Via della Pace - Furcia Rossa

Planetmountain.com
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Via della Pace
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Sud-Ovest
Dislivello salita
1000m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2781m
Difficoltà
Media
Orario
6 h
Periodo
Da fine giugno a settembre a seconda delle condizioni di innevamento.
Frequentazione
Bassa

Percorso



La via della Pace è una lunga escursione che attraversa il versante sud ovest della Furcia Rossa. Il percorso, non privo di fascino e a tratti in ambiente selvaggio e con difficoltà alpinistiche, segue i tracciati e le postazioni utilizzati dalle truppe austriache nel primo conflitto mondiale. Una breve ferrata, con scalette e funi, consente di raggiungere la Furcia Rossa III, una delle punte della catena della Furcia Rossa che ‘guarda’ - divisa dal solco della Valle Travenanzes - verso le antiche postazioni di guerra italiane delle Tofane.
Accesso generale
1° Dal Passo Falzarego o da S. Cassiano per la strada del Passo di Valparola, imboccare (nord) la rotabile asfaltata (indicazioni) nei pressi del ponte sul Ru Sciare che conduce al parcheggio della Capanna Alpina all’Armentarola (1726m).
2° Da S. Vigilio di Marebbe al Rif. Pederù (parcheggio). Accesso
1° Dalla Capanna Alpina, per segnavia 11, in lunga traversata per il Plan de Furcia, per poi risalire al Col de Lòcia (2069m). Si continua per il Passo Tadega (2157m) per poi scendere verso il laghetto Alpe Fanes Grande (h 2). A destra (VB17) per salire al Vallon del Fosso ed in corrispondenza di una risorgiva (2402 - h 1) seguire le indicazioni per la ferrata (FR); in breve discesa, all’inizio della cengia-rampa di attacco.
2°  dal Rif. Pederù al Rif Fanes (2060m), si prosegue per l’Alpe di Fanes Grande (h 2). Da qui all’attacco per l’itinerario 1°. Itinerario
Si inizia seguendo la larga cengia che, con una lunga traversata sotto rocce nere e strapiombanti, porta verso destra. Si continua, quindi, salendo in direzione di un intaglio della cresta tra la IIa e la IIIa cima di Furcia Rossa. Tralasciando di raggiungere quest’ultima forcella, il percorso prosegue sempre per il versante ovest, e - superati con scalette e funi fisse alcuni tratti verticali ed esposti - guadagna i pendii ghiaiosi sotto la cima della Furcia Rossa III. Un ultimo breve e ripido sentiero conduce, infine, alla vetta dove sono ancora visibili i resti delle postazioni di guerra austriache. Lo sguardo abbraccia le vicine e maestose Tofane fino alle più lontane cime della catena alpina. Discesa
La discesa dalla cima della Furcia Rossa III ci porta in direzione sud ovest e, dopo la forcella tra la IIIa e la IVa cima di Furcia Rossa, perviene alla gialla e verticale parete, di circa un centinaio di metri, che connota tutta la via di discesa. Superato, con una serie di scale ed infissi, questo tratto di massima esposizione si raggiungono così le ghiaie della distesa valliva del Vallon Bianco. Da qui, continuando per il sentiero in direzione sud ovest, si arriva al Bivacco della Pace (2676m) posto alla base del torrione del M.te Castello. Dal Bivacco, per segnavia 17, si fa quindi ritorno all’Alpe Fanes Grande. E da qui, con i rispettivi itinerari di accesso, si rientra al Rifugio Fanes o alla Capanna Alpina all’Armentarola. Materiale
Normale dotazione da ferrata. Note
Bivacco Della Pace al Monte Castello
Rifugio Fanes (Faneshütte)
Rifugio Pederù (Pederùhütte) alla Valle di Rudo Cartografia
Dolomiti e Brenta Guida alle ferrate
Oltre 120 vie ferrate di Eugen E Huesler
Editrice Frasnelli-Keitsch

Vie Ferrate nelle Dolomiti
di Hans Kammerer
Tappeiner Casa Editrice Difficoltà
Lungo giro in ambiente solitario che richiede esperienza e buone capacità alpinistiche e, vista la durata complessiva, un notevole impegno fisico. Occorre, inoltre, fare molta attenzione perché alcuni dei tratti attrezzati possono presentarsi in non perfette condizioni di manutenzione, e l’itinerario supera, prevalentemente con scalette, anche punti molto esposti. Da tener presente che l’avvicinamento dal Rif. Fanes è più breve rispetto a quello dell’Armentarola.





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13/08/2005 marcello cominetti
Percorro sovente l' alta via della pace, ma la descrizione non include la parte più bella che è quella che arriva fino alla cima Vallon Bianco dove ci sono opere di guerra come da nessun' altra parte di questa zona dolomitica si incontrano. sarebbe un peccato rientrare dal vallon del fosso senza avere completato l' itinerario... comunque l' attrezzatura è stata ripristinata due anni fa dalle guide della val badia e di cortina ed è ottima! certo che così si aggiungono un buon paio d' ore di cammino, ma ne vale sicuramente la pena.
20/07/2003 fabio perbellini
la ferrata si prersenta in ottime condizioni, la fune d'acciaio e le scalette sono completamente nuove e ben salde,siamo partiti a piedi dall'entrata del parco poco dopo cortina, abbiamo dormito al biv. della pace, siamo scesi il gg dopo,veramente lunghissimo il primo giorno, fisicamente impegnativo.
30/03/2002 Ernesto Majoni
Il mio commento non è aggiornato, e ricordo che già allora non era in condizioni ottimali. Quest'anno le guide di Cortina la rimetteranno a posto. Il valore della ferrata è minimo rispetto a quello ambientale e storico della zona. Un'escursione assolutamente da fare, anche se, dal versante di Cortina, è veramente lunghissima.
Bellezza
Autore scheda
Planetmountain.com
Versante
Sud-Ovest
Dislivello salita
1000m
Dislivello ferrata
300m
Quota
2781m
Difficoltà
Media
Orario
6 h
Periodo
Da fine giugno a settembre a seconda delle condizioni di innevamento.
Frequentazione
Bassa

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