Via Superpanza - Superpanza - Finale - Orco Feglino

Gianni Lanza, Guida Alpina
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Via Superpanza: Finale. Gianni Lanza sul primo tiro
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Alessandro Grillo con Vittorio Simonetti per la parte bassa e con Giancarlo Croci per la parte alta nel marzo 1975
Autore scheda
Gianni Lanza, Guida Alpina
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
110m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6a

Percorso



La Via Superpanza all’omonima parete è qualcosa di spettacolare: pensare che nel 1975 Alessandro Grillo e Giancarlo Croci hanno salito questi strapiombi dal basso con chiodi tradizionali, sostando in piena esposizione, fa venire i brividi.

Fino all’ottobre 2022 la via versava in stato di semi-abbandono. Con il permesso di Alessandro Grillo, abbiamo richiodato la via con il contributo di www.vielunghefinale.com e Affittacamere Bonora.


Note storiche
Nel bellissimo libro Un Sogno Lungo Cinquant’Anni di Alessandro Grillo, l’apritore racconta di aver attaccato l’enorme pancione con Vittorio Simonetti, non riuscendo in prima battuta a terminare l’itinerario. Così, pressato da Gianni Calcagno, che minacciava di terminare lui stesso la via, ed essendo Simonetti sempre impegnato, il Grillo chiamò Croci ed insieme si batterono per terminare la via sulla parte alta. Alcuni chiodi che si trovano tutt’ora in via sono materiale artigianale prodotto nell’officina di Giancarlo Croci.

Questa via, dopo la grande soddisfazione, provocò a Grillo un duplice dispiacere: da un lato Simonetti fu offeso per non essere stato coinvolto nella conclusione della via, dall’altro Calcagno accusò Grillo di aver utilizzato troppi chiodi. Alessandro si prese poco dopo la sua rivincita con la Via Grimonett al Pianarella.

Accesso generale
Dal casello di Feglino, scendere in direzione di Finale, quindi salire con svolta a gomito in direzione Orco: dopo circa 300m parcheggiare in uno slargo sulla sinistra in corrispondenza di un bivio nei pressi della Località Sanguineo. Accesso
Percorrere la strada di cava e superare la frazione, proseguire ancora dritto fino ad oltrepassare una cancellata e proseguire dritto. Dove la strada di cava piega a sinistra proseguire dritto per sentiero e dopo circa 50 m prendere l’evidente traccia a sinistra che conduce alla parete. Ci si trova quindi alla base della parete, che si segue verso destra salendo leggermente ad un terrazzo prima delle corde fisse, alla destra di un grande tetto giallo. Ore 0,10. Itinerario
L1: salire il muretto a destra del grande tetto, 5a, fino ad una cengia con corda fissa, qui allungare molto le protezioni, traversare a sinistra per una decina di metri, 3, quindi salire verso l’evidente diedro rossastro, 5a, da cui si esce con un traverso verso sinistra, 5a, sosta su resinati inox da calata, 35m

L2: salire lungo lo strapiombo, primi metri duri 6c+, successivamente si è sempre in strapiombo ma si trovano a sorpresa buone maniglie e mano a mano che si sale la difficoltà diminuisce, 6b poi 6a, uscire quindi sulla placca grigia verticale, 6a, e raggiungere la sosta oltrepassando un fico, presenti 2 soste, entrambe con 2 resinati inox, 25m

L3: salire verticalmente con bellissimi movimenti e appigli, 5b, proseguire seguendo le maniglie, 5b e 5c, piegare quindi verso destra, 5a, e raggiungere la grande cengia con sosta su 2 resinati da collegare sotto un evidente diedro, 35m

L4: salire l’evidente diedro con bellissima arrampicata, 6b, traversare a sinistra, 6a, quindi salire il tratto leggermente strapiombante con buone prese, 5c, uscire oltre un alberello, qui traversare a destra reperendo la sosta su 2 resinati, 15m

Discesa
Discesa: dalla sosta di L4 con breve calata tornare alla cengia. Qui è possibile scegliere varie linee di calata. Noi consigliamo di spostarsi a sinistra (faccia a monte) circa 40m superando alcuni fix ed una vecchia sosta su golfari arrugginiti, reperendo una nuova sosta su resinati appartenente alla Via Popolo Migratore. Da qui una calata di 30m deposita al lato destro di un grottone, quindi con una seconda calata da 55m si raggiunge la base della parete. Rientro per sentiero di salita. Ore 0,30 Materiale
Normale da arrampicata. Protezioni: resinati, restano presenti i chiodi tradizionali della prima salita a testimonianza della storia Note
Nonostante il grado obbligatorio possa apparire basso, la via si svolge su una parete strapiombante che richiede esperienza e sicurezza. La richiodatura, che ricalca quella originale, non banalizza le difficoltà.

Per la logistica ringraziamo Gianni Bonora di Affittacamere Bonora, che ci ha offerto l’ospitalità, collaborando con entusiasmo al nostro progetto.




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Primi salitori
Alessandro Grillo con Vittorio Simonetti per la parte bassa e con Giancarlo Croci per la parte alta nel marzo 1975
Autore scheda
Gianni Lanza, Guida Alpina
Versante
Ovest
Lunghezza dislivello
110m
Difficoltà
6c
Difficoltà obbligatoria
6a

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