Terza Cengia del Pomagagnon - Forcella Zumeles

Planetmountain.com
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Terza Cengia del Pomagagnon
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
sud
Dislivello salita
1000m
Dislivello ferrata
500m
Quota
2300m
Difficoltà
Media
Orario
6 h
Periodo
Da giugno ad ottobre.
Frequentazione
Bassa

Percorso



Questa bella ‘passeggiata di croda’ cortinese lungo la terza delle cinque cengie del Pomagagnon è un aereo ma non difficile sentiero, assolutamente da non perdere. Il percorso, ben attrezzato nei tratti più esposti,  permette di attraversare da est ad ovest, con lunga e progressiva diagonale ascendente, tutta la parete meridionale della montagna che da nord veglia su Cortina. E la vista, senza limiti, spazia fantastica e libera sulla verde conca ampezzana, sul Sorapis, la Croda da Lago, le Tofane e il più lontano Pelmo e quindi sul Cristallo.
Accesso generale
Da Cortina con la SS 51 fino a Chiave (1319m), piccolo borgo posto circa 2,5 chilometri a nord del centro ampezzano. Si prosegue quindi fino all’Istituto Elioterapico Putti, posto sopra il borgo, nei pressi del quale si lascia la macchina. Accesso
Con il sentiero segnavia 202 posto nei pressi all’Istituto Elioterapeutico Putti sopra Chiave, in circa un’ora e mezza, si sale attraverso il bosco verso la base del grande cono detritico che scende dalla forcella del Pomagagnon. Da qui si lascia il sentiero, che prosegue a sinistra per la gola, e si imbocca il sentierino che immette all’inizio della nostra traversata. Itinerario
Si sale decisamente attraversando sotto la Testa del Bartoldo (2442m), terza da sinistra delle cinque punte che movimentano la frastagliata cresta del Gruppo del Pomagagnon. Scavalcato quindi l’espostissimo spigolo sud della successiva Costa del Bartoldo (2435m) si prosegue scendendo lentamente, sempre per cengia, in direzione della gola che separa la stessa Costa del Bartoldo e la successiva Croda Cestellis (2250m). Attraversato l’erto canale si risale tra le rocce puntando all’insellatura tra la Croda Cestellis e la Punta Erbing (2301m) che chiude ad oriente il Gruppo del Pomagagnon. La cengia finisce qui mentre il nostro percorso prosegue per sentiero (est, ometti) sull’opposto versante del crinale appena raggiunto che si apre verso la Val Grande ed il grande massiccio del Cristallo. Sempre per sentierpo si prosegue descrivendo un arco che costeggia le pareti delle Crepe di Zuméles e raggiunge l’omonima Forcella (2072m). Discesa
Dalla Forcella delle Zumeles (da dove si può raggiungere per il sentiero 205 il Rif Son Forca ai piedi del massiccio del Cristallo) si ridiscende seguendo il segnavia 204 al punto di partenza dell’abitato di Chiave. Materiale
Normale dotazione da ferrata. Cartografia
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Itinerario molto esposto ma senza particolari difficoltà, è adatto ad escursionisti con buona esperienza e, visto il complessivo dislivello, ben allenati. Occorre prestare attenzione nel percorrere i tratti di cengia con fondo detritico.





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22/06/2015 Tobia Breda
Ho percorso ieri il tracciato ed è effettivamente pericoloso! È solo minimamente attrezzato, molto dissestato e pieno di fastidioso e scivoloso ghiaino. Al tratto di cengia che sale a 60°, non dovrete procedere verso l'interno ma verso l'esterno per poter trovare appigli migliori. Qui non c'è nessuna protezione e/o indicazione ed un errore vi può costare molto caro (morte). La difficoltà dichiarata su molte guide e siti non è assolutamente in linea con il reale pericolo a cui si va incontro. Assolutamente da sconsigliare a chi non ha almeno delle nozioni di base di arrampicata ed evitare di essere in presenza di altri escursionisti (per evitare spiacevoli effetti domino).
05/06/2011 felice todde
Ha ragione Ernesto Majoni: non è la Forcella Zumeles, alla quale si può arrivare con percorso molto facile, ma la terza cengia del Pomagagnon (segnata in nero sulla guidina Kompass), non difficilissima in sé ma molto esposta e con i problemi che descrivete.
17/04/2009 Claudio Sacchi
Ho fatto la 3a Cengia diversi anni fa, commettendo però l'errore di percorrerla in discesa, cosa da evitare assolutamente per il molto ghiaino; evitare inoltre le ore più calde perchè è tutta a S. In sè non è difficile, tranne due passaggi esposti; la vista è stupenda su Cortina e monti circostanti.
27/09/2005 claudio galiazzo
Entusiasmante percorso di cengia soprattutto per la sua "aereicità", buona segnatura e sufficientemente attrezzato nei passaggi più delicati, da prestare attenzione nel percorrere il canalone di collegamento alla Croda Cestelis per la presenza di ghiaino su sfasciumi, conviene procedere sfruttando i lastroni di roccia più compatta sulla destra del percorso per evitare lo smottamento di sassi, necessario comunque il casco, cordino e moschettone.Da consigliarsi a tutti coloro che con buon allenamento ed assoluta mancanza di vertigini vogliono affrontare in "brivido" della parete dolomitica.
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
sud
Dislivello salita
1000m
Dislivello ferrata
500m
Quota
2300m
Difficoltà
Media
Orario
6 h
Periodo
Da giugno ad ottobre.
Frequentazione
Bassa

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