Percorso della Barbera, Agliano Terme

Franco Voglino e Annalisa Porporato
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Percorso della Barbera, Agliano Terme
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Franco Voglino e Annalisa Porporato
Lunghezza dislivello
13km, +250m
Quota
160m
Orario
3,45 ore (adulti) / 4,45 ore (bambini)
Partenza
Agliano Terme
Arrivo
Agliano Terme




Lunga ma meravigliosa passeggiata che porta ad un assaggio completo del territorio di Agliano, trascorrendo una giornata piena tra vigneti e ciliegi. Un percorso unico che abbraccia, però, bel altri cinque percorsi più brevi e che permettono di accorciarlo a piacere creando un percorso a propria misura!

Il percorso è parecchio lungo e, soprattutto con i bambini, è meglio dedicarvi l’intera giornata così da spezzare le tratte. Questo percorso interseca, però, altri cinque itinerari, così da permettere in più punti di fare ritorno direttamente al punto di partenza (segnalati nella descrizione dell’itinerario).
Tranne l’ultima sezione, segnalata in descrizione, è percorribile anche con passeggini poiché i tratti di sterrato sono discretamente battuti. L’unica difficoltà la si potrebbe avere all’inizio, nell’attraversamento della prima vigna ma è un tratto breve e in discesa, da evitare solo in caso di piogge recenti.
Un parco giochi nei pressi di piazza Roma e un altro accanto alla torre.
Accesso
in bus: linee con Acqui Terme, Asti, Torino, Cortemilia (www.arfea.it, www.gelosobus.it).
in treno: stazione di Asti (www.sfmtorino.it, www.trenitalia.it).
in auto: ampio e comodo parcheggio in piazza Roma, nei pressi del Municipio.
Itinerario
Da piazza Roma si imbocca via Conte, davanti alla Salumeria Truffa si prende a destra via XX Settembre, in leggera salita, arrivando nella piazzetta dominata da due edifici sacri. Si prosegue per via XX Settembre puntando verso sinistra in direzione del viale alberato da cui si apre una prima visuale panoramica, per poi girare a destra per via Cesare Battisti (cartello marrone punto panoramico). Si giunge con una breve salita ad una torre dalla cui cima si dominano i dintorni ed è possibile intuire il tracciato da percorrere. Poco oltre la torre si trova un ampio parco giochi mentre la strada compie un giro circolare riportando al bivio precedente.
Si punta verso la chiesetta di Santa Croce (Santa Cros) mantenendola alla propria sinistra e percorrendo una strada asfaltata che passa davanti ad un altro giardinetto panoramico. Diventata via Dante Alighieri, si prende a sinistra una stradina più stretta che in forte discesa porta sulla provinciale. Si segue ora la provinciale verso destra (direzione Asti), percorrendola per circa 400 metri fino ad arrivare ad una stradina sulla sinistra (località Mucci) che scende, sempre asfaltata. Giunti in vista delle abitazioni si prende a sinistra attraverso i vigneti scendendo in modo piuttosto ripido fino a giungere nuovamente sulla strada asfaltata di fondo valle.
Nota: questo è l’unico punto del tracciato che potrebbe presentare difficoltà con i passeggini, si tenga conto che non è molto lungo (400 metri) ed è in discesa, ma va assolutamente evitato in caso di piogge recenti.
Si va a destra per prendere quasi subito la strada a sinistra (cartelli blu di varie località tra le quali Cascinetta). Pochi metri e si prende a destra (località Brusasacco) e sempre su asfalto si prende a salire in direzione del versante opposto rispetto al paese di Agliano. Superata una doppia curva si entra nella borgata e si prende a sinistra, sempre su asfalto attraversando in cresta una bella zona di vigneti punteggiati da ciliegi, e con una superba vista panoramica su entrambi i lati.

All’incrocio si continua dritti mantenendo il pilone votivo alla propria sinistra (cartello Bricco-Ansaldo e segno di strada chiusa al traffico).

Nota: fino a questo punto abbiamo seguito il “Percorso Giallo” che qui abbandoniamo per innestarsi sul “Percorso Arancio”. Chi volesse chiudere qui il cerchio tornando subito ad Agliano Terme deve prendere la strada a sinistra in discesa che riporta verso la strada di fondovalle per poi risalire al paese (da questo punto ad Agliano Terme 3 km e 120 metri di dislivello, accessibile a passeggini).

