Gianni Tomasoni
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Via Cheope: Piramide del Corno Zuccone, Val Salarno, Adamello
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Fabrizio Preda, Gianni Tomasoni fino al termine, con Paolo Amadio & Valentina Gambirasio 09/2019 & 08/2020
Autore scheda
Gianni Tomasoni
Versante
SO
Lunghezza dislivello
555m
Quota
2850m
Difficoltà
6b+ S3 III

Percorso



Salita di notevole sviluppo e interesse su una delle cime che si alza alla testata della Val Salarno. Su questa cima era stato salito solo lo spigolo ovest, estetico e ben visibile dal Rifugio, fu percorso nel lontano Agosto 1981 da Marco Farina, Paolo Paci, Paolo Servida & Emanuele Valle. Oggi questo percorso, divenuto classico grazie alla guida 'Le vie del cielo' che lo ha rivalutato, è spesso salito per il suo estetico spigolo Ovest, per la roccia ottima e soprattutto per il comodo avvicinamento. La via da noi aperta sale su roccia super, con arrampicata in prevalenza di placca e diedri, al centro della parete, trovando una logica via d'uscita alla cuspide finale formata da placche verticali.
Accesso generale
Percorrere la Valcamonica su SS42, uscire a Cedegolo, dopo il centro abitato di Cedegolo svoltare a destra e imboccare la SP84 che sale a Berzo Demo, Cevo e Saviore. All'inizio del paese di Saviore svoltare a sinistra (cartelli indicatori Fabrezza Rif. Prudenzini) seguendo la segnaletica, deviando prima a destra (cartello indicatore Rist. Stella Alpina) poi mantenendo la sinistra, seguire la stretta strada asfaltata che entra nella valle delle Brate. Si prosegue superando sulla strada un avvallamento (attenzione ai possessori di auto basse) fino alla Località Fabrezza e parcheggiare nei park adiacenti il rif. Stella Alpina (1440m.). Accesso
Parcheggiata l'auto, ci incamminiamo lungo la strada che sale a tornanti prima asfaltata, poi sterrata a tratti con fondo in pietra e cemento. Dopo aver percorso la strada per circa 30 min. con riferimento rif. Prudenzini, arrivati ad un ponticello di legno, lo si supera e poco oltre si perviene ai cartelli indicatori sentiero n°87 Lago di Bos Bivacco Bos, si segue ancora fedelmente la strada sterrata per il Rif Prudenzini, superando alcuni tornanti, con un breve dislivello si giunge alla Malga di Macesso di sotto (m.1758) dove la pendenza aumenta per poi diminuire si arriva alla Malga di Macesso di Sopra (m. 1935). Ora si prosegue in leggera salita fino a scorgere le strutture della diga del lago di Salarno; raggiunto l'ex lago di Macesso (ora senza acqua), saliamo verso la diga con alcuni ripidi tornanti, arrivati alla diga presso la chisetta che precede il lago di Salarno (m.2.070). Qui un segnavia indica Rif. Prudenzini (45 min.). Ora su mulattiera pianeggiante costeggiando il lago, superato un ponte si giunge alla Malga Salarno (m 2094), oltrepassata la Malga in breve si arriva al Lago Dosazzo (m. 2083). Giunti in fondo al Lago si scorge il Rif. Prudenzini 2.235m (buon punto di ristoro e pernottamento per le salite in valle ore 2,30. Dal Rifugio la parete dove sale la via e' gia' ben visibile. Si percorre il sentiero n°156a per il Passo di Salarno, si oltrepassa il ponticello in legno e lasciato a dx il vecchio Rifugio, si inizia a salire la morena fino all'altezza della base della parete, dove il sentiero si spiana leggermente, nei pressi di un grosso masso con segnaletica Cai. Lasciare a sx il sentiero e con un diagonale a dx attraversare sotto la parete fino alla base (ore 0.45 dal Rifugio)
Attacco: sotto la direttiva delle grandi placche centrali, targhetta con nome
Discesa
Dalla Cima del Corno effettuare una corda doppia di m.15 (versante est)che deposita sulla comoda e panoramica sella nei pressi della cima.
Opzione 1- la piu' comoda e veloce è scendere a piedi. Dalla sella salire leggermente tenendo la dx, poco oltre si supera un baraccamento della grande guerra, ora si inizia a scendere mantenendo la sx in direzione di un canale detritico, lo si percorre fino ad incontrare delle grandi placche appoggiate, percorrerle nei punti più agevoli, quasi al loro termine si attraversa in diagonale a dx su grossi massi fino ad intercettare il sentiero n°156a che conduce al bivacco. A ritroso, giunti nei pressi del passo Salarno, (numerosi ometti e segnavia) su sentiero tracciato si scende il ripido sentiero fino alla morena sottostante dove si scorge la parete appena salita. Percorsa la morena si giunge di nuovo al Rifugio Prudenzini (ore 1.20)

Opzione 2 - Dalla sella (faccia a valle in direzione Prudenzini) affacciarsi per 5 m. fino a scorgere sulla dx la prima calata attrezzata fuori via.
1 calata: (fuori via contornando la Cuspide su isiga) m.60
2 calata: (fuori via contornando la cuspide su isiga e placche fino alla cengia e rientrare a sx ,(faccia a monte ) fino ad intercettare la sosta di L.11,presso il grande diedro) m.50
3 calata: Da L.11scendere su placca verticale fino a sosta fuori via m.60
4 calata: Da sosta fuori via a L.7 m.50
5 calata: Da L.7 a L.6 m.30
6 calata: Da L.6 a L. 4 m.60 (cengia con fix e maillon,t rasferimento su cengia fino a L.4) m.15
7 calata: Da L.4 a L.3 m.50
8 calata: Da L.3 a L.2 m.40
9 calata: Da L.2 a L.1 m.60
10 calata: Da L.1 a L.0 m.50 Materiale
N.D.A. Serie di friend fino al 2 BD corde da 60m. 10 rinvii. La via è rimasta completamente attrezzata con fix da 8 mm e alcuni chiodi di progressione. Soste attrezzate a fix da 8/10mm con maillon di calata. Note
Sino a sosta 12 si può tornare in doppia, sosta 13 e 14 meglio arrivare in cima e scensere a piedi o effettuare le prime due doppie fuori via (vedi relazione).




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Fabrizio Preda, Gianni Tomasoni fino al termine, con Paolo Amadio & Valentina Gambirasio 09/2019 & 08/2020
Autore scheda
Gianni Tomasoni
Versante
SO
Lunghezza dislivello
555m
Quota
2850m
Difficoltà
6b+ S3 III

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