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La prevenzione degli incidenti da valanga nelle escursioni con le racchette da neve |
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A cura di Daniele Moro
Settore neve e valanghe - Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale delle risorse agricole, naturali,forestali e montagna. Servizio tutela suolo montano e manutenzioni.
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Muoversi con le racchette da neve in un manto nevoso scarsamente consolidato può produrre sollecitazioni anche maggiori rispetto a chi si muove con gli sci nelle medesime condizioni ambientali. |
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Con le racchette da neve nei pressi di Casera Malins, Friuli Venezia Giulia. Foto M. Candolini |
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Tutte le informazioni sullo stato del manto nevoso possono essere ricavate consultando il sito dell AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) www.aineva.it che raggruppa tutti i bollettini nivometeorologici dellarco alpino italiano, oppure telefonando al n° 0461 230030
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Il problema della prevenzione degli incidenti da valanga nelle escursioni con le racchette da neve è un argomento che spesso viene sottovalutato da quanti praticano questa attività sportiva.
Infatti, la semplicità di approccio allattrezzo e la relativa facilità duso dello stesso permettono anche a chi non è dotato di particolare preparazione tecnica (necessarie invece per altre discipline, quali ad es. lo scialpinismo) di fruire della bellezza e vastità di ambienti incontaminati lontani da ambiti gestiti, dimenticando a volte la severità degli stessi.
In merito le statistiche parlano chiaro: gli incidenti (anche mortali) collegati a questo tipo di attività sono in costante aumento. Come ogni attività che viene svolta in ambienti non addomesticati comporta rischi intrinseci dovuti ad una miriade di fattori ambientali molto variabili nel tempo (un luogo oggi può essere sicuro, domani no). In ogni caso è buona regola non affrontare alcuna escursione da soli.
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In particolare la neve è, per sua natura, una sostanza molto sensibile alla variazione degli elementi e pertanto soggetta a continue mutazioni del suo stato fisico che ne determinano anche le caratteristiche di stabilità o instabilità.
Per capire qual è il rischio a cui ci si sottopone durante unescursione su terreno innevato è indispensabile comprendere il concetto di sovraccarico, termine peraltro molto usato sui bollettini nivometeorologici. Esso, infatti, permette di rapportare la sollecitazione impressa al manto nevoso da singoli elementi o da gruppi di persone agli effetti che la stessa può produrre. A tal proposito si tenga presente che un escursionista a piedi (cioè senza né sci nè racchette da neve), in particolari condizioni (ad es. presenza di un manto nevoso non ben consolidato) viene definito un forte sovraccarico, vale a dire che la sua azione è paragonabile allazione di un gruppo compatto di sciatori.
Il concetto parte dal presupposto che la sua azione puntuale, che porta a concentrare il peso in una porzione molto limitata di superficie, può essere sufficiente a raggiungere gli eventuali strati deboli del sistema manto nevoso provocandone il collasso e quindi la valanga.
Questo significa che muoversi con le racchette da neve in un manto nevoso scarsamente consolidato può produrre sollecitazioni anche maggiori rispetto a chi si muove con gli sci nelle medesime condizioni ambientali.
Oltre a quanto necessario alla sicurezza in generale (vestiario adeguato, eventuale attrezzatura per difficoltà alpinistiche, ecc.), per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti da valanghe ecco inoltre quali sono gli elementi indispensabili da prendere in considerazione:
1) la gita va prima pianificata a tavolino
2) in loco va fatta unadeguata scelta dellitinerario valutando anche le condizioni meteo
3) durante lescursione va verificata continuamente la stabilità del manto nevoso
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