All’altezza della casa la strada diventa sterrata continuando sempre su cresta. Ci si mantiene sempre sulla via più evidente seguendo un paio di curve mentre la via diventa una bella pista erbosa per poi tornare su asfalto nei pressi di un altro gruppo di case. Dalla strada è visibile, verso sinistra, un campanile, e con una brevissima deviazione si raggiunge una piccola cappella addossata ad un’azienda agricola e posta su una balconata panoramica.

Ripresa la strada asfaltata si continua sempre dritto ignorando i vari bivi a sinistra e mantenendosi appena sotto la cresta della collina fino a raggiungere la località Vianoce in cui ci si innesta sul “Percorso Rosso” all’altezza di un incrocio caratterizzato da una croce di legno.

Nota: chi volesse tornare verso Agliano Terme deve prendere la strada asfaltata a sinistra che in discesa porta verso la strada di fondovalle, in località Fons Salutis, per poi risalire verso il centro abitato  (da questo punto ad Agliano Terme 3,5 km e 100 metri di dislivello, accessibile a passeggini).

All’incrocio si prosegue dritti, su asfalto, sempre in bellissimi ambienti dolci e ondulati caratterizzati dalle vigne ordinate e pulite, mentre la strada si abbassa di quota fino ad un incrocio caratterizzato da un pilone votivo.

Si prende ora a sinistra, sempre su asfalto, continuando a scendere e mantenendosi sempre sulla via principale che porta a superare diversi gruppi di abitazioni.

Si deve prestare attenzione ad un bivio, in prossimità di un magazzino, segnalato da cartelli blu che indicano “località Crena-Montà Perno” dalla parte da cui stiamo arrivando, e “Agliano 2,5” nella direzione in cui si va.

In questo punto si abbandona il “Percorso Rosso” per inserirsi sul “Percorso Azzurro”.
Poco dopo questo bivio si imbocca la prima stradina a destra che sale a ridosso di un folto gruppo di alberi alzandosi sul ciglio della valletta. In prossimità di una abitazione, presso cui termina la strada, si prende la pista a sinistra in salita che passa tra noccioleti, vigneti e bosco puntando verso una abitazione di colore arancione di Bricco Roche. Passate le abitazioni si scende arrivando ad un bivio.

Variante per passeggini: non si imbocca la stradina in salita a destra ma si prosegue dritti sulla strada che passa sul fondo della valletta arrivando a congiungersi a questo bivio.

Si prosegue verso destra per prendere di nuovo a destra poco dopo (località Scorrone) abbandonando il “Percorso Azzurro”.

Variante obbligata per passeggini: da questo punto il percorso non e più accessibile ai passeggini.  Anziché girare a destra la seconda volta si prosegue dritti attraversando Regione Crena e puntando direttamente verso Agliano Terme (da questo punto ad Agliano Terme 1,3 km e 40 metri di dislivello).

Al pilone votivo bianco si prende a sinistra la sterrata che passa accanto alla casa per diventare un tratturo che attraversa completamente un vigneto per portare nuovamente su asfalto. Si prosegue a destra fino a raggiungere le case di borgata Spéssa e si imbocca la strada asfaltata a sinistra (cartello blu  “località Bansella”) per poi prendere la strada a destra in leggera salita (sempre asfaltata, cartello blu “loc. Bansella”) e percorrendo ora il “Percorso Blu”. Tra rive alberate e vigneti ci si ritrova nuovamente in cresta di dolci colline con panorama a destra e a sinistra.
Nota: prendendo invece la strada dritta, in piano, si punta direttamente verso Agliano Terme (da questo punto ad Agliano Terme 1,5 km e80 metri di dislivello).

