su cengia erbosa. Effettuare un'altra calata puntando alla base di un grosso abete ben visibile sotto la verticale della sosta e da questo con un'ulteriore breve doppia alla base della parete. Materiale
Mezze corde 50m, 12 rinvii, friend da 0.2 a 5, utile raddoppiare da 0.2 a 0.75 (le misure 4 e 5 sono necessarie solamente a partire da L8 in poi). Note
Tutte le soste risultano attrezzate con 2 spit ad eccezione di S4 ed S9 da attrezzare a friend.




Commenti

Info

Devi riempire tutti i campi

Grazie per aver aggiunto un commento!
Sarà visibile non appena sarà stato approvato dalla redazione.

Codice di verifica errato

Devi aspettare 2 minuti prima di poter commentare di nuovo.


Ancora nessun commento...
Bellezza
Primi salitori
La Vida Loca aperta da Pio Guanella e Marco Geronimi nel 1998. Las Cuerdas en el Viento aperta da Simone Manzi e Riccardo Lerda nel settembre 2020
Autore scheda
Simone Manzi
Lunghezza dislivello
365m
Difficoltà
VIII-
Difficoltà obbligatoria
VII

Percorso



Itinerari nello stesso gruppo montuoso

Mostra altri in Alpi Lepontine Orientali

News correlate