Soldà - Conforto - Marmolada Punta Penia

Planetmountain
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Soldà - Conforto
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
G. Soldà, U. Conforto nel 1936
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
550m (15/17 tiri)
Quota
3343m
Difficoltà
7-
Difficoltà obbligatoria
6, A1

Percorso



E' uno degli itinerari più ripetuti e classici della Marmolada. La via si sviluppa sul Pilastro Sud della Punta Penia che sovrasta il Passo Ombretta, a Sud Ovest della grande parete meridionale della Marmolada. Il Pilastro è inciso da due evidenti cenge. Dalla seconda e più ampia, posta a circa metà parete, ha inizio il grande diedro giallo che caratterizza la parte superiore dell'itinerario. Nelle due sezioni inferiori, invece, l'arrampicata si svolge prevalentemente per fessure, collegate fra loro da brevi rampe. L'uscita avviene lungo un colatoio, al quale si accede dopo aver superato un’impegnativa fessura e uno strapiombo che segna il tratto più difficile in libera. Nel colatoio terminale occorre prestare attenzione alla presenza di ghiaccio e alla roccia bagnata.
Accesso generale
Percorsi stradali- per l’A22 Modena-Brennero: uscire ad Ora (BZ); percorrere la Val di Fiemme fino a Predazzo, quindi, per la Val di Fassa, raggiungere Canazei. Proseguire quindi per la strada del Passo Fedaia e, superato il Passo, scendere fino a Malga Ciapela. - per la Val Cordevole: da Agordo si prosegue per Cencenighe, Alleghe e Caprile, quindi in breve per la strada del P.sso Fedaia si raggiunge Malga Ciapela.AvvicinamentoDal parcheggio di Malga Ciapela, con il sentiero n. 610, si raggiunge il Rifugio Onorato Falier (2080 m.), posto ai piedi della parete Sud della Marmolada (ore 1,15 da Malga Ciapela).Per le vie su Punta Penia, dal Rif. Falier si prosegue sempre con il segnavia 610 fino all Rif. Contrin (2016 m) posto alla confluenza tra la Val Contrin e la Val Rosalia. Accesso
Dal Rif. Contrin (2016 m) con sentiero 610 al Passo Ombretta (1,30 h); quindi verso est, per tracce, si raggiungono la base del Pilastro Sud e il camino d'attacco. Discesa
Lungo la ferrata Ovest fino alla forcella Marmolada, quindi per sentiero al Rif. Contrin. Materiale
2 corde da 50 m, chiodi, protezioni veloci (friends, nut ecc.) Note
La via salita in libera presenta difficoltà di 6b, con un tratto di 6b+ nell’ultima fessura. I gradi riportati sul disegno sono in linea con le guide già pubblicate da Maurizio Giordani e Heinz Mariacher.




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26/07/2009 Giampaolo B.
Un altro mondo rispetto a Punta Rocca e alla parete d'argento: il sole arriva tardi e il vento soffia freddo dalla val Rosalia. La roccia non è un gran che ed i tiri più duri sono normalmente bagnati. Un calo termico ed il colatoio finale si trasforma in un toboga di ghiaccio. Chapeau agli apritori!
04/09/2008 fulminella stefano zordan
loro si che erano pionieri! ci tenevo a ripeterla visto che gino era un mio paesano
23/09/2003 Sandro De Toni
Ripetuta la via due settimane dopo che lo hanno fatto gli autori del precedente commento: via in ottime condizioni (un po' bagnata la fessura finale) e abbastanza ben chiodata (anche se per lo più con chiodi Soldà-doc). Libera su tutti i tiri (un resting per me all'ultimo passo del tiro finale). Incredibile l'effetto di 10 giorni di secco! Quanto alla via, un viaggio "oltre le porte della percezione", a testimonianza del "pelo" dei nostri nonni. Il diedro giallo dev'essere ripetuto in 3 tiri. Non ci sono soste per una ripetizione in 2.
11/09/2003 Gianni Saltalamacchia
Nell'estate più asciutta degli ultimi decenni abbiamo trovato la via molto bagnata già dal diedro sottostante la prima cengia e praticamente fino in vetta.Ciò è stato forse dovuto alla fusione del ghiaccio presente internamente alle fessure per le alte temperature di quest'estate.Ne è conseguita una arrampicata molto sofferta e per niente divertente in presenza anche di una chiodatura non così abbondante da permettere una facile progressione in artificiale e non così sicura da potervi fare affidamento.La roccia non può essere peraltro definita "bella" perlomeno se confrontata con le altre vie della parete.In compenso la linea di salita è bellissima e la via merita di essere percorsa per rendersi conto di quanto forti erano gli arrampicatori dell'epoca.