Verso la fine delle abitazioni si prende a sinistra la strada in salita che diventa subito sterrata puntando verso un traliccio che va tenuto alla propria destra, proseguendo ora in falsopiano sulla traccia più vistosa che punta all’incirca verso un gruppo di capannoni. Prima di raggiungerli si prendono tutti i bivi a sinistra, così da scendere verso la strada asfaltata che scorre parallela al tracciato appena percorso. Una volta sull’asfalto si prosegue verso sinistra, in direzione di un paio di abitazioni nei cui pressi si abbandona l’asfalto per imboccare la stradina sterrata a destra.
La si segue sempre dritti salendo in modo abbastanza deciso in direzione dell’abitato di Agliano.
Giunti ad un incrocio a “T “ si prende a sinistra percorrendo un breve tratto lungo una riva alberata che costeggia una vigna mantenendola alla propria destra.
Nota: la sterrata sembrerebbe proseguire dritta, mantenendo la vigna alla propria sinistra: non è sbagliata, ma seguendo il tracciato consigliato si arriva più facilmente alla leggera salita che porta a costeggiare un ampio prato per  dirigere verso la strada asfaltata. Si continua in salita confluendo in via Donato Aluffi. Si prende a destra (senso unico in senso inverso per le auto) passando davanti al ristornate La Milonga e arrivando in piazza Roma.
Note
Dati tecnici dei Cinque Percorsi singoli:
Percorso Rosso – distanza: 5,5 km / dislivello: +170 m
Percorso Blu – distanza: 6 km / dislivello: +230 m
Percorso Arancione – distanza: 3,5 km / dislivello: + 110 m
Percorso Giallo – distanza: 7 km / dislivello: +200 m
Percorso Azzurro – distanza: 5,5 km / dislivello: +170 m
Tutti i percorsi sono circolari, percorrono magnifici tratti attraverso le vigne che non sono, però, accessibili ai passeggini.

Una curiosità:
Oggi un’alta acidità del vino è considerata un difetto ma un tempo era proprio l’opposto poiché ne aiutava la conservazione, tenuto conto che nelle osterie, praticamente le uniche rivendite di vino, stazionava anche più di un anno. La Barbera si presentava ricca di acidità e questo la rendeva prediletta dagli osti, cosa che ne favorì la diffusione.

Il gusto del territorio:
Il disciplinare della Barbera delimita un’area di produzione tra le provincie di Asti e Alessandria e si divide in Piemonte Barbera doc, Barbera del Monferrato doc (di solito è una Barbera vivace) e la Barbera d’Asti doc, qualitativamente più importante.
Quello della Barbera è il vitigno più diffuso in Piemonte con il 35% del totale. Le prime citazioni vengono fatte risalire al 1249 dove, in un contratto di affitto, si citano le “vitibus Berbexinis”, ossia le “viti Barbesine” già molto usate per produrre vino per la curia. A promuovere il vino oltre i confini piemontesi fu il marchese Filippo Asinari di San Marzano: i vini astigiani erano ritenuti non eccelsi, non invecchiabili e inadatti a lunghi trasferimenti. Per tutta risposta spedì in Brasile due botti di Nebbiolo e due di Barbera che dopo due mesi di navigazione giunsero in ottimo stato, soprattutto la Barbera. Tanto bastò a render noto questo particolare vino.
Nei primi anni del Novecento i vigneti piemontesi subirono un grave danno con la filossera e per la ricostruzione si privilegiò proprio il vitigno Barbera, più rustico e produttivo.

Cosa visitare:
Barbera Fish Festival,  da non mancare a fine ottobre il vino Barbera sposa con ricette di chef stellati il merluzzo norvegese  in un connubio originale solo apparentemente strano: in fondo, un tempo, la Barbera accompagnava il gusto sapido delle acciughe, ingrediente principale per la nota “bagna cauda” piemontese.

Un paese, un personaggio
Bianca Lancia era figlia di Bonifacio I di Agliano e si narra che incontrò Federico II di Svevia nel 1225 quando questi era di passaggio. Fu amore a prima vista, narrano i menestrelli, e benché l’imperatore fosse già sposato la portò con sé nel Regno di Sicilia e Napoli. Dall’unione nacquero due, forse tre figli: Costanza, Manfredi e, pare, Violante. Narrano le cronache che Bianca, ormai inferma e prossima alla morte, convinse l’imperatore a legittimare la loro unione (ormai egli era per la terza volta vedovo e finalmente libero”)
Sembra che l’unione venisse ufficialmente formalizzata poco prima della morte della donna oppure poco prima della morte dell’imperatore, secondo le diverse teorie.
Cartografia
Le colline dei bambini. Langhe, Roero e Monferrato per piccoli grandi camminatori di Annalisa Porporato e Franco Voglino (Fusta Editore 2015)




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