Zarathustra e nonna Jole - Gran Sasso d'Italia, Corno Piccolo, Prima Spalla

Roberto Iannilli
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Zarathustra e nonna Jole: Le placconate di Zarathustra e nonna Jole, Prima Spalla Corno Piccolo (ph F. Antonioli)
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Maurizio Tacchi e Paolo Abbate il 26/08/1982
Autore scheda
Roberto Iannilli
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
210m
Quota
2585m
Difficoltà
TD+, un pass. VI+ e vari tratti di VI obbl.

Percorso



Via superlativa che sale con andamento logico le placche seguendo i punti meno complessi (e quindi occorre attenzione al percorso). Può essere il proseguimento delle vie che salgono la Seconda Spalla del Corno Piccolo. In questo caso concatenata con la salita de “Il Vecchiaccio” permette di fare oltre 400 metri di assoluta bellezza scalatoria. La difficoltà è TD+, con un passo di VI+ e vari tratti di VI obbligati, anche se protetti in modo accettabile (ben diverso è il discorso sulla sottovalutata e altrettanto bellissima “Stefano Tribioli”, capolavoro di Bini sulla stessa placca).
Accesso generale
Come per la est del Corno Picco, dai Prati di Tivo si raggiunge la stazione di arrivo della seggiovia (per sentiero partendo da Cima Alta occorrono 45 min.), quindi si prende il Sentiero Ventricini che taglia orizzontalmente per prati sotto la nord del Corno Piccolo e arriva sotto le nord della Prima e Seconda Spalla. Dall’ arrivo della seggiovia occorrono 30/40 min. circa per ritrovarsi alle prime scalette e passamano sotto la sud-ovest della Seconda Spalla, da lì in breve si arriva fino alle ultime vie, quelle rivolte a sud. Se invece si vuole arrampicare solo sulle belle placche e fessure della sud della Prima senza concatenare Via su Seconda Spalla + Prima Spalla, occorre salire l’evidente canale (CanaleBonacossa) tra la Prima e la Seconda. Questo porta in cima alla Seconda (è anche via di discesa), da dove, per ampio ed articolato cengione, si traversa sotto le vie più belle della parete. Accesso
Dalla forcella tra la Seconda e la Prima Spalla, si prosegue sulla cengia articolata sotto la parete (verso destra), fino alle placche compatte che la chiudono sulla destra, prima di un camino che delimita la parete. L’ attacco è sotto la verticale di una evidente scaglia. Itinerario
1) Salire in placca verso la fessura di destra della scaglia e salirla (V; friend). (25 m.)
2) Proseguire in placca (clessidra sulla destra) fino ad un chiodo, continuare e raggiungere una seconda clessidra con cordino (VI+). Traversare a destra leggermente in discesa e sostare (VI-). (25 m.)
3) Continuare in verticale seguendo i punti deboli della placca (clessidra). Giunti ad una piccola nicchia erbosa sulla sinistra, salire ad un’ ennesima clessidra (V). Traversare a sinistra, superare una scaglia (VI) e salire ad una sosta con clessidre. (35 m.)
4) Traversare a destra superando uno spigoletto poco pronunciato, poi in leggero obliquo a destra (clessidra), dopo un buco passare un tettino sulla sinistra, andando verso un diedrino (VI-, V e IV). (40 m.)
5) Continuare in direzione della parte sommitale che torna verticale e traversare verso destra evitandola (clessidra), fino ad una nicchia con erba, dove si sosta (V- e IV+). (45 m.)
6) Dopo un breve traverso ancora verso destra si esce per una serie di rivoli che incidono la placca ormai appoggiata (IV e III). (40 m.) Discesa
Dalla cima della Prima Spalla si può approfittare per fare un bel giro panoramico e arrivare in vetta al Corno Piccolo (10 min.), e scendere per la Ferrata Danesi che sbocca nel Vallone dei Ginepri, sotto le bellissime strutture Fiamme di Pietra (altro gioiello per gli scalatori al Gran Sasso), da qui si sale alla Sella dei due Corni e si scende per il Vallone delle Cornacchie. Bevuta una birra al Rifugio Franchetti, si continua per sentiero fino alla stazione superiore della seggiovia. Oppure, senza arrivare in cima, si prende in discesa la Normale al Corno Piccolo, un canale evidente e segnato da bolli che inizia percorrendo la cresta che va alla vetta del Corno Piccolo (salendo verso la cima a destra) e che sbuca poco sotto la Danesi, sempre nel Vallone dei Ginepri. Se si è solo assatanati rocciatori, frettolosi o superficiali, allora potete scendere per due linee di doppie sulle placche appoggiatissime della via “Attenti alle Clessidre” (parete nord-ovest della Prima Spalla), che portano al Ventricini (anche qui è solito trovare varie cordate, sia in salita che in discesa). C’ è anche un comodo canale obliquo che da sopra la parete nord del Corno Piccolo (salendo verso le Spalle la prima parete che si incontra dopo l’ arrivo della seggiovia) riporta velocemente alla base, ma occorre un po di conoscenza dell’ ambiente e, in caso di nebbia (il solito nuvolone del GS) ci si perde. Materiale
Normale dotazione da alpinismo. Come le altre classiche l’attrezzatura fissa è tutta in parete, ma occorrono dei friend per le fessure iniziali e potrebbero essere utili dei tri-cam se non si è avvezzi allo stile di scalata dei buchetti di queste placche. Utili i cordini in kevlar per rafforzare quelli esistenti nelle numerose clessidre utilizzate per proteggersi.




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