Fungo d'Ombretta - Torre Giuseppe Moschitz

Giorgia Felicetti, Federico Dell’Antone
1 / 29
Fungo d'Ombretta: Dolomiti
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Bepi De Francesch, Francesco Innerkofler 14/07/1956
Autore scheda
Giorgia Felicetti, Federico Dell’Antone
Quota
2653m
Difficoltà
VII, A2

Percorso



Il Fungo d’Ombretta, conosciuto anche come Torre Moschitz, è una via storica posta in Val Ombretta, di fronte alla Marmolada e visibile dal Rifugio Falier. Il fungo è stato salito per la prima volta il 14 luglio del 1956 dai fortissimi alpinisti Bepi De Francesch e Francesco Innerkofler. In quell’occasione De Francesch ha usato un nuovissimo chiodo per l’epoca, il cosiddetto chiodo a pressione; più corto di un normale chiodo di roccia, veniva piazzato forando la roccia con un perforatore. De Francesch ne ha piantato quattro sul tiro chiave, dando così l'avvio al famoso periodo della scalata artificiale nelle Dolomiti. Da allora la via è rimasta in disparte, probabilmente anche per la sua difficoltà di accesso, e solo nel 2020 è stata ripetuta da Dell’Antone e Felicetti
Accesso generale
Percorsi stradali- per l’A22 Modena-Brennero: uscire ad Ora (BZ); percorrere la Val di Fiemme fino a Predazzo, quindi, per la Val di Fassa, raggiungere Canazei. Proseguire quindi per la strada del Passo Fedaia e, superato il Passo, scendere fino a Malga Ciapela. - per la Val Cordevole: da Agordo si prosegue per Cencenighe, Alleghe e Caprile, quindi in breve per la strada del P.sso Fedaia si raggiunge Malga Ciapela. Accesso
Dal parcheggio di Malga Ciapela, con il sentiero n. 610, si raggiunge il Rifugio Onorato Falier (2080 m.), posto ai piedi della parete Sud della Marmolada (ore 1,15 da Malga Ciapela). Dal rifugio Falier seguire il sentiero per Passo Ombretta; dopo un lungo traverso da destra verso sinistra si abbandona il sentiero e in 50 metri si raggiunge la base del canale, puntando a una rampa erbosa. (15/20 minuti dal rifugio) Itinerario
L1: salire la rampa erbosa mista a blocchi di porfido e dopo circa 60 metri sostare sulla parete a destra (1 spit con cordino e maglia rapida)
L2: attraversare il torrente e risalire la compatta rampetta di porfido misto calcare, sostando al di sopra su uno spit con cordino
L3: dalla sosta abbandonare il canale principale, salendo sulla sua sinistra in direzione di un diedro di porfido; scalarlo e dopo circa 55 metri, quando il terreno spiana, sostare su placca appoggiata (1 spit e chiodo in alto a sinistra)
L4: dalla sosta risalire qualche metro la rampa erbosa e poi spostarsi sulla placconata a sinistra fino a uno spit con cordone di calata (circa 20 metri)
L5: dallo spit traversare a destra per facili rocce, risalire qualche metro per facile camino e uscire alla sua sinistra su rampa ghiaiosa. Sosta da attrezzare su friends nei pressi di uno spuntone (circa 40 metri)
L6: obliquare verso sinistra, salire verticalmente sulle facili boccette in direzione del Fungo (sorpassare lo spit con cordone di calata) e sostare sulla destra su di un buon spuntone (50 metri)
L7: salire la rampa di roccia calcarea in direzione dell’evidente canalone; sostare dopo 50 metri su spit con cordone di calata
L8: proseguire facilmente lungo il canalone e dopo circa 60 metri portarsi alla sua sinistra, sostando su friends sotto l’enorme masso incastrato
L9: salire verso il masso incastrato e aggirarlo a sinistra; giunti nel grande canalone ghiaioso sostare su friends sul suo lato destro (40 metri)
L10: stare sul lato destro del canalone e risalirlo fino a quando si trasforma in rampa compatta e, sempre sul margine destro, salire il foro sotto un masso incastrato; sostare all’uscita del foro su uno spit
L11: in breve si raggiunge una piccola forcella (spuntone e cordone di calata con maglia rapida); da qui scendere una decina di metri sull’altro versante, sostando in una fessura con friends
L12: risalire la rampa in direzione del Fungo; seguire poi la cresta aggirando il torrione verso sud fino alla grande e comoda cengia


LUNGHEZZE DEL FUNGO
L1:
dal chiodo arancione proseguire in verticale, scalando poi una fessura giallastra da destra verso sinistra. 25 metri (V), sosta su spuntone con cordone
L2: aggirare la torre di 180° da sinistra verso destra, dapprima su esile cengia e poi su fessura molto esposta (1 chiodo di passaggio) 30 metri (V+), sosta su 2 spit
L3: lunghezza chiave; risalire la fessurina chiodata a destra della sosta e dopo qualche metro attraversare verso sinistra sotto l’enorme tetto seguendo gli spit; sostare sullo spigolo in grande esposizione su 2 spit (sosta molto scomoda); 15 metri (VI, A2), qualche chiodo da verificare e 3 spit di passaggio
L4: portarsi sull’altro lato dello spigolo; seguire 2 spit di passaggio e poi per fessurina sempre più facile (1 chiodo) giungere in vetta seguendo la compatta placca sulla destra. 30 metri (VII, V), sosta su 2 spit. Discesa
Dalla vetta verso sud compiere una prima calata di 15 metri (2 spit); poi una seconda di 50 metri nel vuoto per raggiungere la cengia di partenza. Dalla parte inferiore della cengia verso nord si giunge alla partenza con 7 calate tutte su spit e lunghe circa 60 metri. La seconda calata porta alla sosta d’arrivo di L7. Materiale
NDA + qualche chiodo Note
Primo tentativo di ripetizione il 12/07/2020, in cui siamo riusciti a intuire la linea migliore di salita per l’avvicinamento lungo il canalone Nord-Est posto alla destra del Fungo. Abbiamo inoltre attrezzato la discesa a corde doppie lungo il versante Nord-Est, partendo dalla base del Fungo fino al pratone sottostante. Questo tentativo non si è concluso a buon fine; dopo un bel volo (per chiodo fuoriuscito) sul tiro chiave e una mezza corda lesionata, abbiamo optato per una ritirata.

Il progetto di ripetere questa torre non ci era però uscito dalla testa, anzi abbiamo iniziato a pensarci ancora di più. Così il 31/07/2020, approfittando delle calde giornate senza nubi ci dirigiamo verso il rifugio Falier e poi per il canalone a depositare parte del materiale per il giorno seguente.

Gli imprevisti non mancano nemmeno qua: un grosso masso inizia a rotolare fino a depositarsi proprio su una nostra mezza corda, lesionandola in quattro punti diversi. Rimasti solo con una mezza corda integra, pensavamo già di doverci rinunciare nuovamente. Ecco qui che i veri amici corrono in aiuto; alle prime luci del giorno seguente Nikolaj è già salito al rifugio con un’altra mezza corda, rendendo così possibile il nostro progetto. Alle ore 06:45 ci troviamo all’attacco del canale, alle 10:40 alla base del Fungo e alle 14:40 siamo entrambi in vetta.




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Primi salitori
Bepi De Francesch, Francesco Innerkofler 14/07/1956
Autore scheda
Giorgia Felicetti, Federico Dell’Antone
Quota
2653m
Difficoltà
VII, A2

Percorso



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