Uja di Mondrone - Via Normale da Molera - Uia di Mondrone

Elio Bonfanti
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Uja di Mondrone - Via Normale da Molera
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
prevalentemente Sud
Dislivello salita
1514m
Dislivello discesa
1514m
Quota
2964m
Difficoltà
F
Orario
4:30
Periodo
Metà agosto – Primi di Ottobre



Itinerario panoramico e di buon interesse. I circa 1500 metri di dislivello ne fanno una gita per gente allenata, in quanto il percorso è sempre ripido. Per la parte finale può essere consigliabile il casco, soprattutto in caso di altri escursionisti. Sul percorso alcuni passaggi di facile arrampicata richiedono un po' di attenzione. Salita per la prima volta nel 1857 da Ing Antonio Tonini e Ambrosini, la prima invernale è stata effettuata il 24 dicembre 1874 da A. Castagneri, E. Martelli e L. Vaccarone.
Accesso generale
Da Torino dirigersi verso Venaria reale e le valli di Lanzo a mezzo prima della SP 1 e poi della SP 33. Con quest’ ultima, raggiunta e superata la località di Pessinetto proseguire alla volta di Ceres da dove si risale la val d’ Ala (indicazioni Balme e Pian della Mussa). Superata Ala di Stura si raggiunge a Chialambertetto dove lasciata la strada principale si giunge al bivio per Molera da dove parte il sentiero segnalato. Itinerario
Il sentiero risale dapprima un prato a terrazze per poi addentrarsi in un bosco, di faggi e di larici. Incrociata una stradina si giunge all’Alpeggio Pian Bosch. Si prosegue quindi a monte degli alpeggi, per poi fare un traverso verso sinistra che conduce al di sotto di una bastionata rocciosa da costeggiare verso destra e da dove una serie di serpentine tra i prati permette di raggiungere un bivio. Proseguendo dritti da questo si raggiunge il Bivacco Molino posto sotto il versante Nord est dell’ Uia ed al colle dell’ Ometto. La via normale invece prosegue verso sinistra su una breve pietraia che porta ad una spalla erbosa al di sopra della bastionata rocciosa costeggiata in basso. Dalla spalla si piega a destra e si sale lungo l’evidente dorsale di erba e roccette, con a sinistra dei ripidi prati sospesi sopra a delle pareti rocciose. Il sentierino conduce rapidamente alle prime placche di roccia, da dove riprendono i segnavia rossi. Superata una prima placca, sul percorso si alternano tratti di sentiero e di roccia, tra cui un paio di brevi caminetti. Si raggiunge una fascia erbosa da percorrere verso sinistra costeggiando una paretina sopra la quale il sentiero va poi ad attestarsi. Superate con attenzione alcune cenge a guisa di terrazzamento si raggiunge una corda fissa che consente di superare una breve placca liscia. Superata la quale dopo alcune ripide svolte si giunge ad una seconda corda fissa che risale un diedro camino ben appigliato ma con un masso da aggirare in quanto ne ostruisce l’uscita diretta. Di qui in avanti la pendenza diminuisce e rapidamente si giunge in vetta. con campana e una lapide dedicata alla Madonna. Discesa
Lungo la via di salita. Materiale
Casco consigliato Note
Nuovi segnavia Bianco e rossi si intrecciano con i vecchi bolli arancioni confondendo un po il tracciato che comunque per entrambe le segnalazioni è sempre facile e mai esposto.
Segnavia: Bolli bianco rossi EPT 232
Punti appoggio: Bivacco Bruno Molino 2280 m Cartografia
Guida Monti e valli del Cai Alpi Graie Meridionali. Valli di Lanzo e Moncenisio di Giulio Berutto. Ist geografico centrale
Cartografia: IGM f 55 Tav. Ala di stura





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Autore scheda
Elio Bonfanti
Versante
prevalentemente Sud
Dislivello salita
1514m
Dislivello discesa
1514m
Quota
2964m
Difficoltà
F
Orario
4:30
Periodo
Metà agosto – Primi di Ottobre



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