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Erto No Big

Scheda a cura di: Federico Alberto Chiara
Stato: Italia, Regione: Friuli Venezia Giulia, Località: Erto (Pordenone)

Ad alcuni dice poco, ad altri ricorda la tragedia della diga del Vajont, ad altri ancora, i più sportivi, ricorda le pareti d'arrampicata. E' indubbia la meritata fama internazionale della falesia di Erto dovuta perlopiù al settore cosiddetto Big dove, specialmente con la pioggia, enormi tetti sommitali proteggono l'arrampicata di laboriosi e variopinti gruppi d'arrampicatori di buon livello.

Ma Erto non è solo strapiombi e vie dure; Erto è anche piacevoli vie di gradi medio-bassi confezionate ad hoc dal local, nonché scrittore-artista-climber, Mauro Corona. E' opera di Mauro infatti il settore cosiddetto NO BIG, non l'antitesi del settore BIG quanto piuttosto il suo completamento così che ognuno, dal novizio al più forte, possano trovare il campo in cui esprimersi e divertirsi.

Ed è soprattuto con il fine di far divertire che Mauro aveva chiodato questo settore più semplice ma non meno interessante e vasto. Infatti il settore NO BIG conta oramai quasi un centinaio di vie alcune delle quali molte dono davvero belle per il loro grado.

Così non è insolito, nelle belle giornate, vedere nugoli d'arrampicatori dirigersi verso questo bel settore animati dalle più varie intenzioni: alcuni per provare ad arrampicare, altri per far arrampicare le fidanzate, altri ancora per provare qualcosa di un poco più difficile considerando l'ottima ed incentivante chiodatura.

Recentemente, tuttavia, il settore NO BIG stava vivendo un periodo di magra. Nessuno che si curasse di tagliare qualche ramo francamente di 'troppo', nessuno che sognasse di ridare nuovo splendore a questo luogo.

Così, come in questi casi, quasi dal nulla una scintilla ha rianimato il trapano di Mauro che armato di spit e buona volontà ha chiodato nuove linee (laddove si pensava ci fossero solo erbacce) tirandone fuori alcuni 'piccoli capolavori'.

Basti pensare che dove ora corrono le lunghe linee della 'Diretta Torino' e 'Diretta Trieste' fino a due anni fa riposavano erbacce e rovi e nessuno avrebbe pensato che quel tetto fosse così piacevole da scalare, così ben manigliato senza però scadere nel banale.

Stesso caso di 'Questo non è un tiro per vecchi!' una lunghezza con una breve strapiombo a cui, anche se solo per modo dire, verrebbe strano di veder attaccato un ottantenne. Inoltre non è insolito vedere vispi sessantenni percorrere da capocordata questa via e scendere sorridendo. 'Allora non sono ancora vecchio!' la loro esclamazione.

A questa nuova opera di ampliamento si aggiunge una meticolosa chiodatura in cui grande attenzione è data alla sicurezza della progressione ed al divertimento. Non si scaldino, quindi, i puristi se dovessero incontrare uno spit di troppo ma piuttosto lo saltino se proprio crea loro fastidio. Vengano invece tranquilli tutti coloro che muovono i primi passi sulla roccia certi che quel 5c li porterà fino in catena (e che nessuno dirà nulla anche se di quando in quando ci si appenderà ai rinvii).

Non ultimo il recente 'Settore Pensile' sempre opera di Mauro che ha visto nascere nuove linee a strapiombo sulla diga e la richiodatura delle linee preesistenti. Senza alcuna pretesa amo chiamare questo settore 'Terrazza con vista' per l'ottima visuale che si gode dalla catena delle vie.

Le lunghezze sono secondi tiri sopra le placche numerate (ecco perchè dico settore pensile!) ma possono anche esser percorse d'un solo fiato ammesso di avere una corda da 70m ed almeno 14 rinvii. Qui lo stile richiama quello di alcune vie del settore BIG (una tra tutte 'Alien') dove a farla da padrone sono l'inclinazione oltre la verticale e le buone prese sovente nette e grosse nelle parti a strapiombo e tacche nei finali verticali.

L'ottima chiodatura a spit permette d'avvicinarsi, anche ai meno forzuti, al magico mondo degli strapiombi a patto che ci si porti dietro una macchina fotografica per immortalare il panorama dalla sommità della 'terrazza'.

Questo è tutto per il settore NO BIG ma non per la magica Erto... chissà che presto non ci venga regalato un 'piccolo Eden'...

ACCESSO

In auto. A27 (Mestre - Belluno) uscita Longarone. Da Longarone si seguono a dx le indicazioni per Erto, Val Cellina e Pordenone. All'uscita della galleria, all'altezza della diga del Vajont, si trova la parete (lato sx direz. Erto). Da Pordenone o Udine si percorre la Valcellina giungendo ad Erto per Barcis e Cimolais. In treno. Fino a Longarone: linee Padova-Calalzo e Treviso - Calalzo. Il settore "No Big" è ben visibile a destra del settore principale

ARRAMPICATA

In prevalenza verticale o leggermente appoggiata, su liste.

LOGISTICA

Alberghi a Longarone.

NOTE

News Erto

CARTOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA

"Falesie della Valle del Piave" a cura di Climband Belluno, Edizioni Rocciaviva, 2006

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Scheda / falesia
SETTORI
BELLEZZA

stella stella stella stella stella

PERIODO

Autunno e primavera, ma con il sole si può arrampicare anche in inverno.

ALTEZZA

80

CORDA

A spit e fittoni.

DIFFICOLTÀ

3a - 7b+

TIPO ROCCIA

Calcare

ESPOSIZIONE

Sud - est

NUMERO VIE

100

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REGIONE

Nome falesia

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